L’azienda speciale Abc, protagonista nel settore dell’igiene urbana, si trova a un bivio complesso tra riallineare i conti e mantenere i servizi essenziali per la città. Nei prossimi giorni, il sindaco di Anzio, Matilde Celentano, presenterà un progetto decisivo per fermare l’escalation dei costi e garantire la continuità dell’azienda. Il gruppo di Fratelli d’Italia, guidato da Cesare Bruni, si è schierato a difesa dell’azienda, ma la strada da percorrere appare piena di incognite.
Un bilancio che non torna: i problemi economici di abc
Il nodo centrale riguarda il bilancio di Abc, che ha subito un significativo incremento dei costi, in particolare quelli del personale. Le progressioni verticali hanno interessato quasi cento dipendenti, aumentando in maniera consistente il costo del lavoro. Questo fenomeno ha trascinato il bilancio verso una situazione complicata da gestire. Nel comunicato di Cesare Bruni emerge chiaramente l’urgenza di riallineare la realtà finanziaria con le condizioni giuridiche e contrattuali dell’azienda, correggendo le discrepanze e integrando le misure necessarie.
L’aumento dei costi non si ferma qui. Il servizio di igiene urbana era partito con un budget di circa 13 milioni di euro annui, ma negli ultimi anni è cresciuto fino a sfiorare i 19 milioni, per l’aggiunta di nuovi servizi e costi imprevisti. Se si prende in considerazione il nuovo piano industriale, ancora da approvare, il costo dovuto al servizio si allargherà fino a circa 21 milioni l’anno, soprattutto per il mantenimento del porta a porta in tutta la circonvallazione.
La proposta del sindaco celentano: cosa si aspetta da venerdì?
Per venerdì 29 marzo 2025 è prevista la presentazione ufficiale del piano che il sindaco Matilde Celentano vorrebbe mettere in campo per salvare Abc. Il progetto, rimasto finora riservato, sarà illustrato ai consiglieri di maggioranza e probabilmente anche ai rappresentanti sindacali, convocati per discutere delle modifiche più urgenti. Non si conoscono ancora i dettagli, ma si può anticipare che il documento conterrà misure per contenere i costi e probabilmente interventi sui servizi offerti.
Il rischio è che mantenere lo standard attuale del servizio renda impraticabile la gestione economica dell’azienda. Si ipotizza che ci sarà un ripensamento sulle modalità di raccolta, con l’obiettivo di limitare le spese senza compromettere l’efficacia della raccolta dei rifiuti. Il tema del porta a porta all’interno della circonvallazione assume un peso centrale. Bloccarlo o modificarlo potrebbe aiutare a ridurre i costi, ma resta da capire quale sarà l’accoglienza di cittadini e sindacati a queste modifiche.
I servizi in bilico: l’igiene urbana e la sfida del porta a porta
Il servizio di igiene urbana rappresenta la voce più pesante nel bilancio dell’azienda speciale Abc. L’allargamento del servizio, con l’introduzione di nuove modalità e un maggiore impegno sul territorio, è costato parecchio al Comune e all’azienda, superando i 19 milioni di euro annui. Considerando il nuovo piano industriale, la cifra cresce ancora.
La proposta al momento indica una possibile sospensione del porta a porta all’interno della circonvallazione. Questo comporterebbe un cambiamento radicale nell’organizzazione della raccolta differenziata, con possibili risparmi ma anche sfide operative. Non a caso, si discute da mesi su come bilanciare qualità del servizio e costi. Rivedere il sistema potrebbe significare ridurre i costi, ma rischierebbe di cambiare il rapporto con i cittadini. Il piano dovrà trovare un punto di equilibrio per mantenere un servizio efficiente senza indebolire la sostenibilità economica.
La gestione del personale: la lente sulle progressioni verticali
Un altro aspetto fondamentale del problema finanziario di Abc riguarda il personale. Le progressioni verticali hanno riguardato quasi cento dipendenti, spingendo verso l’alto la spesa per stipendi e benefit. Il fenomeno ha amplificato le difficoltà economiche, perché ha trasformato in diritto acquisito quella che era una situazione da rivedere.
Il capogruppo Cesare Bruni ha ribadito che “il lavoro da fare parte dal riconoscere e correggere gli squilibri esistenti”. Per farlo serviranno atti appropriati, che correggano e integrino le posizioni economiche e normative del personale. Questo significa che si dovranno trovare soluzioni precise per ridurre la spesa senza ledere i diritti acquisiti, in un delicato equilibrio da raggiungere con i sindacati.
Allo stato attuale, la revisione delle condizioni contrattuali e delle progressioni verticali sarà uno degli elementi chiave per contenere i costi e mettere l’azienda in condizioni di tornare a operare con un bilancio più sostenibile. Resta ancora da capire come si muoverà il dialogo tra amministrazione, politica e lavoratori.
Il quadro resta aperto e il primo appuntamento formale di venerdì sarà un vero e proprio momento di svolta. L’attenzione rimane alta su Abc, considerato un servizio strategico che nessuno vuole perdere ma che richiede interventi concreti per evitare blocchi e ripercussioni sulla città.