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Errori e esclusioni politiche nel progetto della fondazione latina 2032, richieste di trasparenza e partecipazione

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La questione della fondazione latina 2032 continua a sollevare polemiche in città per errori formali e mancanza di coinvolgimento delle forze politiche e della cittadinanza. Il Movimento 5 Stelle ha espresso forti riserve sulla gestione del progetto, sottolineando come decisioni importanti siano state prese senza reale confronto e con imprecisioni nell’atto costitutivo. Al centro del dibattito restano la necessità di trasparenza, la garanzia di autonomia rispetto agli interessi politici e la creazione di un assessorato specifico alla cultura.

Le imprecisioni nell’atto costitutivo della fondazione e i locali comunali coinvolti

Durante la seconda approvazione dell’atto costitutivo della fondazione latina 2032, emersa in consiglio comunale in data recente, è stato rilevato un errore significativo relativo ai locali comunali assegnati alla fondazione. Nel documento risultano indicati come patrimonio i locali del palazzo comunale di piazza del popolo, mentre la decisione era di conferire la casa del custode della scuola in piazza dante, come stabilito in una precedente delibera approvata in aula.

Questo scambio riguarda spazi fondamentali destinati a ospitare sia la fondazione che l’archivio storico cittadino. L’errore indica un’approssimazione nella gestione del dossier e fa discutere soprattutto perché si pensava che atti di tale rilievo venissero curati con più attenzione. Alcuni colgono in questo un segnale dell’assenza di un assessorato dedicato alla cultura, una figura che avrebbe dovuto seguire con continuità e precisione il progetto più importante per Latina nei prossimi anni.

La mancanza di questo assessorato non si nota solo nella cura degli atti, ma anche nel coordinamento e nella visione politica generale. È evidente che una figura politica con compiti specifici avrebbe potuto evitare questi errori e garantire una gestione meno frammentaria. Nella realtà invece il percorso appare frettoloso e confuso, tanto da necessitare di ulteriori interventi e correzioni da parte anche della Regione Lazio, che ha chiesto modifiche sostanziali all’atto.

Respinte le proposte 5 stelle su autonomia, trasparenza e valutazione d’impatto

Il Movimento 5 Stelle, con la capogruppo maria grazia ciolfi, ha presentato emendamenti precisi allo statuto e all’atto costitutivo della fondazione latina 2032, ma non sono stati ammessi alla discussione. Le modifiche sono arrivate fuori tempo massimo e quindi sono state escluse in base a regolamenti tecnici. Ciolfi ha però sottolineato che si è trattato di una decisione politica, perché le proposte erano note da mesi e avrebbero migliorato la trasparenza e il ruolo dei cittadini.

Due emendamenti in particolare puntavano a evitare influenze politiche dirette all’interno della fondazione e a rendere obbligatoria l’istituzione di un comitato per la valutazione d’impatto delle iniziative. Quest’ultimo punto deriva da un emendamento parlamentare del M5S che riconosce il compito della fondazione di verificare l’efficacia delle attività svolte. Senza un organo specifico dedicato, questa funzione resta solo teorica e rischia di svanire nel nulla.

Il controllo sull’impatto effettivo delle iniziative è essenziale visto che la fondazione dovrà gestire milioni di euro pubblici. La presenza di un comitato rappresenterebbe uno strumento concreto per garantire controllo e responsabilità, con ricadute positive sulla città. La critica di Ciolfi evidenzia come l’attuale statuto non risolva queste questioni e non riesca a definire in modo chiaro gli organi preposti.

L’appello per un assessore alla cultura e le conseguenze sulla gestione amministrativa

All’interno del consiglio comunale, la capogruppo del Movimento 5 Stelle ha rivolto un appello diretto alla sindaca celentano per la nomina urgente di un assessore alla cultura. Latina, in questa fase, non ha ancora una figura politica dedicata al coordinamento culturale e questo, come si è visto, ha complicato la gestione della fondazione e ritardato l’iter amministrativo.

L’assenza di un’assessorato ha comportato che le trattative e le modifiche necessarie all’atto costitutivo siano state gestite principalmente da dirigenti comunali durante incontri con la Regione Lazio, senza un riferimento politico diretto. Questo ha creato confusione e ha aumentato la distanza tra le decisioni prese e le esigenze reali della città.

Doppia misura: urgenza per la fondazione, ritardi per le proposte M5S

Inoltre il metodo adottato dalla maggioranza comunale ha mostrato due pesi e due misure: mentre per la fondazione si è proceduto con una certa urgenza, anche aggiungendo punti all’ordine del giorno all’ultimo momento, le proposte del Movimento 5 Stelle sono state bloccate con la scusa dei termini tecnici, facendo emergere un clima poco favorevole al dialogo costruttivo.

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Ciò che viene sottolineato è la necessità di un cambio di passo politico, che metta al centro la cultura con una guida specifica e che affronti il progetto fondazione con metodo partecipato e meno approssimativo.

Governo locale e ministero: il peso delle responsabilità nella fondazione

Nel dibattito è emersa una critica forte alla composizione della governance della fondazione latina 2032. La città avrebbe dovuto avere un ruolo più centrale e riconosciuto, visto che è il territorio che ospita le celebrazioni per il centenario. Questo si sarebbe tradotto in una maggiore voce nel governo della fondazione e quindi in scelte più attente alle esigenze locali.

Invece, nella trama della governance, prevale il ruolo del ministero competente, che pur avendo competenze specifiche non può garantire la stessa conoscenza delle dinamiche e dei bisogni quotidiani della città. Questa concentrazione di potere lontana da Latina rischia di ridurre la capacità di intervento diretto e la capillarità nel territorio.

L’assenza di un reale protagonismo locale mostra quanto il progetto sia stato impostato più come uno strumento politico centrale, piuttosto che un’opportunità fortemente radicata nel contesto cittadino. Questo elemento è stato fatto notare dal Movimento 5 Stelle come una delle maggiori criticità che minano la possibilità che la fondazione possa davvero servire gli interessi della collettività di Latina.

Il ruolo del movimento 5 stelle e l’auspicio per un percorso condiviso e partecipato

Nonostante le difficoltà e le perplessità espresse in consiglio comunale, il Movimento 5 Stelle ha scelto l’astensione nella votazione, mantenendo una posizione non di ostruzionismo ma di richiamo a un metodo diverso. L’obiettivo dichiarato è quello di rilanciare un progetto condiviso, capace di superare le divisioni politiche e di mettere al centro il bene della città.

Il gruppo si impegna a seguire con attenzione tutte le fasi future, sollecitando un confronto reale con cittadini, associazioni e tutte le realtà territoriali. Si vuole evitare che la fondazione diventi uno strumento di parte, la cui gestione si risolve dietro porte chiuse e senza controllo.

L’esperienza parlamentare sul testo legislativo di istituzione della fondazione ha mostrato che ascoltare tutte le parti porta a risultati più equilibrati e sostenibili. Questo modello viene indicato come riferimento per il lavoro locale. Serve una cultura del dialogo e della partecipazione che oggi manca, ma che secondo il M5S deve diventare norma.

Il dibattito sulla fondazione latina 2032 resta aperto e si attendono i prossimi passi che potrebbero segnare la strada verso una gestione più trasparente, efficiente e rappresentativa di tutta la comunità cittadina.

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