Tre persone sono finite in manette per una serie di rapine ai danni di banche e uffici postali commesse nel sud Italia. L’operazione, condotta dai carabinieri della compagnia di Cerreto Sannita insieme alla procura di Benevento, ha portato all’esecuzione di misure cautelari. Le indagini hanno delineato un gruppo attivo su più province, capace di colpire anche fuori dalla Campania, puntando soprattutto a sportelli bancari e postali con denaro contante.
Il punto di partenza delle indagini: la rapina all’ufficio postale di melizzano
La svolta nelle indagini è arrivata a seguito di una rapina compiuta il 23 maggio 2023 all’ufficio postale di Melizzano, provincia di Benevento. Quel giorno, un gruppo di malviventi incappucciati e armati di coltelli ha fatto irruzione, riuscendo a portare via oltre 28mila euro in contanti. Quel colpo ha messo in moto le ricerche da parte dei carabinieri, che hanno acquisito testimonianze e immagini utili a individuare i sospetti. Dopo quel fatto, gli inquirenti hanno cominciato a ricostruire un possibile collegamento tra quel furto e altri episodi simili avvenuti nella stessa zona e in regioni limitrofe.
Ricostruzione degli eventi e collegamenti
Le testimonianze raccolte e alcuni elementi tecnici hanno permesso di circoscrivere il raggio d’azione del gruppo di rapinatori. Quello del 23 maggio non era un evento isolato, bensì parte di una serie di operazioni pianificate con cura ma eseguite con determinazione e freddezza. L’ufficio postale scelto per il colpo non è casuale: spesso in quegli ambienti si trovano somme cash abbastanza elevate, specie in prossimità delle scadenze di pagamento delle pensioni.
Le altre rapine che hanno rafforzato le accuse contro i tre arrestati
Le indagini hanno portato alla luce altri due episodi collegati al gruppo indagato. Il primo risale al 1 agosto 2023, quando è stata tentata una rapina presso la filiale BPER di Eboli, in provincia di Salerno. I rapinatori non riuscirono però a portare a termine il colpo, ma il tentativo ha fornito nuovi indizi agli investigatori, tra cui dettagli sugli autori e sulle modalità di azione.
Rapina a monte dei paschi di siena a balvano
Il secondo episodio si è verificato il 9 agosto 2023 nell’istituto di credito Monte dei Paschi di Siena a Balvano, in provincia di Potenza. Qui la rapina è stata consumata con successo, anche se i carabinieri sono riusciti in seguito a collegare le tracce fornite da diversi elementi di prova proprio al gruppo arrestato. Questa estensione geografica delle attività criminali conferma la capacità del gruppo di agire su più territori, sfuggendo inizialmente ai controlli locali.
Anche le modalità adottate nei vari colpi mostrano una certa coerenza: l’uso di coltelli, la copertura del volto e la scelta di obiettivi con disponibilità di contanti rappresentano un “marchio di fabbrica” piuttosto chiaro. Questi elementi sono stati fondamentali per ottenere dal gip del tribunale di Benevento le misure cautelari, che oggi hanno messo fine alla loro attività.
Le misure restrittive e il ruolo della procura di benevento
Il gip del tribunale di Benevento, su richiesta della procura guidata dal procuratore Gianfranco Scarfò, ha disposto la custodia in carcere per i due uomini coinvolti nelle rapine. Alla donna invece sono stati concessi gli arresti domiciliari. Questa differenziazione si basa su elementi ricavati nel corso delle indagini, che hanno attribuito a ruoli differenti i tre soggetti.
L’operazione ha evidenziato l’efficacia della collaborazione tra gli organi investigativi e l’autorità giudiziaria, che ha dato risposta rapida a una situazione di tensione tra le comunità colpite. La procura ha coordinato ogni fase, garantendo controlli rigorosi e un’azione mirata contro il crimine. Le misure cautelari hanno lo scopo di evitare che gli indagati possano reiterare gli episodi criminali o inquinare le prove raccolte.
Questo procedimento mette in luce come le forze dell’ordine mantengano alta l’attenzione nei confronti della criminalità che colpisce patrimoni economici pubblici e privati, soprattutto quando i fatti coinvolgono più territori e diverse provinciali. L’arresto dei tre rappresenta un passo importante per la sicurezza del territorio e per la prevenzione di futuri episodi del genere.