Il centro di salute mentale di Ortona, in provincia di Chieti, affronta una fase di riorganizzazione con l’apertura del bando per la copertura del posto di direttore e il progetto di ampliamento delle strutture con nuovi posti letto. Questi nodi sono stati al centro di un recente incontro tra le associazioni locali che si occupano di salute mentale e il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Mauro Palmieri. L’obiettivo è rispondere alle esigenze crescenti di assistenza sul territorio, anche se permangono alcune difficoltà che richiedono ulteriori soluzioni.
Il bando per il direttore e le autorizzazioni per i lavori di ampliamento
Il Csm di Ortona ha indetto un avviso per la selezione del nuovo direttore della struttura, figura chiave per la gestione e lo sviluppo dei servizi di salute mentale sul territorio. Il ruolo si rende necessario per rilanciare l’attività e supervisionare le attività cliniche e organizzative del centro.
Parallelamente, la direzione generale ha richiesto le necessarie autorizzazioni amministrative per riprendere i lavori previsti nel progetto di ampliamento della struttura. L’intervento riguarda la realizzazione di sei nuovi posti letto, passo avanti importante, ma ancora distante dai 15 posti richiesti per coprire adeguatamente la domanda della zona. La mancanza di questi spazi limita la capacità di accogliere pazienti con differenti necessità e di offrire percorsi di cura più articolati e personalizzati.
Questi mesi sono stati fondamentali per monitorare le procedure burocratiche e amministrative in corso, con l’obiettivo di completare quanto prima la fase di cantiere e rendere operativo l’ampliamento. Nel frattempo, la struttura continua a operare con le risorse e gli spazi al momento a disposizione, ma con chiari limiti sull’efficacia e la qualità del servizio offerto.
Il confronto tra associazioni e asl: temi principali
Il confronto, tenutosi nei giorni scorsi, ha riunito rappresentanti di diverse associazioni attive nel campo della salute mentale della provincia di Chieti e i vertici della Asl Lanciano Vasto Chieti. Qui si è analizzata la situazione attuale, partendo dalla lettera aperta inviata il 15 maggio dalle associazioni, per discutere criticità e prospettive.
Tra i partecipanti alle associazioni erano presenti Giovina Nasuti di Altri Orizzonti, Tiziana Arista del Coordinamento salute mentale Abruzzo , Manlio Madrigale del gruppo Difesa ammalati psichici e Eugenio Di Caro di Percorsi. La delegazione Asl comprendeva il direttore generale Mauro Palmieri, il direttore amministrativo Beatrice Borghese e il direttore del Dipartimento di salute mentale Marco Alessandrini.
Il dialogo si è concentrato su temi cruciali, come il potenziamento delle strutture, la necessità di personale, la gestione del centro diurno psichiatrico di Lanciano e l’implementazione di reti di collaborazione con il terzo settore e il volontariato. Le associazioni hanno apprezzato l’attenzione mostrata dalla direzione generale sulle criticità e sulle potenzialità di una cooperazione più stretta tra enti, punto ritenuto fondamentale per favorire il reinserimento sociale dei soggetti fragili assistiti dal servizio.
Punti critici ancora aperti: carenza di personale e dislocazione del centro diurno
Nonostante le promesse emerse dall’incontro, rimangono alcune questioni irrisolte. Le associazioni hanno evidenziato la carenza di nuovo personale, elemento che grava sulla capacità del Csm di offrire continuità e qualità nei servizi. La mancanza di operatori adeguati limita anche le possibilità di avviare progetti di supporto e assistenza specifica.
Un altro problema riguarda la nuova localizzazione del centro diurno psichiatrico di Lanciano. L’attuale situazione logistica non risponde alle esigenze funzionali della struttura, condizionando i percorsi terapeutici e la fruibilità del servizio per utenti e famiglie. Le associazioni chiedono soluzioni urgenti e concrete, ma ad oggi manca una soluzione definita.
Questi aspetti rappresentano ancora un nodo difficile da sciogliere per garantire un percorso di cura e assistenza all’altezza delle richieste della comunità. Il confronto con la direzione generale della Asl ha però aperto uno spazio di dialogo diretto e operativo sulle criticità, evidenziando la volontà delle parti di affrontare insieme i piccoli e grandi problemi del sistema salute mentale nella provincia di Chieti.