L’edizione 2025 della giostra d’europa della pace e della giostra dei borghi più belli d’italia ha premiato gruppi storici e cavalli protagonisti di sfide avvincenti a Sulmona. Tra i vincitori spiccano il castello di serravalle e la compagnia dell’istrice di San Marino, Villalago e Navelli, che hanno conquistato i palii dopo gare serrate e momenti di grande spettacolo. Non solo sport, ma una rievocazione di tradizioni profonde che porta turisti e cittadini a vivere i borghi in modo autentico.
La 23/a edizione della giostra d’europa della pace e la 17/a della giostra dei borghi più belli d’italia si sono concluse con la vittoria del castello di serravalle per la giostra d’europa e della compagnia dell’istrice per la giostra dei borghi. La compagnia dell’istrice, proveniente da San Marino, Villalago e Navelli, ha ottenuto un risultato di rilievo insieme ai borghi abbinati, come norma del regolamento, portando a casa i palii strappati l’anno scorso da Zante per la giostra d’europa e da Anversa per la giostra dei borghi.
Il gruppo guidato dal cavaliere Tommaso Suadoni ha superato in finale l’avversario composto da Croazia, Pacentro e il borgo pacentrano. La sfida si è chiusa in un tempo di 30’’85, con la squadra vincente che ha messo a segno tre colpi e otto punti. La performance ha dimostrato precisione e velocità, elementi chiave in questa tipo di competizione storica. Da evidenziare anche il sestiere di Porta Filiamabili, abbinato ai vincitori, che si è distinto per un primato importante: la nomina di Sara Pallotta come primo capitano donna nella storia della giostra.
La giostra d’europa si conferma anche quest’anno come un evento ricco di colori, tradizioni e cultura. Il momento più suggestivo è stato il corteo storico, partito dalla basilica cattedrale di San Panfilo e diretto verso la piazza Garibaldi, il cuore dell’evento. Il corteo ha radunato oltre 400 figuranti in costumi d’epoca, ciascuno con un ruolo ben definito, che ha animato le strade di Sulmona richiamando migliaia di spettatori.
La sfilata ha mostrato i simboli e le usanze dei vari borghi e città europee partecipanti, rappresentando non solo la sfida sportiva, ma anche uno scambio culturale. Ogni delegazione si è esibita nella piazza, offrendo spettacoli di danza, musica e rievocazioni storiche. Questo aspetto della rievocazione si è rivelato un momento di grande coinvolgimento per chi ha assistito, capace di mettere in luce il valore simbolico della giostra oltre la semplice gara.
Non sono mancati momenti difficili durante le prove della giostra, in particolare per un cavallo di dieci anni, femmina, appartenente al borgo San Panfilo. L’animale ha subito una frattura alla falange mentre si preparava alle gare. La gravità della lesione ha impedito al cavallo di partecipare al torneo, per il bene dell’animale e per la sicurezza dei cavalieri.
Il trasporto dell’esemplare alla clinica dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo ha portato i medici a prendere la decisione difficile dell’abbattimento. Questo episodio mette in luce le sfide legate all’organizzazione di eventi con animali, ma anche l’impegno degli organizzatori nel garantire condizioni di sicurezza. Ogni anno, infatti, la giostra si svolge rispettando standard che salvaguardano i partecipanti e gli animali, senza compromettere lo spettacolo.
La giostra d’europa della pace rappresenta molto più di una gara sportiva. Come ha sottolineato Maurizio Antonini, presidente dell’evento, si tratta di uno scambio culturale che supera la giornata della manifestazione. I rapporti e le frequenti collaborazioni tra i diversi borghi, città e stati europei coinvolti continuano nel tempo, rafforzando legami e amicizie.
L’edizione di Sulmona conferma questa vocazione, evidenzia la capacità della giostra di far rivivere antichi valori attraverso competizioni che rievocano storie, usanze e costumi. Lo scambio tra le comunità non è mai stato solo un momento spettacolare, ma un tessuto continuo di confronto che include tutto l’anno. Questo spirito si riflette nell’attenzione al dettaglio, nella partecipazione corale e nelle nuove figure che emergono, come capitani e cavalieri, simboli di cambiamento e continuità insieme.
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