Una domenica come tante al mare si è trasformata in un vero e proprio atto di eroismo sulle spiagge di San Felice Circeo. Due fratelli, di 18 e 22 anni, sono stati trascinati dalle correnti e sbattuti contro una scogliera, entrando in coma. Grazie al tempestivo intervento dei bagnini Dario Centola ed Emer Bravo, entrambi in servizio al lido “La Caletta”, i due ragazzi sono stati salvati quando sembravano dei “veri morti a mare” — come raccontano i soccorritori: “Uno di loro aveva la schiuma alla bocca, sembrava morto”.
Cosa è successo quel pomeriggio
Erano circa le 13:00 dell’8 giugno 2025 quando, dopo una mattinata trascorsa tra mare e relax, i due fratelli sono stati travolti dalla corrente che li ha trascinati fino alla scogliera vicina. Immediato l’allarme lanciato dai bagnini Centola e Bravo, che si sono subito lanciati in mare per raggiungere i ragazzi, privi di sensi.
- Recupero in extremis: uno dei fratelli galleggiava immobile, dichiarato praticamente “morto a mare” da Centola.
- Salvataggio simultaneo: i bagnini hanno riportato entrambi sulla spiaggia e, mentre uno veniva stabilizzato, l’altro era già cosciente e sveglio.
Manovre di primo soccorso decisive
Sulla battigia il più giovane dei fratelli era in condizioni critiche: “aveva la schiuma alla bocca, non rispondeva”, racconta Dario Centola. Senza esitare, i soccorritori hanno applicato massaggio cardiaco e respirazione bocca a bocca. Dopo alcuni minuti, hanno percepito il primo battito.
Il secondo fratello, invece, era cosciente e collaborativo. I soccorritori gli hanno aiutato a espellere l’acqua dalle vie respiratorie in attesa dell’arrivo del 118.
Attimi intensi: un dialogo da brividi
Una volta ripreso conoscenza, il fratello più grave ha chiesto di stringere la mano a uno dei soccorritori. “Mi ha detto di non lasciargli la mano, e mi ha confidato il suo nome e quello dei genitori”, afferma Centola. Emozionato, il bagnino li ha rassicurati: “Respira, siamo con te”.
Intervento dei soccorsi e prognosi
Sul posto sono arrivati gli agenti della Polizia Locale e gli operatori del 118. I due fratelli sono stati trasportati in ospedali diversi: il più grave al Santa Maria Goretti di Latina, il secondo all’ospedale Fiorini di Terracina. Entrambi, fortunatamente, non risulterebbero in pericolo di vita. Saranno sottoposti a esami per accertare eventuali complicazioni da immersione e aspirazione di acqua.
Un episodio di coraggio e professionalità
Dario Centola, con 50 anni di esperienza alle spalle, ha ribadito che eventi simili sono rari: “I bagnanti sono prudenti, ma queste correnti non perdonano”. La rapidità e l’efficacia dei soccorsi hanno evitato un esito drammatico.
Importanza della vigilanza sulle spiagge
Questo salvataggio sottolinea l’importanza della presenza dei bagnini: oltre a sorvegliare, sanno agire con tempismo e competenza, utilizzando tecniche di soccorso e pronto intervento che salvano vite.
Cosa insegnano questi eventi
- Mai sottovalutare le correnti, anche in apparente tranquillità.
- Rispetto della segnaletica e delle indicazioni dei bagnini.
- Nessuno è immune: anche i più esperti possono ritrovarsi in difficoltà.
Il richiamo alla responsabilità
Il consigliere regionale o locale potrebbe proporre campagne informative, e Sport e Scuola attivare momenti didattici in spiaggia per sensibilizzare i giovani. Azioni preventive oggi possono salvare vite domani.
Un pomeriggio che poteva trasformarsi in tragedia ha invece messo in luce la dedizione dei bagnini: scattano per salvare, rianimano, tranquillizzano. Ai fratelli la vita è stata restituita, e a noi un esempio di altruismo e preparazione. Bravi Centola e Bravo: la loro presenza fa la differenza tra la morte e una vita salvata.