Un drammatico incidente stradale avvenuto il 4 maggio scorso ha portato alla morte di un operatore sanitario di 40 anni e del suo figlio di otto anni, lungo l’autostrada tra Ferentino e Anagni. Le operazioni peritali per chiarire la dinamica del sinistro sono appena iniziate, coinvolgendo esperti tecnici e le forze dell’ordine. Ecco tutti i dettagli sugli sviluppi più recenti.
Le vittime e il contesto familiare dell’incidente
L’uomo coinvolto nel tragico incidente era un sanitario di origine nigeriana, trasferitosi in Italia e residente a Cervaro. Aveva recentemente trovato un impiego nel vicentino e coltivava il sogno di ricostruire una vita insieme alla moglie e ai suoi figli nel nord Italia. Il 4 maggio, la famiglia stava viaggiando verso il Veneto quando l’auto su cui viaggiavano si è schiantata nel tratto autostradale tra Ferentino e Anagni. Purtroppo, il padre e il figlio di otto anni hanno perso la vita sul colpo. La moglie e la bambina più piccola, invece, sono sopravvissute ma versano in condizioni critiche e restano ricoverate in ospedale.
Questo incidente segna una tragedia che colpisce direttamente una famiglia in cerca di un futuro migliore fuori dalla loro terra di origine. La scelta di spostarsi verso nord, dettata anche da motivi lavorativi e di vita, si è trasformata in un evento fatale.
Indagini e prime operazioni peritali sul luogo dell’incidente
Nella mattinata seguente all’incidente, i consulenti tecnici della procura e della parte civile hanno effettuato un accurato sopralluogo sul tratto coinvolto dalla tragedia, supervisionati dalla polizia stradale. I responsabili delle indagini sono l’ingegnere Fabrizio Ceramponi, consulente della procura, e l’ingegnere Francesco Di Gennaro, esperto della parte civile. La presenza dell’ispettore Luigi Iafrate ha permesso di coordinare le operazioni di sicurezza e il controllo del traffico durante la chiusura temporanea delle due corsie di marcia.
Durante i rilievi tecnici sono stati impiegati strumenti avanzati, tra cui un drone capace di rilevare con precisione ogni dettaglio del luogo dell’incidente. Ciò ha consentito di effettuare rilevazioni planimetriche che sono alla base della ricostruzione della dinamica del sinistro.
Le tecniche di ricostruzione e il ruolo delle parti coinvolte
I dati raccolti attraverso i rilievi vengono ora elaborati con software specifici per simulare l’incidente. Questa fase servirà a chiarire i movimenti dei veicoli e a verificare le cause che hanno portato allo schianto mortale. L’indagato per il duplice omicidio stradale, con le iniziali F.L., si affida al consulente tecnico Alessandro Lima e all’avvocato Russo per la difesa.
I consulenti della procura avranno 90 giorni di tempo per completare la relazione peritale e depositarla agli atti del procedimento penale. Le informazioni che emergeranno saranno decisive per l’eventuale processo e per stabilire eventuali responsabilità precise.
L’indagine tecnica sul tragico incidente proseguirà nelle prossime settimane, mentre si attendono ulteriori aggiornamenti dalle autorità e dagli esperti chiamati a fare chiarezza sui fatti.