La piana del Fucino si prepara a un cambiamento decisivo per il suo sistema di irrigazione. Dopo anni di lavoro e lunghe verifiche, la giunta regionale dell’Abruzzo ha dato il via libera al progetto che introduce una rete irrigua a pressione per le coltivazioni dell’area. Questo passo segna una svolta nella gestione delle risorse idriche locali e promette benefici concreti per i terreni e gli agricoltori che operano in quella zona.
L’iter amministrativo e tecnico che ha portato all’approvazione del progetto
Dietro l’approvazione della rete irrigua c’è stato un lungo percorso burocratico e tecnico che ha richiesto il coinvolgimento di diversi enti e specialisti. Il vicepresidente e assessore all’agricoltura Emanuele Imprudente ha sottolineato l’impegno di Arap, Arpa, dei professionisti e degli uffici regionali che hanno lavorato mesi per raggiungere questo risultato. Le autorizzazioni includono più aspetti fondamentali: dalla concessione per l’emungimento delle acque, che saranno canalizzate per l’irrigazione sotto pressione, fino alla valutazione di impatto ambientale , che comprende anche l’esame dell’impatto su specie e habitat . Non mancano l’autorizzazione paesaggistica e altre necessarie approvazioni collegate.
Questo insieme di permessi, riassunti nel provvedimento unico regionale , disciplina il prelievo di acque superficiali e sotterranee secondo le norme ambientali e paesaggistiche vigenti. Il progetto mira a garantire la tutela della biodiversità presente nella zona, evitando sprechi idrici e perdite inutili. La complessità del documento si riflette nella gestione attenta e sul controllo delle risorse coinvolte, un passaggio indispensabile per poter operare nel rispetto dell’ambiente e delle regolamentazioni di settore.
Caratteristiche e obiettivi della nuova rete irrigua a pressione nel Fucino
Il nucleo del progetto prevede l’implementazione di un sistema a pressione che rimpiazzi o migliori l’attuale rete di irrigazione. Grazie a questo impianto sarà possibile attingere con maggior selettività e minor impatto alle acque sotterranee, privilegiando l’uso delle acque superficiali disponibili nei periodi umidi e quelle accumulate nelle stagioni di siccità. Questo sistema garantisce irrigazioni efficaci anche alle colture più distanti dalle fonti d’acqua, un’importante miglioria rispetto a quanto avviene ora.
Tra le infrastrutture da recuperare c’è la vasca di accumulo di Venere, che può contenere circa 60.000 metri cubi di acqua e si trova attualmente in uno stato parzialmente inutilizzato. A fianco di questa, il progetto prevede l’installazione di una piattaforma di monitoraggio integrata, in grado di rilevare in tempo reale condizioni climatiche, umidità del terreno e altri parametri cruciali per l’irrigazione. Questo permette agli agricoltori di programmare in modo preciso quando e quanto irrigare, riducendo consumi e inefficienze.
Il sistema offrirà vantaggi anche sul piano energetico, riducendo l’uso di mezzi agricoli per il sollevamento dell’acqua dai canali, con conseguente diminuzione dei costi operativi e dell’inquinamento. Questa trasformazione non riguarda solo l’efficacia dell’irrigazione ma anche un cambio importante nella gestione quotidiana delle coltivazioni e nella sostenibilità dell’attività agricola sul territorio.
Fondi a disposizione e prossimi passi per l’avvio dei lavori
L’investimento per la realizzazione della rete irrigua a pressione si aggira sui 90 milioni di euro, stanziati dalla giunta regionale utilizzando risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027. Questo finanziamento pone le basi per partire con le fasi successive del progetto, a partire dalla preparazione del bando di gara per l’appalto dei lavori. Secondo quanto riferito da Imprudente, l’obiettivo è dare il via all’affidamento entro breve tempo, così da iniziare la realizzazione delle infrastrutture previste.
Nei giorni a venire verrà reso pubblico il dettaglio del progetto approvato, che spiegherà i vari passaggi dell’iter amministrativo e tecnico. Si prevede un’attività di comunicazione volta a informare cittadini e operatori sull’impatto e le caratteristiche di questo intervento. Lo sviluppo della rete irrigua rappresenta non solo un’opportunità per migliorare l’agricoltura locale ma anche un’occasione per valorizzare la piana del Fucino come area produttiva e sostenibile.