Una donna di 52 anni proveniente dalla Germania è stata trovata senza vita in un sentiero sterrato vicino a Castagno d’Andrea, un’area boschiva ai piedi dell’Appennino toscano. La scoperta è avvenuta lo scorso weekend, quando un’amica della vittima non riuscendo a contattarla, ha deciso di cercarla sulle tracce del percorso previsto per un’escursione. Il caso ha subito suscitato attenzione da parte delle autorità e dei media, vista la natura sospetta delle ferite riscontrate sul corpo.
Castagno d’Andrea si trova in una porzione montuosa dell’Appennino toscano, nota per i suoi sentieri immersi nella natura e per le attività all’aperto. La via del Borbotto rappresenta uno dei percorsi meno frequentati ma amati dagli escursionisti esperti e chi cerca spazi isolati. Non molte persone si avventurano in questa area senza specifici motivi. La vittima, una turista, aveva contatti regolari con l’amica che la cercava, programmando un appuntamento proprio per una passeggiata in questo ambiente. Il mancato arrivo della donna e la sua assenza di risposte via telefono hanno fatto scattare l’allarme. La situazione, all’apparenza tranquilla, si è così rivelata drammatica.
Sebbene in un primo momento non si escludessero cause naturali o incidentali, la gravità delle lesioni ha spostato l’attenzione su un possibile evento violento. La procura sostiene che i traumi rilevati sono difficilmente spiegabili da una caduta accidentale in un sentiero dove la turista probabilmente camminava o correva da sola. L’autopsia, programmata nelle ore successive al rinvenimento, sarà decisiva per chiarire dinamiche e minute cause della morte. Nel frattempo, i Carabinieri hanno iniziato a interrogare testimoni e a ricostruire gli ultimi spostamenti della donna per individuare eventuali sospetti o movimenti insoliti nella zona. Le ricerche coinvolgono anche la verifica di telecamere di sorveglianza pubbliche o private installate nei dintorni per raccogliere immagini utili.
Il cadavere è stato individuato in via del Borbotto, una strada bianca che si addentra tra i boschi in direzione del Monte Falterona. La donna era vestita con abbigliamento sportivo, tipico per attività all’aperto come jogging. Al momento del rinvenimento, presentava gravi ferite alla testa con vistose tracce di sangue. Questi danni non risultano immediatamente attribuibili a una caduta accidentale, come confermato dai primi rilievi effettuati sul posto dagli agenti. I Carabinieri, ufficialmente incaricati delle indagini, hanno preso in custodia la scena per preservare qualsiasi elemento utile alle successive verifiche. La posizione del corpo e le condizioni particolari hanno convinto la procura a aprire un fascicolo per omicidio, sospettando che la vittima possa essere stata aggredita.
“I primi rilievi indicano che i traumi non sono compatibili con una semplice caduta accidentale,” hanno dichiarato gli investigatori.
Il lavoro degli inquirenti proseguirà negli giorni a venire per definire con certezza le circostanze del decesso. La comunità locale segue con attenzione gli sviluppi, mentre la procura mantiene riserbo sugli elementi raccolti in queste prime fasi dell’indagine. Il caso riporta all’attenzione la sicurezza delle zone isolate, soprattutto per chi si sposta da solo in ambienti naturali, e pone nuovi interrogativi sulle dinamiche che possono portare a tragedie come questa fuori dai grandi centri abitati.
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