Il marchio di sneakers italiano Date compie due decenni e guarda al futuro con nuovi progetti internazionali. Nata nel 2005 da quattro amici toscani, la società ha saputo crescere dal garage alla distribuzione globale arrivando a fatturare oltre 16 milioni di euro. Sul palco di Pitti Uomo 108, Date ha presentato una capsule collection dedicata all’anniversario e la nuova linea primavera/estate 2026, con un focus su sostenibilità e produzione artigianale.
La nascita di Date: una passione che ha preso forma in un garage
Tutto ha avuto inizio nel 2005 con Damiano, Alessandro, Tommaso ed Emiliano, quattro giovani toscani appassionati di moda e sneakers. Pur lavorando in ambiti diversi, decisero di lanciare un marchio che portasse il segno distintivo dei loro nomi, da cui nacque il brand Date. La prima collezione riscosse un discreto successo tra gli operatori del settore, tanto che arrivò un primo ordine per 700 paia di scarpe. Non facile soddisfarlo: nessun fornitore accettò di supportarli allora, così i ragazzi produssero tutto artigianalmente nel garage.
Quella iniziale fatica rifletteva lo spirito con cui la base del marchio si è costruita: passione, determinazione e una forte attenzione al dettaglio. Da un piccolo gruppo di amici è nato un progetto che ha saputo coinvolgere amanti delle sneakers e della moda, facendo leva su un prodotto che univa design giovane e made in Tuscany.
I festeggiamenti di pitti uomo e la capsule collection “l’amore a vent’anni”
A Pitti Uomo 108, Date ha voluto celebrare i 20 anni con una capsule collection dedicata, composta da t-shirt, cappelli da baseball e calzini. Tutti gli articoli portano il claim “L’amore a vent’anni”, scelto per ricordare lo spirito e la passione che hanno accompagnato e guidato i fondatori fin dagli esordi.
L’evento è servito anche a ribadire l’identità del brand, che in questi anni ha costruito una propria storia nel panorama delle sneakers italiane. Lo ha sottolineato Tommaso Santoni, CEO della società, che ha ricordato come l’azienda abbia chiuso il 2024 con un fatturato di 16,5 milioni di euro. Un traguardo rilevante, considerando la partenza da un piccolo laboratorio domestico.
Oggi Date si distribuisce in oltre 950 negozi multimarca in tutto il mondo, oltre ad avere tre punti vendita monomarca in Italia, situati a Milano, Firenze e Roma. Questo consolidamento conferma il valore e la presa del brand nell’ambiente moda, soprattutto per chi cerca prodotti di qualità legati a temi come l’artigianato e il design giovanile.
Nuovi orizzonti internazionali: Parigi e Tokyo nel mirino di Date
Tra le strategie più recenti dell’azienda c’è l’espansione della rete di negozi monomarca all’estero, con particolare attenzione a Parigi e Tokyo. Il Giappone, in particolare, rappresenta già oggi il secondo mercato per Date dopo l’Italia. Questo interesse verso i mercati internazionali punta a confermare l’immagine del brand all’estero e a servire direttamente nuove comunità di clienti.
La scelta di queste due città non è casuale: entrambe sono capitali riconosciute per la moda e il lifestyle, luoghi dove la cultura delle sneakers è forte e in crescita. Aprire punti vendita diretti consentirà a Date di offrire un’esperienza più completa e vicina ai propri clienti.
La collezione primavera/estate 2026 all’insegna di sostenibilità e artigianato
In occasione di Pitti Uomo, è stata svelata anche la collezione primavera/estate 2026 di Date. Questa linea conferma la volontà di mantenere un approccio legato alla produzione locale e a valori come la sostenibilità ambientale. Le sneakers sono realizzate all’interno del distretto produttivo toscano, noto per la qualità artigianale.
Tra i modelli presentati, quello che spicca è la Torneo Canvas. Si tratta di una rilettura moderna di una sneaker che ha segnato la storia del brand. Il modello mantiene linee classiche ma offre dettagli contemporanei, con materiali selezionati e attenzione a minimizzare l’impatto ecologico.
La collezione vuole attrarre chi cerca calzature con una storia e un’anima, puntando a un pubblico attento alla cura del prodotto e all’ambiente, in linea con le tendenze attuali del mercato. L’artigianalità rimane infatti uno dei punti di forza del marchio, capace di unire tradizione manufatturiera e rinnovata sensibilità ecologica.
