L’anniversario della battaglia del solstizio ricorda un momento decisivo della prima guerra mondiale, quando gli artiglieri italiani fermarono l’avanzata austro-ungarica sul Piave. Il 107° anniversario è stato commemorato il 22 giugno 2025 nella caserma “Santa Barbara” di Sabaudia, sede del comando artiglieria controaerei. La cerimonia ha riunito autorità civili, militari e religiose e ha visto un importante passaggio di consegne nel comando dell’Arma di artiglieria controaerei.
Il passaggio di comando nell’artiglieria controaerei: mutamenti e continuità
Durante la cerimonia, il generale giuseppe amodio ha ceduto il comando all’attuale generale mattia zuzzi. Il passaggio segna un momento delicato e carico di significato, visto che amodio ha guidato l’artiglieria controaerei per tre anni.
Nel suo discorso di commiato, amodio ha ringraziato il personale per la dedizione e la professionalità dimostrata in numerose missioni. Ha ricordato come l’artiglieria controaerei abbia risposto ai bisogni di sicurezza nazionali e internazionali, impiegando sistemi sofisticati come il samp/t, lo stinger e sistemi antidrone in attività sia in Italia sia all’estero.
Il generale amodio ha sottolineato la complessità delle operazioni svolte e la capacità dell’unità di adattarsi a scenari diversi con risorse avanzate. Un ringraziamento particolare è andato al personale per la capacità di mantenere alto il livello di prontezza e operatività durante tutto il suo comando.
Il generale zuzzi prende il comando con un bagaglio importante d’esperienza. Proveniente dallo stato maggiore della difesa, è chiamato a proseguire sul percorso di modernizzazione e mantenimento delle capacità dell’artiglieria controaerei, in un contesto globale dove le minacce diventano sempre più sofisticate.
Le dimostrazioni tattiche e i sistemi d’arma presentati durante la cerimonia
Il momento tecnico della giornata ha mostrato le potenzialità attuali delle forze terrestri e controaeree. Gli ospiti hanno assistito a una dimostrazione di capacità unmanned che integrava componenti a terra e sistemi controaerei. L’esercitazione ha visto l’uso di un mortaio da 120, un posto di tiro Stinger, un assetto antidrone e un quadrupedal unmanned ground vehicle chiamato Atomo.
Quest’ultimo robot, in dotazione alle unità CBRN, serve a rilevare e prelevare campioni in ambienti contaminati, mostrando un’applicazione pratica nelle missioni di controllo chimico, biologico, radiologico e nucleare. Questa tecnologia rappresenta un elemento cruciale per la sicurezza delle forze in scenari a rischio ambientale.
In parallelo, una mostra statica ha esposto i sistemi d’arma terrestri e controaerei attualmente in uso o prossimi all’ingresso in servizio. I visitatori hanno potuto osservare da vicino le attrezzature, con una presentazione che evidenziava l’evoluzione tecnica e l’allargamento delle capacità operative dell’artiglieria dell’esercito italiano.
L’esibizione ha offerto un quadro chiaro e concreto delle risorse impiegate oggi, confermando il legame diretto fra storia e tecnologia moderna. Il confronto tra strumenti tradizionali e nuove soluzioni tecnologiche ha mostrato come l’artiglieria continui a rappresentare un elemento strategico per la difesa.
Il significato storico della battaglia del solstizio per l’artiglieria italiana
La battaglia del solstizio si combatté a giugno del 1918 e segnò una svolta nella prima guerra mondiale. Gli artiglieri italiani, posizionati lungo il fiume Piave, riuscirono a fermare l’offensiva degli eserciti austro-ungarici. Il successo in quella battaglia pose le basi per la vittoria finale di Vittorio Veneto, evento che determinò la fine delle ostilità sul fronte italiano.
Quell’episodio rappresenta il sacrificio e la resistenza degli artiglieri, chiamati a gestire le armi pesanti in condizioni difficili e sotto pressione costante. Quasi un secolo e mezzo dopo, questa ricorrenza è celebrata come il giorno in cui l’Arma di artiglieria onora il proprio passato militare e riscopre la propria identità storica. Ogni anno, la festa ricorda il ruolo cruciale svolto sul territorio e il valore dei militari che operarono con coraggio lungo il Piave.
L’evento di Sabaudia ha posto l’accento sul legame tra il passato e il presente, sottolineando come la tenacia degli artiglieri di allora abbia influenzato le strategie militari odierne. La battaglia del solstizio resta un simbolo di determinazione e professionalità che l’esercito italiano intende mantenere vivo anche nella realtà attuale.
Il ruolo delle autorità e le figure presenti alla cerimonia
Alla caserma “Santa Barbara” si sono dati appuntamento rappresentanti di rilievo del mondo militare e civile. Il generale di corpo d’armata massimo scala, comandante delle forze operative terrestri e di supporto, ha presieduto la cerimonia militare. Al suo fianco il prefetto di Latina vittoria ciaramella e il vescovo mons. mariano crociata hanno partecipato all’evento, mostrando l’interesse sul territorio per questa commemorazione.
Presenti anche il generale di corpo d’armata carlo lamanna, comandante per la formazione, specializzazione e dottrina dell’esercito, e le autorità locali come il sindaco di Sabaudia alberto mosca. Tra i protagonisti principali, il generale di brigata giuseppe amodio, comandante uscente dell’artiglieria controaerei, e il suo successore, il generale di brigata mattia zuzzi, proveniente dallo stato maggiore della difesa.
La partecipazione di queste figure ha evidenziato il valore dell’evento non solo come ricordo storico, ma anche come momento di confronto e aggiornamento tra istituzioni diverse. La presenza delle autorità di diverse aree del paese e delle forze armate ha contribuito a sottolineare l’importanza del ruolo dell’artiglieria nella difesa nazionale.