L’università suor orsola benincasa di napoli ha arricchito i suoi spazi con una nuova opera d’arte destinata a diventare un punto di incontro per studenti e visitatori. La scultura “Rendez-vous“, realizzata dall’artista francese valérie hadida, è stata installata sulle terrazze a mare dell’ateneo, uno dei luoghi più suggestivi della città, con vista sul golfo e sul vesuvio. Questo progetto esprime la vocazione dell’università non solo come luogo di studio ma anche come spazio di aggregazione e di dialogo.
Le terrazze a mare dell’università suor orsola benincasa rappresentano un angolo prezioso di napoli, con un panorama che abbraccia il golfo e il vesuvio. Situate ai piedi del colle sant’elmo, queste terrazze hanno ottenuto un nuovo punto di attrazione grazie alla scultura “Rendez-vous“. L’opera si inserisce nel contesto storico e culturale dell’ateneo, che più volte ha fatto da set cinematografico a registi italiani e che ospita da dieci anni una scuola di cinema e televisione diretta da nicola giuliano, produttore premio oscar per “la grande bellezza“.
L’arrivo di questa nuova scultura non è solo un arricchimento estetico: si tratta di un elemento che stimola il confronto, l’incontro e la socializzazione all’interno della comunità accademica. Lucio d’alessandro, rettore dell’ateneo, ha sottolineato che l’opera diventa una sorta di “rendez-vous” per gli studenti, un luogo dove fermarsi, condividere momenti di pausa o semplicemente riflettere, perfetto per il tradizionale caffè napoletano o per il selfie, segno dei nuovi rituali dei giovani.
“Rendez-vous” è una scultura a grandezza naturale, realizzata in bronzo con una patina verderame, che pesa circa 260 chili ed è alta 165 centimetri. L’opera raffigura una giovane donna seduta su una panchina, i suoi capelli sembrano mossi dal vento del mediterraneo, un dettaglio che dona movimento al bronzo statico. La figura fa parte del ciclo “Les Petites Bonnes Femmes“, una serie di sculture incentrate sulle donne realizzate da valérie hadida, artista classe 1965, nota nel panorama artistico francese soprattutto per le sue opere che nascono dal lavoro diretto sull’argilla e passano poi alla fusione.
valérie hadida ha spiegato come l’opera esposta a napoli rappresenti un invito all’incontro e alla solidarietà tra persone di culture diverse. La panchina, con un posto libero accanto alla figura, diventa simbolo di accoglienza e dialogo. L’artista immagina questo luogo come uno spazio dove i giovani possono creare legami, integrarsi e superare i conflitti che segnano la scena internazionale. La scelta dell’università suor orsola benincasa, uno degli atenei più antichi e prestigiosi d’europa, rende l’opera un ponte tra saperi e mondi differenti.
La scultura “Rendez-vous” non è soltanto un’opera d’arte esposta in uno spazio pubblico; rappresenta un gesto concreto di apertura e di comunità. L’università suor orsola benincasa, fondata più di un secolo fa, ha avuto tra i suoi primati quello di nominare adelaide del balzo pignatelli, principessa di strongoli, come primo rettore donna in italia. Questo dato storico sottolinea l’attenzione dell’ateneo verso temi come il riconoscimento della figura femminile e la partecipazione attiva nella vita accademica.
Collocando una “donna sognante” come simbolo di aggregazione, l’istituzione ribadisce il ruolo centrale della comunità studentesca come fulcro di scambio sociale e culturale. La presenza di un’opera come “Rendez-vous” offre uno spazio accessibile, visibile, dove gli studenti possono incontrarsi e sentirsi parte di un progetto comune. Il posto libero sulla panchina non è casuale: invita chiunque a fermarsi, a condividere un momento. Una scelta simbolica, che va oltre l’estetica e si lega alle dinamiche quotidiane della vita universitaria.
Questa iniziativa esprime in modo concreto l’idea di un’educazione che si svolge anche fuori dalle aule, in un contesto che promuove la conoscenza attraverso il dialogo e la partecipazione. A napoli, l’università suor orsola benincasa conferma così la sua vocazione a raccogliere stimoli culturali diversi, a valorizzare l’arte come linguaggio universale e a favorire l’incontro tra generazioni e culture.
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