Il consiglio regionale del Lazio ha dato il via libera all’aggiornamento del Piano di Risanamento della Qualità dell’Aria, per intervenire rapidamente su quanto già previsto nel 2022. L’obiettivo è ridurre l’inquinamento senza ricorrere a divieti rigidi e estesi, dando agli enti locali strumenti per misure più flessibili. Il piano si occupa quindi di bilanciare la necessità di rispettare standard ambientali con la vita quotidiana dei cittadini, in attesa di un piano più ampio in fase di definizione.
Aggiornamenti del piano e risposta ai divieti sui veicoli a roma
L’assessore all’ambiente Elena Palazzo ha spiegato che grazie all’aggiornamento il Comune di Roma e altri comuni potranno evitare i blocchi totali dei veicoli inquinanti. Infatti la norma introduce la possibilità di adottare misure compensative, che possano ridurre le emissioni senza imporre divieti fissi, e lascia ai comuni libertà di agire in modo mirato.
Limitazioni delle zone con divieti
La decisione principale riguarda la limitazione delle zone con divieti: saranno mantenute solo nell’area della “fascia verde”, evitando di estenderle fino al Gra, Ostia e Acilia. Questo evita un ampliamento che avrebbe limitato fortemente la circolazione, con ripercussioni pesanti sia per gli automobilisti che per le attività commerciali. Il piano vuole così tutelare la qualità dell’aria senza provocare disagi eccessivi o rigidezze che non si basano su evidenze scientifiche aggiornate.
Elena Palazzo ha sottolineato che questa revisione permette di rispondere rapidamente, con un mix di regole scientificamente fondate e soluzioni pratiche. Intanto la giunta guidata da Rocca sta preparando un nuovo piano che potrà introdurre ulteriori modifiche e interventi più decisivi basati su dati aggiornati.
Abolizione della tariffa d’uso per la circolazione in città
Tra le modifiche più significative introdotte dal nuovo piano c’è la cancellazione della cosiddetta “tariffa d’uso”, che avrebbe permesso di pagare per circolare in alcune aree urbane a traffico limitato. L’assessore Palazzo ha spiegato che la Regione ha ritenuto inaccettabile l’idea secondo cui “chi può pagare può anche inquinare liberamente”.
La decisione si basa su un principio di tutela della salute e dell’ambiente, che deve riguardare tutti senza privilegi. In sostanza, non si vuole consentire a chi dispone di risorse economiche di aggirare i vincoli ambientali pagando una tassa. Questo atteggiamento punta a garantire pari accesso a spazi urbani più puliti e a rafforzare la lotta contro l’inquinamento in modo equo e trasparente.
Fondi ministeriali e azioni per migliorare la qualità dell’aria
Il nuovo Piano del Lazio contiene anche misure pratiche che saranno finanziate con 25 milioni di euro dal Ministero della Transizione Ecologica . Le risorse si concentrano su diversi fronti: incentivi per sostituire veicoli commerciali più inquinanti, infrastrutture per la mobilità pedonale e ciclabile, e incentivi per cambiare le caldaie vecchie e meno efficienti.
Campagne di sensibilizzazione e ulteriori misure
Oltre a questi interventi, sono previste campagne di sensibilizzazione ambientale rivolte alla popolazione. L’obiettivo è non solo limitare le emissioni ma anche far conoscere meglio le scelte sostenibili che ogni cittadino può adottare nel quotidiano.
L’assessore Palazzo ha anche anticipato che presto potrebbero arrivare altre misure che puntano all’innovazione e alla sostenibilità per migliorare ulteriormente la qualità dell’aria nei comuni laziali.
Il piano aggiornato rappresenta ora un passaggio concreto e immediato nella gestione dell’inquinamento atmosferico nel Lazio, con un’attenzione particolare agli impatti sociali e alla necessità di strumenti flessibili per i territori.