Un incendio è scoppiato nel pomeriggio di ieri ad Andretta, piccolo comune in provincia di Avellino, interessando circa tre ettari di terreno agricolo. Le fiamme sono nate presumibilmente a causa del calore generato da una mietitrebbia impegnata nella raccolta del grano in località Toppa di Gallo. Le operazioni di spegnimento si sono concluse senza feriti o danni a strutture vicine.
L’intervento di vigili del fuoco e carabinieri per contenere le fiamme
Appena le fiamme si sono diffuse, sono arrivati sul posto i vigili del fuoco di Avellino insieme ai carabinieri locali, pronti a gestire la situazione. I pompieri si sono concentrati a domare il fronte delle fiamme e a evitare che si espandessero ulteriormente verso le abitazioni vicine. Grazie ad un lavoro rapido e coordinato, l’incendio è stato spento senza provocare feriti o danni materiali ai fabbricati della zona.
I carabinieri hanno seguito le operazioni sia per garantire la sicurezza pubblica sia per avviare le verifiche sulle cause dell’incendio. Al momento non risultano indagini per responsabilità penale, ma è in corso il monitoraggio per capire se si siano verificate violazioni nella gestione del macchinario o nella preparazione delle aree agricole.
Le cause dell’incendio e il ruolo della mietitrebbia
L’incendio è partito mentre una mietitrebbia stava lavorando nei campi di diversi proprietari. Secondo quanto ricostruito, il calore prodotto dal macchinario ha innescato il fuoco che si è rapidamente propagato nelle sterpaglie e nel raccolto secco di grano. La mietitrebbia, strumento pesante e complesso, può surriscaldarsi facilmente durante la raccolta, soprattutto in giornate calde e se il mezzo è sottoposto a sforzi intensi. Qui, le condizioni di terreno asciutto e la vegetazione infiammabile hanno favorito lo sviluppo delle fiamme.
Questo tipo di incidente, non raro in estate, evidenzia la necessità di controlli e misure preventive durante le operazioni agricole, specie nelle ore più calde. Il rischio di incendi legati a macchinari agricoli richiede attenzione da parte degli operatori e tempestività nelle risposte sul territorio.
L’impatto ambientale e agricolo dell’incendio
L’incendio ha distrutto circa tre ettari di terreno coltivato, con una perdita significativa per i proprietari dei fondi. Il grano e parte della vegetazione circostante sono andati irrimediabilmente persi, con danni economici da quantificare nelle prossime settimane. Lo sviluppo del fuoco in terreni agricoli evidenzia i rischi legati alla gestione dei campi in condizioni di siccità e alta temperatura, elementi sempre più frequenti nei mesi estivi.
Dal punto di vista ambientale, le fiamme provocano danni alla biodiversità locale e modificano le sorti del terreno per il ciclo produttivo futuro. Dopo lo spegnimento si renderanno necessari interventi per il recupero del suolo e la prevenzione di fenomeni erosivi che possono insorgere in seguito alla perdita di copertura vegetale. Controlli sui luoghi interessati dall’incendio confermeranno l’entità del danno e indirizzeranno le eventuali misure di ripristino.
L’episodio conferma come le attività agricole debbano includere precauzioni antincendio rigorose, specie in zone esposte e con condizioni climatiche estremamente secche. Le autorità locali e le organizzazioni agricole seguiranno con attenzione l’evolversi della situazione, per evitare nuovi rischi di incendi durante la stagione della raccolta.