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Uomo di origine indiana travolto e ucciso mentre era in bicicletta sulla migliara 53 a sabaudia

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Un incidente mortale ha segnato le prime ore di oggi, 10 aprile 2025, sulla migliara 53 a sabaudia, in provincia di Latina. Un bracciante indiano, che si spostava in bicicletta per raggiungere il luogo di lavoro, ha perso la vita dopo essere stato investito all’alba. Le autorità e i soccorritori sono intervenuti subito, ma non hanno potuto evitare il decesso, mentre emergono richieste di interventi per migliorare la sicurezza delle strade e le condizioni di lavoro nei campi.

La risposta delle organizzazioni sindacali e le richieste di interventi sulla sicurezza

Dopo la tragedia, la cgil di roma e del lazio insieme alla cgil di frosinone e latina hanno espresso preoccupazione per la situazione di pericolo che vivono quotidianamente molti lavoratori agricoli. La denuncia riguarda il fatto che numerosi braccianti percorrono strade rischiose nelle prime ore del mattino, spesso esausti e sotto stress. Secondo i rappresentanti sindacali, occorre affrontare il problema con due azioni parallelle: una gestione più attenta delle condizioni lavorative per ridurre fatica e stress, e un investimento serio sulla sicurezza delle strade dove transitano i lavoratori.

Questi temi sono stati messi al centro di un tavolo con la prefettura di latina, che è chiamato a definire un protocollo per la salute e la sicurezza proprio per tutelare chi opera in campi difficili. L’attenzione non è solo rivolta alle condizioni sul lavoro ma anche alla qualità delle vie di comunicazione usate ogni giorno da tante persone impegnate in attività agricole, spesso in contesti rurali poco sicuri.

L’incidente sulla migliara 53: cosa è successo nelle prime ore del mattino

Lo scontro mortale è avvenuto intorno alle 5:30 lungo la migliara 53, nella zona di via dei Fossi, nel comune di sabaudia. La vittima, un uomo di origine indiana, si trovava in sella alla propria bicicletta mentre si dirigeva verso il lavoro. Era un bracciante agricolo, impegnato in un trasferimento quotidiano per adempiere ai suoi compiti. All’improvviso è stato travolto da un veicolo, il cui impatto si è rivelato fatale. I soccorritori del 118, arrivati rapidamente sul posto con un’ambulanza, hanno tentato di rianimarlo ma ogni sforzo si è rivelato inutile: l’uomo è deceduto sul colpo.

Sul luogo dell’incidente si sono recati anche i carabinieri della stazione di sabaudia per svolgere i rilievi necessari a chiarire la dinamica dell’impatto. Al momento non sono state ancora rese note informazioni sul conducente del veicolo coinvolto, né ulteriori dettagli sulle cause precise dell’investimento. Le indagini proseguono per ricostruire come si siano svolti esattamente i fatti nelle prime ore del giorno.

Il contesto delle condizioni di lavoro dei braccianti e i rischi legati alla mobilità

I braccianti agricoli spesso devono spostarsi nelle ore più fredde e buie del giorno per raggiungere i campi, generalmente usando mezzi come la bicicletta o piccoli motorini. Questi spostamenti avvengono su strade extraurbane che non sempre offrono adeguate misure di protezione, come piste ciclabili o illuminazione sufficiente. Questa realtà espone i lavoratori a elevati rischi di incidenti stradali, aggravati da stanchezza e ritmi intensi di lavoro.

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La presenza di caporali e forme di lavoro irregolare aggrava la situazione, ponendo i braccianti in condizioni di vulnerabilità. Le pressioni legate ai turni, i pagamenti spesso irregolari e la mancanza di tutele contribuiscono a determinare uno stato fisico e psicologico precario. In questo quadro, la sicurezza nei tragitti per raggiungere il lavoro diventa un elemento fondamentale per evitare tragedie.

Oltre all’impegno politico e sindacale, servirebbero controlli più rigorosi e investimenti mirati alle infrastrutture nelle aree rurali. Solo così si potrebbe ridurre la frequenza di incidenti fatali come quello avvenuto stamattina sulla migliara 53 a sabaudia.

La proposta di istituzione di una commissione e le iniziative legislative ferme in regione

Alessio d’amato, consigliere regionale del lazio e responsabile welfare di azione, ha rilanciato la necessità di istituire una commissione d’inchiesta dedicata al tema del caporalato e del lavoro in nero nel settore agricolo. Questo organismo dovrebbe produrre in tempi certi una serie di provvedimenti capaci di incidere realmente sull’emergenza. D’amato ha sottolineato come alcune leggi regionali importanti giacciano da tempo senza applicazione, in particolare quelle riguardanti la sicurezza stradale, tra cui il progetto “lazio strade sicure“.

Secondo il consigliere, questa paralisi amministrativa non aiuta a fermare le morti sul lavoro e gli incidenti stradali che coinvolgono i braccianti. L’urgenza di attuare interventi efficaci è evidente, soprattutto in territori come quello di latina dove la presenza di lavoratori stagionali è molto alta. Non si tratta solo di norme da approvare, ma di reali azioni sul campo che possano migliorare le condizioni di vita e di sicurezza di migliaia di persone.

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