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Torna a roma il letterature festival internazionale con una edizione ampliata dedicata ai ritorni

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Il letterature festival internazionale di roma torna nel 2025 con un programma più vasto e diversi ospiti di rilievo provenienti da tutto il mondo. Il tema scelto per questa edizione è “ritorni”, un filo che lega scrittori e lettori in un dialogo su memoria, identità e ripartenze. La manifestazione si svolgerà su sei serate dal 8 al 19 luglio in due location simboliche della capitale: il palatino e l’idroscalo di ostia. Sullo sfondo, eventi speciali dedicati a figure centrali della letteratura del novecento e contemporanea.

Programma e sedi del festival tra palatino e idroscalo di ostia

L’edizione 2025 del festival si distingue per un calendario ampliato rispetto all’anno precedente. Sono sei le giornate previste, divise tra l’8, 9, 11, 13, 15 e 16 luglio, che si terranno sul palatino, uno dei luoghi più evocativi di roma, simbolo di storia e cultura. A queste si aggiunge un appuntamento speciale il 19 luglio all’idroscalo di ostia, una cornice più moderna e suggestiva vicino al mare, scelta per un evento che fa da ponte verso un’altra importante commemorazione.

Questo ampliamento del programma dimostra la volontà degli organizzatori di offrire un festival più diffuso e accessibile, portando la letteratura in angoli diversi della città. L’idroscalo di ostia infatti si prepara ad accogliere un pubblico ampio, con iniziative collaterali pensate anche per coinvolgere chi vive lontano dal centro urbano. L’intento è creare un evento che non si limiti a poche serate ma diventi un momento di incontro lungo e articolato per molti appassionati.

Ospiti internazionali e omaggi ai grandi della letteratura

Tra i protagonisti di questa edizione spiccano nomi noti nel panorama letterario internazionale. Saranno presenti scrittori come azar nafisi, eshkol nevo, ali smith e diversi vincitori del prestigioso premio booker come jenny erpenbeck, georgi gospodinov, laszlo krasznahorkai e benjamin labatut. La varietà degli ospiti riflette la natura cosmopolita del festival, che ospita voci diverse in termini di stile e provenienza.

Due eventi particolari celebrano grandi autori nel centenario della loro nascita. Il 13 luglio sarà ricordato andrea camilleri con un omaggio che prevede letture affidate a michele riondino e l’intervento di chiara valerio, antonio franchini e alberto manguel. La nota che cattura l’attenzione è la presentazione di una poesia inedita di camilleri, risalente al 1944, che non era mai stata pubblicata e che sarà mostrata insieme a immagini del manoscritto originale. Il 15 luglio ci sarà l’omaggio a flannery o’connor, anch’essa al centenario della nascita, con la lettura di un testo inedito tratto da un diario, interpretato dall’attrice isabella ragonese. Questi momenti conferiscono alle serate un valore unico, con scoperte inaspettate per il pubblico.

Iniziative e contestualizzazioni culturali durante il festival

Il festival non si limita solo agli incontri serali ma si allarga a eventi collaterali in tutta roma. Durante le settimane precedenti molte anteprime sono state organizzate in diversi spazi della città, come la recente serata alla casa del jazz con david grossman. Questi eventi hanno raccolto grande partecipazione, segno che il pubblico risponde con interesse alle attività legate al festival.

Una novità importante è l’introduzione di bus gratuiti per raggiungere i luoghi degli incontri, misura pensata per agevolare gli spettatori e favorire la partecipazione soprattutto di chi non dispone di mezzi propri o arriva da fuori roma. L’intento è quello di ampliare il pubblico e offrire un’esperienza più comoda e accessibile.

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Il 19 luglio, l’appuntamento all’idroscalo rappresenta anche un passaggio verso le giornate dedicate a pier paolo pasolini, nel cinquantenario della sua morte. Questo collegamento suggerisce un’attenzione particolare a temi storici e sociali che la letteratura può raccontare e approfondire.

Appuntamenti commemorativi e focus sulla memoria storica

L’11 luglio si aggiunge un momento di forte impegno civile. È il trentennale del massacro di srebrenica e la serata al palatino si apre con elvira mujcic, scrittrice nata nella ex jugoslavia e rifugiata in italia durante il conflitto nei balcani. La sua nuova opera, “la stagione che non c’era”, in uscita a settembre per guanda, affronta proprio il tema della guerra in bosnia ed erzegovina, raccontando un dramma recente e ancora vivo nella memoria collettiva.

Questa scelta evidenzia come il festival non dimentichi il legame tra letteratura e vicende storiche, anzi, lo mette al centro di alcuni appuntamenti chiave. La letteratura diventa così strumento per comprendere il passato, riflettere sul presente e mantenere vivo il ricordo di eventi importanti per la coscienza europea e globale.

Gli incontri ospitati al palatino e all’idroscalo si inseriscono in un calendario ricco di eventi culturali che rendono roma una città sempre più attiva e vivace nel campo delle arti e delle lettere. Il festival, ampliato e arricchito, si conferma tappa significativa per scrittori, lettori e cittadini coinvolti in un confronto aperto su temi sempre attuali.

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