Un evento speciale si terrà domenica a Borgo Carso, per mantenere viva la memoria di Melissa Salvadori e dare un impulso alla ricerca sulla malattia di Huntington. Nato da un’iniziativa familiare, questo incontro vuole trasformare un lutto personale in un momento collettivo di attenzione e condivisione.
L’idea di dedicare una giornata a Melissa Salvadori nasce dal desiderio dei suoi cari di non lasciar spegnere il ricordo di una bambina scomparsa troppo presto. La malattia di Huntington, una patologia neurodegenerativa ereditaria, è al centro di una sensibilizzazione ancora poco diffusa nel pubblico più ampio. A Borgo Carso questa giornata rappresenta un modo per tenere accesa la fiamma della consapevolezza, attraverso iniziative e incontri aperti a tutta la comunità.
Melissa ha lasciato un segno profondo tra chi la conosceva, e infatti il suo ricordo viene celebrato con una manifestazione che non si limita solo al dolore ma si presta anche a diventare un’occasione di festa e condivisione. L’intento degli organizzatori è di trasformare questa commemorazione in un punto di partenza per far conoscere meglio la malattia, le sue ricadute e la necessità di trovare cure efficaci.
La famiglia Salvadori ha voluto imprimere in questa giornata un messaggio forte: dalla sofferenza può nascere un impegno collettivo basato sulla partecipazione e sulla solidarietà. Per questo la giornata sarà articolata in momenti diversi, pensati per coinvolgere tutte le fasce d’età.
La festa dedicata a Melissa si apre la mattina negli spazi della parrocchia di Borgo Carso. Alle 9:30 si terrà la messa in suffragio della bambina, un momento di raccoglimento con la partecipazione della sindaca Matilde Celentano e del coro Enjoy, che proporrà alcune esibizioni corali. Questi primi momenti consacrano l’evento a una dimensione intima e allo stesso tempo pubblica.
Alle 10:30 entrerà nel vivo il tema della malattia di Huntington, con un approfondimento condotto da delegati della Lega Italiana Ricerca Huntington . Verranno illustrate le modalità di sensibilizzazione promosse dall’associazione, con particolare attenzione all’impegno per migliorare la conoscenza della patologia neurodegenerativa e per supportare le famiglie colpite.
Alle 11 ci sarà la presentazione di “Maschere”, una raccolta di poesie scritte da Desireè Salvadori. Questi testi portano il pubblico nel mondo emotivo e riflessivo della famiglia, amplificando il messaggio di vicinanza e solidarietà. La poesia si fa qui strumento di testimonianza diretta e di dialogo.
Dalle 11:30 inizierà il torneo del gioco di carte “Uno”, rivolto ai ragazzi fino a 16 anni. Questa attività ludica avvicina i giovani in modo leggero e divertente, stimolando la partecipazione e lo spirito comunitario. Il torneo rappresenta una pausa giocosa all’interno di una giornata altrimenti dedicata a temi seri.
Alle 12 il gruppo Drum Dance & Sing proporrà un’esibizione musicale, in grado di infondere energia positiva e movimento. Il ritmo delle percussioni e la componente vocale si intrecceranno per creare un clima di festa autentica e coinvolgente.
Nel corso della giornata saranno attivi laboratori artistici rivolti ai più giovani, pensati per offrire spazio di espressione creativa e apprendimento. I ragazzi potranno sperimentare tecniche diverse, dando forma alle proprie emozioni in modo originale. Questi momenti hanno lo scopo di accompagnare le attività principali e di stimolare un senso di partecipazione più ampio.
Contemporaneamente verrà allestito uno stand gastronomico con un’offerta semplice e varia, che comprenderà primi piatti, panini, patatine e bibite. La presenza del punto ristoro facilita la permanenza nel luogo e favorisce momenti di socializzazione informale tra i presenti. Mangiare insieme diventa, così, un altro modo per entrare in contatto e condividere esperienze.
Questa combinazione di attività fa sì che la giornata si sviluppi in modo equilibrato, alternando momenti di riflessione a spazi di svago e socialità. L’obiettivo è quello di mantenere vivo il ricordo di Melissa senza cadere in toni eccessivamente solenni, e allo stesso tempo promuovere la ricerca contro una malattia ancora poco nota.
Il messaggio che emerge, quindi, è quello di un impegno collettivo capace di coinvolgere la comunità in diversi modi, da quelli più intimi come la funzione religiosa, a quelli più aperti come il torneo o i laboratori. Borgo Carso, domenica, si trasforma in un luogo che ricorda e agisce per un fine concreto, dando voce a chi combatte contro la Huntington e a chi non vuole dimenticare.
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