Dopo due giorni di ricerche intense è stato ritrovato senza vita il giovane albanese di 25 anni, fuggito nella notte tra domenica e lunedì da Foria di Centola, località nel salernitano. La fuga è avvenuta subito dopo un tentativo di furto in un’abitazione, che si è trasformato in una sparatoria. La tragedia ha scosso la comunità locale e spinge ora gli inquirenti a chiarire dinamiche e responsabilità.
La dinamica della sparatoria e i protagonisti coinvolti
L’episodio si è svolto durante un tentativo di furto che si è trasformato rapidamente in uno scontro armato. Il 25enne e altri due uomini erano entrati nell’abitazione di Foria di Centola con l’intenzione di rubare. Il proprietario, presente al momento, ha reagito sparando con una pistola, arma poi risultata mancante dall’abitazione. Il giovane colpito è morto per le ferite riportate. Un altro uomo, anch’esso coinvolto nel furto, ha riportato ferite ed è stato ricoverato a Napoli in condizioni non gravi. Un terzo complice, invece, è tuttora ricercato dalle autorità locali. L’esatta dinamica dei colpi e le responsabilità sono al centro delle indagini in corso.
La scoperta del corpo e il luogo delle ricerche
La mattina di martedì le forze dell’ordine hanno trovato il corpo del 25enne in una zona impervia di San Severino di Centola. La zona, caratterizzata da sentieri difficili e copertura boschiva, ha reso particolarmente complicate le operazioni di ricerca, durate quasi 48 ore. Gli agenti, aiutati da unità specializzate, hanno rastrellato l’area nel tentativo di chiudere il cerchio su quanto accaduto durante la fuga. La posizione del cadavere suggerisce che il giovane è stato colpito da un’arma da fuoco prima di cadere, secondo le prime ricostruzioni.
L’altro uomo ferito e le ricerche del terzo sospettato
L’uomo ferito è stato trasferito in ospedale a Napoli dove riceve cure e resta sotto osservazione. La sua testimonianza potrebbe essere cruciale per chiarire l’accaduto, una volta che le sue condizioni lo permetteranno. Nel frattempo, le autorità mantengono le ricerche per localizzare il terzo uomo coinvolto nel tentato furto. Le descrizioni fornite durante le indagini hanno indirizzato le squadre verso alcune aree vicine, ma finora senza risultati concreti. La priorità rimane evitare ulteriori episodi di violenza e garantire la sicurezza nella zona.
Le indagini sulle responsabilità e la posizione del proprietario
Il proprietario di casa è al momento sotto indagine per accertare la legittimità dell’uso dell’arma durante la sparatoria. L’ipotesi investigativa considera che l’uomo ha sparato per difendersi da un’aggressione in casa propria. I carabinieri stanno esaminando tutti gli elementi raccolti sul posto e ascoltando i testimoni nel tentativo di ricostruire con precisione i fatti. Al centro del procedimento c’è anche il possesso dell’arma che risulta smarrita nel corso dell’aggressione. Se confermata la legittima difesa, la posizione del proprietario potrebbe risultare meno complicata, ma la situazione resta delicata e in evoluzione.
Il furto della pistola e le implicazioni della vicenda
L’arma da fuoco sottratta durante il tentativo di furto in casa rappresenta un elemento che complica ulteriormente le operazioni di polizia. Il rischio che la pistola venga usata in altri reati ha spinto a intensificare i controlli sul territorio e a coinvolgere anche reparti specializzati. Il fatto che la sparatoria sia scoppiata durante un episodio criminoso con pistole in gioco richiama l’attenzione sulle problematiche legate al possesso illegale di armi e alla sicurezza nelle abitazioni private. La vicenda resta oggetto di stretto monitoraggio da parte della magistratura e delle forze dell’ordine.