Un intervento dei carabinieri di fondi ha portato all’arresto di un uomo di 32 anni, beccato mentre cedeva hashish a un giovane. L’episodio è avvenuto nel pomeriggio del 25 aprile 2025, nel contesto di un servizio mirato contro la diffusione di droga nella zona. La scoperta ha coinvolto anche la perquisizione dell’abitazione, dove sono stati trovati più di sessanta grammi di sostanza già suddivisi in dosi.
Le procedure legali seguite dopo l’arresto
Una volta completate le operazioni di perquisizione e sequestro, il 32enne è stato sottoposto alle formalità di rito, cioè l’identificazione e la redazione del verbale di arresto. Successivamente è stato tradotto presso la propria abitazione dove deve scontare gli arresti domiciliari, misura disposta in attesa della convalida del provvedimento.
Il procedimento giudiziario proseguirà con un rito direttissimo previsto per la giornata successiva all’arresto. Questo tipo di udienza permette di discutere rapidamente il caso davanti al giudice, che decide se confermare o meno la detenzione e quali altre misure adottare. Nel frattempo il soggetto resta agli arresti domiciliari a fondi. Le autorità ribadiscono così l’attenzione sul fenomeno dello spaccio anche in cittadine di dimensioni contenute.
L’intervento dei carabinieri e la cessione dello stupefacente
L’arresto è scattato quando i militari hanno colto in flagrante il 32enne intento a vendere hashish a un giovane di 25 anni residente a fondi. Dopo aver fermato il sospetto, i carabinieri hanno proceduto al controllo personale, rinvenendo novanta euro in contanti, distribuiti in banconote di piccolo taglio. Il denaro è ritenuto frutto dello spaccio, considerata l’attività criminosa accertata sul posto.
Parallelamente, il giovane acquirente è stato perquisito: tra i suoi effetti sono state trovate tre dosi di hashish. Per questo motivo, il 25enne sarà segnalato alla prefettura come previsto dall’articolo 75 del decreto presidenziale 309 del 1990, che disciplina le misure nei confronti di consumatori di sostanze stupefacenti. La segnalazione non costituisce sanzione penale ma amministrativa ed è finalizzata al monitoraggio e all’avvio di eventuali percorsi di recupero.
Le scoperte durante la perquisizione domiciliare
Dopo la fase iniziale, i carabinieri hanno esteso l’ispezione all’abitazione del 32enne. Nel suo appartamento sono stati rinvenuti circa 66 grammi di hashish, già suddivisi in 17 dosi singole. Questo dettaglio suggella chiaramente l’intento di spaccio, poiché la sostanza era pronta per essere venduta sul mercato locale.
Il materiale sequestrato è stato affidato agli esperti del laboratorio per verificare la qualità e la composizione della droga. Questi accertamenti sono disposti dall’autorità giudiziaria per completare la documentazione probatoria e per eventuali approfondimenti da parte degli inquirenti. Le analisi aiutano a confermare la natura dello stupefacente e a stabilire eventuali altre caratteristiche utili alle indagini.
