L’ospedale del mare ha appena adottato una nuova tecnologia per il trattamento della fibrillazione atriale. La procedura, la prima di questo tipo eseguita in Italia, sfrutta un sistema tridimensionale ad energia pulsata chiamato faraview. Il nuovo approccio promette di rendere più rapida e sicura la cura dell’aritmia cardiaca, un disturbo che colpisce oltre un milione di persone nel nostro paese. Il reparto di cardiologia ha svolto l’intervento grazie a un team di elettrofisiologi e infermieri altamente specializzati.
La fibrillazione atriale e l’importanza di nuove tecniche di trattamento
La fibrillazione atriale è una delle aritmie più diffuse, soprattutto tra gli anziani. Consiste in un ritmo irregolare e spesso accelerato del cuore che può portare a complicazioni serie come ictus e insufficienza cardiaca. In Italia almeno 1,1 milioni di persone convivono con questo disturbo. Le terapie tradizionali prevedono l’uso di farmaci o la cosiddetta ablazione, intervento che distrugge i tessuti responsabili del circuito elettrico anomalo del cuore.
Nonostante i progressi negli ultimi anni, le procedure di ablazione possono durare molte ore e richiedere esposizioni radiologiche significative. Per questo motivo, gli ospedali cercano tecnologie che velocizzino l’intervento, riducano i rischi e migliorino i risultati. Faraview si inserisce in questo contesto come un metodo che abbina la mappatura tridimensionale del tessuto cardiaco a una nuova fonte di energia pulsata. Questa combinazione promette di essere più precisa nell’individuazione delle aree da trattare e al contempo meno invasiva.
L’intervento svolto all’ospedale del mare: dettagli e protagonisti
L’operazione è stata realizzata nelle sale di elettrofisiologia dell’ospedale del mare a napoli. L’unità complessa di cardiologia, guidata dal dottor Bernardino Tuccillo, ha portato avanti questa prima applicazione pratica del sistema faraview. Gli elettrofisiologi Michelangelo Canciello, Raimondo Calvanese e Gennaro Izzo hanno collaborato strettamente durante tutto l’intervento.
Il gruppo infermieristico, coordinato da Giuseppe Bianco, ha garantito l’assistenza tecnica e il monitoraggio continuo del paziente. L’uso di faraview ha permesso di abbreviare i tempi della procedura e di ridurre l’esposizione a radiazioni. Questo aspetto non è secondario, viste le possibili complicazioni legate all’uso prolungato di raggi X. Durante l’intervento, la tecnologia ha mappato in tempo reale la struttura delle pareti dell’atrio cardiaco, segnalando in modo molto preciso le zone da trattare.
Impatto della tecnologia faraview sul sistema sanitario e pazienti
Il dottor Tuccillo ha sottolineato come l’introduzione di faraview consenta non solo di migliorare la qualità delle procedure ma anche di abbattere le liste d’attesa. In un sistema sanitario sempre più sotto pressione, qualunque metodo che permetta di trattare un maggior numero di pazienti con minori risorse è un passo avanti significativo. Con la nuova tecnica è possibile completare di più interventi in una singola giornata operatoria.
Il sistema inoltre riduce il rischio di complicazioni e mira a ottenere risultati più duraturi nel tempo. Pazienti affetti da fibrillazione atriale potrebbero quindi contare su interventi meno invasivi e con un recupero più rapido. L’innovazione ha ricevuto l’appoggio anche del direttore generale di ospedale del mare, Ciro Verdoliva, che ha evidenziato attenzione e supporto costante verso procedure innovative in campo sanitario. Questa prima esperienza apre la strada a un uso più diffuso del sistema faraview in altre strutture, qualora si confermassero i benefici registrati a napoli.