L’attenzione delle forze dell’ordine di Latina si è concentrata recentemente su alcuni episodi di violenza legati al mondo del calcio dilettantistico e alle rivalità tra tifoserie. Nel corso di interventi a Gaeta e Formia, sono stati emessi tre daspo che vietano a tre persone di partecipare a eventi sportivi o di avvicinarsi a determinati luoghi per un periodo di tempo definito. Queste misure nascono dall’esigenza di preservare la sicurezza pubblica e contenere tensioni che rischiano di degenerare in disordini anche fuori dagli stadi.
Il daspo a gaeta per due tifosi coinvolti in una lite durante una partita di calcio amatoriale
A marzo, presso Gaeta, la polizia è intervenuta su una rissa scoppiata durante una partita di calcio dilettantistico. Protagonisti due uomini, chiaramente alterati dall’alcol, appartenenti alla stessa fazione di tifosi. Questi, motivati da ragioni futili, hanno tentato di accedere al campo e poi sono passati alle minacce fisiche reciproche rischiando di far degenerare la situazione e di mettere a rischio l’ordine pubblico. Gli agenti in servizio hanno bloccato il diverbio, separando i litiganti e sottoponendoli all’identificazione.
Provvedimento del questore di latina
La valutazione delle autorità ha riconosciuto nei loro comportamenti un pericolo per la convivenza civile durante eventi sportivi. Per questo il questore di Latina ha disposto per entrambi un daspo di tre anni. Questo provvedimento impedisce ai soggetti di assistere o partecipare a manifestazioni sportive in tutto il territorio nazionale e rappresenta una forma di sanzione specifica per i casi in cui la presenza di alcune persone può portare a disturbi di ordine pubblico.
L’intervento a formia per un episodio legato a tensioni tra tifoserie documentato dalle telecamere di videosorveglianza
Sempre nel periodo di marzo e aprile, a Formia la divisione anticrimine si è occupata di un episodio che non si è verificato all’interno di un evento sportivo ma rimane strettamente collegato alle rivalità tra tifoserie di squadre di calcio locali, Cassino e Formia. Alcuni sostenitori del Cassino si sono recati in centro città, in una via dichiarata inagibile, dove hanno acceso fumogeni e mostrato uno striscione con scritte offensive contro gli ultras di Formia.
Le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza cittadino hanno permesso di identificare quanti hanno preso parte a quest’episodio di disturbo, evidenziando un comportamento volto a creare tensione tra le comunità sportive locali e a generare disagio tra i residenti. Le autorità hanno ritenuto necessario intervenire con un daspo di durata biennale per uno dei tifosi più attivi, situazione che mira a preservare sia gli equilibri sociali sia la sicurezza urbana.
Vigilanza sulle condotte problematiche
Questi interventi mostrano come la vigilanza sulle condotte problematiche nelle manifestazioni sportive si estenda anche alle azioni fuori dagli impianti, sottolineando la determinazione delle forze dell’ordine nel prevenire l’escalation di violenze legate alle tifoserie.
Le misure di contrasto alle violenze sportive nel territorio pontino e il ruolo delle forze dell’ordine
L’emissione di daspo da parte della questura di Latina fa parte di un’attività più vasta destinata a contenere eventi di violenza che si verificano durante e intorno alle manifestazioni calcistiche, soprattutto nelle province dove persistono rivalità tra gruppi di tifosi. Il daspo rappresenta una risposta concreta volta a evitare che soggetti responsabili di comportamenti pericolosi possano partecipare nuovamente a situazioni che potrebbero sfociare in disordini.
Nel contesto pontino, le forze dell’ordine si sono mosse con un approccio coordinato che comprende il monitoraggio delle partite, l’intervento immediato in caso di conflitti, l’analisi delle immagini raccolte dai sistemi di videosorveglianza e l’indagine sui segnali di tensione tra tifoserie. Queste attività consentono di agire tempestivamente, anche prima che si ripetano episodi simili, attribuendo precise responsabilità.
Controllo diretto sul territorio e risposta ai fenomeni di intolleranza
La stretta sui comportamenti illeciti testimonia un controllo diretto sul territorio e una risposta puntuale ai fenomeni di intolleranza che derivano da antagonismi sportivi. La sospensione dell’accesso agli eventi calcistici sancita dai daspo contribuisce a isolare i partecipanti più violenti, sgravando così la pressione sulle forze dell’ordine presenti negli stadi e nelle aree urbane interessate.
Questi provvedimenti arrivano in un momento in cui la società civile e le autorità cercano di ridurre al minimo disagi e rischi legati agli eventi sportivi, favorendo ambienti più sicuri per i tifosi che vogliono vivere la passione calcistica senza l’ombra di aggressioni o scontri. Il caso di Gaeta e Formia è un esempio di un’attività di polizia che si concentra sia sui momenti di accesa contestazione dentro l’impianto, sia dalle manifestazioni esterne che possono innescare tensioni successive.
