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Anzio, la processione terra mare del 28 giugno riunisce cittadini, autorità e turisti per il rito tradizionale

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Sabato 28 giugno alle 21, ad Anzio, si è tenuta la tradizionale processione terra mare, appuntamento molto sentito dalla città. La partecipazione è andata oltre le aspettative, coinvolgendo autorità locali, cittadini e turisti accorsi numerosi. L’evento si è sviluppato tra celebrazioni religiose, percorsi cittadini e momenti di spettacolo, impreziositi dalla benedizione della statua e dal passaggio in mare aperto. L’organizzazione ha previsto controlli speciali per garantire la sicurezza di tutti.

La celebrazione presieduta dal vescovo mons. vincenzo viva

La serata è iniziata con la celebrazione solenne guidata dal vescovo mons. vincenzo viva. La funzione, svolta in un contesto carico di significato religioso, ha raccolto nelle chiese di Anzio molti fedeli e autorità, tra cui rappresentanti istituzionali locali. Il vescovo ha sottolineato l’importanza della ricorrenza per il legame della comunità con il mare, fonte di vita e di lavoro per la città.

Questa parte dell’evento ha richiamato anche diversi turisti, curiosi di assistere a una tradizione radicata nel territorio, fatta di fede e cultura popolare. Il clima, nonostante l’afa, ha favorito la partecipazione. Il momento ha offerto anche l’occasione per riflettere sull’identità di Anzio e sul ruolo del mare nelle attività quotidiane e nello spirito degli abitanti.

I fedeli e i presenti hanno raccolto l’appello del vescovo a “rispettare e proteggere il mare, simbolo di protezione e sostentamento.” La preghiera ha unito tutte le componenti sociali in un unico rito, capace di rafforzare i legami comunitari come avviene da secoli.

La processione da piazza pia lungo il litorale cittadino

Dopo la messa, la processione è partita da piazza pia, cuore della città e punto d’incontro storico per la festa. Il corteo ha seguito un percorso che si snoda tra le strade interne, passando per i quartieri storici e arrivando lungo l’intero litorale. Le vie si sono animate di residenti, curiosi e partecipanti, tutti attenti a seguire la statua sacra del santo protettore.

La processione si è svolta accompagnata da canti, invocazioni e momenti di silenzio che hanno dato ritmo al cammino. Lungo la strada si sono riuniti turisti e cittadini muniti di torce e luci, creando un’atmosfera suggestiva. Le bancarelle e piccoli ristoranti lungo il percorso hanno contribuito al clima festivo.

Il momento culminante è stato l’arrivo al porto, dove è esploso uno spettacolo pirotecnico spettacolare, visibile da diverse parti della città. Lo spettacolo di fuochi d’artificio ha illuminato il mare, amplificando il valore simbolico del rito e attirando ancora più pubblico, incuriosito dalla combinazione tra tradizione e festa popolare.

Il rito della benedizione della città dal porto

All’arrivo al porto, la statua sacra è stata imbarcata su una nave della flotta dei pescatori, coinvolgendo così simbolicamente chi vive e lavora sul mare. Il tragitto in mare è stato accompagnato da preghiere e canti, in un rito che si ripete ogni anno e che rinnova l’antico legame di Anzio con il mare.

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La benedizione ha riguardato la città, i presenti e l’intero corpo d’acqua. Il mare, base di molte attività economiche e culturali, è stato invocato come elemento protettivo e generoso. Questo passaggio ha rappresentato il cuore spirituale della festa e ha raccolto l’attenzione di chi assisteva dal porto e da altre posizioni sulle coste.

La tradizione conferma l’importanza del mare nella vita di Anzio, un elemento che unisce le persone attraverso la fede e la memoria storica. Il ritorno della statua sulla terraferma ha chiuso la processione, lasciando un segno nel calendario delle celebrazioni annuali della città.

Sicurezza e gestione dell’evento, il ruolo del gruppo di volontariato

L’evento ha richiesto misure di sicurezza straordinarie, viste le migliaia di persone giunte nel centro cittadino. L’amministrazione comunale ha deciso di limitare gli accessi, blindando diverse strade per evitare disordini o situazioni di pericolo. Oltre alle forze dell’ordine tradizionali, la gestione del flusso di partecipanti è stata affidata al gruppo di volontariato dell’associazione della polizia di stato.

Il gruppo ha lavorato sotto la guida del responsabile operativo, davide sociale, coordinando le entrate e le uscite durante tutta la serata. Nonostante il caldo intenso, i volontari hanno mantenuto la calma e l’attenzione necessaria. Tutto si è svolto senza disordini, garantendo un ambiente sereno per cittadini e visitatori.

Il sindaco di Anzio, aurelio di fazio, ha pubblicamente elogiato il gruppo per la dedizione e la cura nel controllo degli spazi pubblici. Anche il presidente francesco elviretti ha ringraziato personalmente i volontari, riconoscendo la loro presenza costante nelle manifestazioni cittadine e il valore del loro contributo alla sicurezza.

Questa collaborazione tra istituzioni e volontariato ha dimostrato quanto sia importante coinvolgere la comunità nell’organizzazione di eventi di largo richiamo, soprattutto quando il numero di persone coinvolte supera le attese. La festa si è potuta così svolgere senza intoppi, nel rispetto delle norme e del decoro pubblico.

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