Un intervento tempestivo dei carabinieri ha evitato conseguenze gravi a una donna colta da malore mentre si trovava all’interno di un bar a Roma, nel quartiere Tor bella Monaca. L’episodio si è verificato ieri pomeriggio durante un controllo di routine lungo via di Torrenova.
Erano passate poche ore dal pomeriggio quando i militari della stazione di Roma Tor bella Monaca stavano pattugliando la zona di via di Torrenova. L’attenzione dei carabinieri si è subito concentrata su una segnalazione ricevuta da un cittadino: una donna giaceva a terra all’interno di un bar, priva di sensi. I militari hanno raggiunto il locale rapidamente, trovando la situazione critica. La presenza di un corpo esanime e la mancanza di risposte hanno subito fatto capire la gravità dell’evento.
Uno dei carabinieri ha quindi deciso di intervenire immediatamente praticando un massaggio cardiaco alla donna. L’azione, svolta sul posto, si è rivelata tempestiva e preziosa. L’energia e l’esperienza del militare hanno contribuito a riportare un battito cardiaco regolare dopo diversi minuti, impedendo che la situazione degenerasse in modo irreversibile in attesa dei soccorsi medici.
La donna soccorsa è una sessantenne romana, le cui condizioni rimanevano comunque preoccupanti all’arrivo del personale medico del 118, giunto sul posto poco dopo la manovra di rianimazione. Gli operatori sanitari hanno valutato la situazione e trasportato la paziente d’urgenza al policlinico di Tor Vergata. È stata codificata in codice rosso, indicazione che richiede un intervento prioritario, ma non era in pericolo imminente di vita.
Attualmente, la donna è ricoverata nel reparto di emergenza del policlinico per esami clinici più approfonditi e monitoraggio continuo. Il pronto intervento dei carabinieri ha evitato un arresto prolungato del cuore e ridotto il rischio di danni neurologici dovuti alla mancanza di ossigeno al cervello.
Il caso di via di Torrenova conferma quanto possa fare la differenza un pronto soccorso adeguato, anche da parte delle forze dell’ordine non mediche. La formazione base in tecniche di rianimazione e massaggio cardiaco, adottata dai carabinieri durante servizi di controllo, si è rivelata fondamentale. Senza quel tempestivo intervento, l’esito per la donna sarebbe potuto essere ben più serio.
Il trattamento immediato delle emergenze cardiovascolari è cruciale perché il cervello può sopravvivere solo pochi minuti senza ossigeno. La procedura seguita dal militare ha garantito un ritorno del battito prima dell’arrivo dei sanitari, con un impatto diretto sul successo del trattamento finale.
A Roma e in altri centri urbani, interventi simili sono sempre più frequenti grazie a una formazione diffusa tra carabinieri e poliziotti. Gli enti sanitari, anche il 118, collaborano spesso alla preparazione del personale di sicurezza per gestire situazioni di emergenza fino all’arrivo delle ambulanze.
L’episodio di ieri pomeriggio dimostra la necessità di un impegno costante nel diffondere competenze di base tra chi sorveglia le strade della città, a beneficio della collettività e di chi rischia di perdere la vita per eventi improvvisi.
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