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Cinque giorni di cammino da cupramontana a camerino tra natura, storia e spiritualità nelle marche

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L’estate 2025 nelle marche propone un’esperienza intensa di cammino, natura e cultura destinata ai giovani sotto i 35 anni. Dal 22 al 27 agosto sarà possibile percorrere a piedi 70 chilometri tra Cupramontana e Camerino, attraversando paesaggi autentici e borghi ricchi di storia. Il percorso fa parte del Cammino dei Cappuccini, un itinerario lungo 400 km, suddiviso in 17 tappe, che unisce arte, spiritualità e tradizioni locali. Questo cammino si snoda lungo sentieri secondari e strade poco trafficate, valorizzando la mobilità lenta e promuovendo il sostegno alle economie dei piccoli centri. L’esperienza include visite a luoghi emblematici come il convento di Renacavata, il santuario della Madonna dell’Ambro e le piazze di travertino di Ascoli Piceno.

Come si sviluppa il percorso e i principali borghi attraversati

Il tragitto scelto dal Cammino dei Cappuccini per l’esperienza estiva 2025 comprende cinque giorni di cammino che partono da Cupramontana, un borgo noto per i suoi vigneti di Verdicchio, la storica abbazia romanica di Sant’Urbano e l’eremo dove si rifugiarono i primi promotori dell’ordine cappuccino nel XVI secolo. Da qui si procede verso Apiro e Cingoli, quest’ultimo soprannominato “balcone delle Marche” per la vista che regala sulle colline circostanti e l’Italia centrale. Proseguendo si raggiunge l’eremo di Sant’Angelo, luogo di una prima esperienza di vita riformata antecedente alla nascita ufficiale dei Cappuccini, poi si arriva a San Lorenzo di Treia per la prima sosta.

Tappe successive e significato artistico

Il giorno seguente la camminata porta a San Severino Marche, città d’arte e spiritualità che custodisce l’antico convento cappuccino di San Salvatore in Colpersito. Quest’area è ricca di chiese affrescate e teatri storici che narrano la storia della regione. Attraverso sentieri e strade poco battute, il percorso offre l’occasione di immergersi nel paesaggio tipico marchigiano senza consumare il territorio, dando spazio a borghi e comunità locali.

La tappa conclusiva a camerino e i valori spirituali associati

L’ultimo giorno è dedicato all’arrivo a Camerino, città universitaria e storica culla dell’ordine dei frati cappuccini. Qui si trova il convento di Renacavata, fondato nel 1528, considerato il primo convento cappuccino al mondo. Inserito in un contesto verde e naturale, questo luogo rappresenta l’essenza della vita francescana fatta di semplicità e intimità con la natura. L’esperienza si conclude qui con momenti di riflessione e festa che celebrano il cammino compiuto.

Percorso e componenti spirituali

L’itinerario cerchia spiritualità e natura come parti integranti dell’esperienza. La proposta è guidata dai frati Sergio e Nicola, con la collaborazione dell’artista Tom Search, che condurrà laboratori creativi lungo il cammino. Questo progetto permette di scoprire non solo un territorio ricco di storia e tradizione ma anche di vivere un tempo lento, di ascolto e apertura interiore.

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Indicazioni organizzative e modalità di partecipazione

L’intero percorso si svolge in modo essenziale e spartano, pensato per favorire la condivisione e il contatto diretto con il paesaggio e i luoghi toccati. I partecipanti dormiranno usando sacchi a pelo, ospitati in palazzetti, conventi e palestre. Il cammino si svolge in gruppo, favorendo uno spirito di adattamento e collaborazione tra i giovani partecipanti.

Il costo complessivo per i cinque giorni è di 150 euro, comprensivo di vitto, alloggio e attività. Questa cifra copre anche la presenza dei frati e dell’artista che accompagnano tutto il gruppo. Nel contesto del Giubileo, l’iniziativa si configura come una proposta originale per scoprire le Marche, conoscere se stessi e incontrare comunità locali in modo profondo. Fra Sergio Lorenzini ha sottolineato che il cammino invita a rallentare per ascoltare “il battito più profondo della vita” e ritrovare una connessione con sé e con il territorio.

L’appuntamento di agosto conferma l’interesse crescente per i cammini spirituali e per la mobilità lenta nelle aree rurali, in un’ottica di riscoperta del territorio e di rispetto per la natura. Questa iniziativa offre un’alternativa concreta per vivere le Marche in modo diverso, lontano dalle mete turistiche tradizionali, dando spazio a ritmi e scambi più autentici.

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