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A giugliano scoperta una serra di marijuana di ultima generazione in una villa di marano

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Un controllo notturno dei carabinieri ha portato a una scoperta sorprendente in provincia di napoli. A giugliano in campania un uomo è stato fermato e arrestato per droga, ma dietro quella semplice perquisizione si è rivelata una serra sofisticata per la coltivazione della marijuana nascosta in una villa a marano. I dettagli dell’operazione mostrano come fosse organizzata l’attività illegale e quali risorse venivano impiegate per la produzione.

Il fermo a giugliano: uomo con droga e sospetti iniziali

La notte tra il 20 e il 21 febbraio 2025, i carabinieri della stazione di licola stavano effettuando controlli di routine lungo una strada di giugliano in campania. All’improvviso hanno notato un uomo a bordo di un’auto sospetta. Si trattava di un 63enne residente a marano, già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a sostanze stupefacenti. Durante la perquisizione personale i militari hanno trovato 63 grammi di marijuana e 2 grammi di cocaina. Subito sono scattate le manette, ma la situazione ha spinto i carabinieri ad approfondire le indagini.

Dettaglio sull’attività illecita

La sostanza trovata sull’uomo era già pronta per la vendita al dettaglio, il che ha insospettito i militari sulla presenza di altro materiale o un’attività più strutturata. Per questo, insieme ai colleghi della compagnia di pozzuoli, la perquisizione si è estesa all’abitazione del sospetto, situata proprio a marano.

La scoperta della serra nascosta nella villa di marano

L’immobile sotto la lente delle forze dell’ordine è una villa di circa 200 metri quadrati, distribuita su due piani. Al piano terra i carabinieri non hanno trovato elementi rilevanti, ma è stato nel primo piano che è emersa la vera sorpresa. Qui è stata individuata una struttura per la coltivazione di marijuana organizzata nei minimi dettagli, molto più di una semplice piantagione amatoriale.

La serra comprendeva tre stanze distinte: una zona adibita alla semina, un locale dedicato alla crescita delle piante e un ambiente per l’essiccazione della sostanza. All’interno erano installate quattro growbox, apparecchiature moderne con lampade a led ad alta efficienza e impianti per la ventilazione. I carabinieri hanno trovato fertilizzanti, attrezzi specifici e materiali vari per la coltivazione che evidenziavano una cura professionale nella produzione delle piante.

Particolare tecnico della serra

Le growbox erano dotate di sistemi complessi che garantivano un ambiente ideale per ogni fase della coltura, segno di un’attività altamente specializzata.

Sequestro e distruzione di piante: numeri e dettagli dell’operazione

La perquisizione nei locali dell’abitazione è durata tutta la notte, con i militari impegnati fino all’alba per completare il controllo e il sequestro del materiale. In totale sono state recuperate 98 piante di marijuana, ciascuna alta circa 80 centimetri. Il peso complessivo della sostanza fresca superava i 25 chili. Oltre a queste, c’erano 350 grammi di marijuana già essiccata e pronta per la vendita al dettaglio.

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Durante l’operazione i carabinieri hanno individuato e distrutto sul posto 40 piante in fase di germogliazione, con l’obiettivo di impedire la ripresa immediata della coltivazione. Inoltre, nelle tasche dell’arrestato e in casa sono stati trovati contanti per un valore di 2.317 euro, presumibilmente provenienti dagli introiti dell’attività illegale.

Allaccio abusivo e sequestro dell’immobile: la gestione della serra

Il funzionamento di una serra di questo tipo, con lampade e sistemi di ventilazione, richiede una quantità importante di energia elettrica. I carabinieri hanno scoperto che la villa era dotata di un allaccio abusivo alla rete elettrica, tramite il quale si sottraeva energia senza pagare. Al momento è in corso la quantificazione del valore dell’energia rubata.

Il porto della villa e tutte le attrezzature per la coltivazione sono stati posti sotto sequestro. L’immobile, di proprietà dell’arrestato, è stato sigillato con un provvedimento giudiziario e resterà sotto controllo delle autorità. L’uomo è stato condotto in carcere in attesa del processo, a disposizione della magistratura.

Sviluppo delle indagini

Le indagini non escludono che la piantagione potesse rifornire un mercato locale molto ampio, considerando le dimensioni e l’organizzazione. I carabinieri continuano a lavorare per chiarire ogni dettaglio e verificare se vi siano complici o altre attività collegate. “Stiamo seguendo tutte le piste per smantellare la rete,” hanno commentato fonti investigative.

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