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Esplosione durante lo scarico del gpl a roma, indagato l’autista della cisterna per omicidio colposo

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Un grave incidente è avvenuto venerdì 4 luglio nella stazione di servizio di via del Gordiani a Roma, durante le operazioni di scarico del gas gpl da un’autocisterna. L’esplosione ha causato la morte di una persona e diversi feriti, portando all’apertura di un’indagine. L’autista dell’autocisterna è al centro delle verifiche degli inquirenti per ipotesi di omicidio colposo e disastro colposo, mentre si cercano riscontri anche sul comportamento del gestore della stazione di servizio.

Le cause e l’indagine sull’esplosione della cisterna a roma

Il 4 luglio, mentre si svolgevano le operazioni di scarico del gas gpl alla stazione di servizio di via del Gordiani, un’autocisterna è esplosa improvvisamente. Questo evento ha distrutto una parte significativa della struttura, causando gravissimi danni e ferendo varie persone coinvolte. Le autorità hanno immediatamente avviato un’inchiesta precisa per ricostruire dinamiche e responsabilità della tragedia.

Indagini sull’autista e le procedure di sicurezza

L’autista dell’autocisterna è stato iscritto nel registro degli indagati con accuse molto gravi: omicidio colposo, disastro colposo e lesioni gravi. L’uomo era presente al momento dell’incidente e risulta tra i feriti dell’esplosione. Si cercano elementi utili a capire se vi siano state negligenze o mancanze nella gestione delle operazioni di scarico. L’attenzione si concentra in modo particolare sulle procedure di sicurezza adottate, sulle condizioni dell’automezzo e sulle responsabilità operative del personale.

Parallelamente all’indagine sull’autista, si valuta la posizione del gestore della stazione di servizio, per appurare se le condizioni dell’impianto rispettassero le norme di sicurezza previste per la manipolazione di sostanze pericolose come il gpl. Sono in corso accertamenti tecnici per quantificare i danni causati dall’esplosione sia alla struttura sia all’area circostante. Le autorità collaborano con i vigili del fuoco e le altre forze per gestire le operazioni di bonifica e per evitare ulteriori rischi.

Vittime e feriti: il bilancio umano dell’incidente

L’esplosione del 4 luglio ha provocato la morte di Claudio Ercoli, 67 anni, responsabile della stazione di servizio. L’uomo è deceduto a causa delle gravissime ustioni riportate nell’incidente. Ercoli si trovava sul posto nel momento in cui è scoppiata la deflagrazione, subendo tra le conseguenze più serie. Altri presenti alla stazione hanno riportato ferite diverse, alcune anche gravi.

Le condizioni dell’autista e degli altri feriti

Tra i feriti più seri figura l’autista dell’autocisterna, trasportato all’ospedale Sant’Eugenio insieme a Ercoli. Secondo quanto comunicato dall’Asl, l’autista ha riportato ustioni estese su circa il 25% del corpo. Le sue condizioni permangono critiche, anche se stabili, e la prognosi resta riservata in attesa di ulteriori valutazioni mediche. L’ospedale continua a fornire il massimo supporto per curare le lesioni complesse dovute all’esplosione.

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Altri feriti sono stati presi in carico dai servizi sanitari, con diversi livelli di gravità e necessità di assistenza. L’intervento tempestivo dei soccorsi ha limitato potenzialmente l’entità delle conseguenze. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’area e prevenire ulteriori incidenti. Il clima nella zona è rimasto teso, viste la portata e la natura improvvisa dell’esplosione.

Danni materiali e conseguenze per la zona di via del Gordiani

L’incidente ha causato danni ingenti alla stazione di servizio e ai dintorni. La struttura ha subito danni pesanti, ancora in fase di valutazione tecnica. Si contano rotture di impianti, distruzione di parti dell’edificio e probabili ripercussioni sulle attività della zona. Le autorità locali hanno disposto verifiche per valutare la sicurezza complessiva dell’area e definire le misure necessarie per la messa in sicurezza.

Impatto sull’area e sulla comunità

La presenza di gas infiammabili e i rischi connessi alle operazioni di scarico impongono controlli stringenti. L’esplosione ha provocato anche danni a veicoli e infrastrutture vicine, con un impatto significativo sulle attività commerciali e sul traffico locale nell’immediato. Sono previsti lavori di ripristino che richiederanno tempi non brevi, vista la complessità delle operazioni da svolgere.

Anche la cittadinanza ha manifestato preoccupazioni sulla sicurezza degli impianti di questo tipo in città. Le indagini aperte puntano a chiarire cause e responsabilità per evitare che simili episodi possano ripetersi. Intanto, attraverso controlli più rigorosi e regolamentazioni più strette, si cerca di frenare i rischi legati al trasporto e allo stoccaggio di sostanze pericolose in contesti urbani come quello di via del Gordiani.

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