L’università di cassino e del lazio meridionale si conferma tra le eccellenze accademiche italiane per dimensione e qualità. Nel rapporto censis 2025 dedicato ai piccoli atenei con meno di 10.000 iscritti, l’ateneo ha raggiunto il secondo posto, migliorando di due posizioni rispetto all’anno precedente. Questo balzo in avanti sottolinea un impegno concreto e un miglioramento in diversi ambiti, dalla formazione ai servizi offerti agli studenti.
Tra le università di dimensioni contenute, quella di cassino ha conquistato una posizione di rilievo. Il censis ha assegnato all’ateneo una media di 89 punti nella classifica generale. Questo risultato deriva da un avanzamento significativo rispetto ai parametri raccolti nel 2024. L’ateneo ha fatto registrare progressi evidenti in quasi tutti i comparti considerati, confermando una crescita su diversi fronti che si riflette nel punteggio finale.
Le piccole università italiane, che si distinguono per popolazione studentesca fino a 10.000 iscritti, presentano spesso caratteristiche legate alla qualità dei rapporti tra studenti e docenti, servizi personalizzati e attenzione al territorio. Proprio in questo contesto, l’università di cassino ha mostrato di saper migliorare gli indicatori essenziali per la percezione positiva di ateneo dinamico e ben strutturato dal punto di vista organizzativo.
L’analisi degli indicatori censis evidenzia come siano aumentati soprattutto i punteggi per borse di studio, comunicazione e servizi digitali, internazionalizzazione, strutture, occupabilità e servizi. Le borse di studio hanno raggiunto il punteggio massimo di 110, segnalando un’offerta solida e ben distribuita di sostegno economico agli studenti. Per la comunicazione e i servizi digitali, il dato è passato da 98 a 99 punti, un segnale di affinamento nelle modalità di informazione e nella capacità di utilizzare strumenti digitali rivolti a tutta la comunità universitaria.
L’internazionalizzazione è salita da 87 a 89 punti. Questo dato misura la capacità dell’ateneo di aprirsi fuori dai confini nazionali, favorendo scambi, collaborazioni e programmi di studio che coinvolgono studenti stranieri o esperienze all’estero per chi studia. Le strutture hanno recuperato terreno, passando da 83 a 89 punti: a testimonianza di investimenti e cura nella qualità dei luoghi dedicati a lezioni, laboratori e spazi di aggregazione. L’occupabilità, ovvero le opportunità di lavoro dopo il percorso universitario, si attesta a 77 punti, mentre i servizi hanno ottenuto 70.
Marco dell’isola, rettore dell’università di cassino, ha espresso soddisfazione per il risultato ottenuto nel rapporto censis. Ha sottolineato come la posizione al secondo posto rappresenti un traguardo importante, frutto di un lavoro collettivo portato avanti con impegno da studenti, docenti, personale tecnico e amministrativo. Il rettore ha voluto ringraziare anche le istituzioni locali, enti, aziende e scuole partner, evidenziando come la collaborazione con il territorio contribuisca a creare un ecosistema di conoscenza.
Dall’ateneo arriva inoltre una riflessione sull’uso delle classifiche: sebbene utili per tracciare un quadro d’insieme, non bastano a fotografare l’intera realtà accademica di un’università. L’università di cassino si presenta come un luogo inclusivo e aperto verso il mondo, attento a offrire esperienze formative e personali di qualità, senza dimenticare il radicamento nel contesto regionale. La promessa che arriva dal rettore è di proseguire lungo questa strada, mantenendo un impegno costante per arricchire le opportunità a disposizione degli studenti.
Il censis rappresenta uno degli appuntamenti più attesi nel mondo universitario italiano, fornendo una valutazione dettagliata e paragonabile degli atenei. Gli indicatori presi in considerazione spingono ogni università a migliorare aspetti concreti come borse di studio, servizi, infrastrutture e chance lavorative, punti fondamentali per chi sceglie dove studiare.
Nel caso dell’università di cassino, il forte salto in classifica non riguarda soltanto la visibilità dell’ateneo a livello nazionale, ma apre la strada a nuove collaborazioni e un’attrattiva crescente. Studenti e famiglie possono orientarsi con più chiarezza su un’offerta accademica certificata da dati precisi. L’attenzione agli aspetti digitali e ai servizi crea inoltre un ambiente più accessibile per chi frequenta l’ateneo, mentre l’internazionalizzazione amplia gli orizzonti formativi e il dialogo con realtà esterne al lazio meridionale.
Questo riconoscimento porta con sé nuove responsabilità e sfide. L’ateneo dovrà lavorare per mantenere e migliorare questi standard, mettendo a frutto i collegamenti con imprese, istituzioni e altre università italiane e straniere. Gli studenti rappresentano il fulcro di ogni attività, e da qui passa la qualità complessiva della vita universitaria, la scelta degli indirizzi di studio e le opportunità offerte a chi decide di formarsi a cassino.
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