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Gonzalo rubalcaba al Pomigliano jazz con l’omaggio a Pino Daniele e il nuovo disco in anteprima

Il festival Pomigliano Jazz riapre i battenti con un evento che unisce la musica cubana e la tradizione partenopea. Giovedì 10 luglio 2025 il pianista Gonzalo Rubalcaba salirà sul palco per presentare in anteprima il suo progetto dedicato a Pino Daniele, a dieci anni dalla scomparsa del cantautore napoletano. Una serata di debutto speciale per la trentesima edizione della rassegna, che vedrà il musicista cubano accompagnato da una formazione scelta fra artisti campani con cui ha già collaborato nel nuovo lavoro discografico in uscita a fine anno.

Il ritorno di gonzalo rubalcaba al festival pomigliano jazz

Gonzalo Rubalcaba, nato a l’Avana nel 1963, si conferma una figura centrale del jazz contemporaneo. Con più di quaranta album alle spalle e collaborazioni con stelle di primo piano come Dizzy Gillespie e Charlie Haden, la sua esperienza è riconosciuta in tutto il mondo. L’Italia e Napoli in particolare lo accolgono in questa estate per un progetto tanto speciale quanto sentito, che intreccia la sua sensibilità afrocubana con la musica mediterranea. La sua partecipazione alla XXX edizione del Pomigliano Jazz segna una tappa importante: prima dell’arrivo nella cittadina campana, Rubalcaba ha concluso a Londra il tour europeo con il supergruppo formato da Chris Potter, Larry Grenadier e Eric Harland, e ha programmato un duo a San Francisco con Stanley Clarke.

Il primo live ufficiale di “Gonzalo Rubalcaba for Pino”

L’evento inaugurale del festival vede il primo live ufficiale di “Gonzalo Rubalcaba for Pino”, album che uscirà in autunno per l’etichetta Itinera. Il disco è stato registrato tra Pomigliano d’Arco e Castellammare di Stabia, e racconta un ritratto originale del repertorio di Pino Daniele. A Napoli, Rubalcaba ha scelto di lavorare con musicisti della scena locale, creando un ensemble che riflette il legame tra lo spirito cubano e quello napoletano. Onofrio Piccolo, direttore del festival, ha sostenuto la realizzazione del disco, commissionandolo come omaggio al cantautore scomparso un decennio fa.

Il repertorio riarrangiato: un viaggio tra brani noti e gemme meno esplorate

Nel nuovo disco Rubalcaba ha deciso di rivisitare undici tracce di Pino Daniele, mettendo al centro sia brani popolari che pezzi meno inflazionati. Il pianista ha scavato nel catalogo del cantautore partenopeo con attenzione, scegliendo canzoni che si sposano bene con la sua cifra musicale. Tra i pezzi più celebri, non mancano “Lazzari felici”, “Chi tene ‘o mare” e “Tutta ‘nata storia”, riproposti con arrangiamenti originali che esaltano l’intreccio tra jazz e sonorità mediterranee.

Rubalcaba ha dato spazio anche a brani più rari, come “Pace e serenità”, ballata tratta dall’album “Che Dio ti benedica” del 1993, e “Sicilia”, che evoca ricordi coreani e si adatta perfettamente al suo stile pianistico. La scelta afrocubana emerge in “Cumbà”, dall’album “Schizzechea with love” del 1988, accanto a “Gesù Gesù” dello stesso lavoro. Inoltre, ha recuperato alcuni titoli dall’album “Bella ‘mbriana”, come “Toledo”, “Maggio se ne va” e “Tutta n’ata storia”, quest’ultima diventata un simbolo generazionale.

La scaletta passa poi a ripercorrere altri capitoli importanti di Pino Daniele, rimettendo in luce “Quando”, “Napule è” e “Chi tene ‘o mare”, racconti musicali che hanno varcato i confini regionali diventando standard riconosciuti nel mondo della musica italiana. La capacità di Rubalcaba di rielaborare queste tracce mantiene intatto il carattere originale, aggiungendo una nuova luce agli arrangiamenti e un tono inedito alle melodie. Questa operazione di riscrittura non stravolge ma esalta il materiale artistico, rendendolo accessibile a un pubblico più ampio e capace di apprezzarne sfumature e dettagli.

Le collaborazioni artistiche sul palco

Accanto a Gonzalo Rubalcaba, nel concerto di Pomigliano Jazz saranno presenti musicisti vicini alla scena napoletana e al progetto discografico. Daniele Sepe, Maria Pia De Vito, Aldo Vigorito, Claudio Romano, Giovanni Francesca e Giovanni Imparato compongono l’ensemble pensato insieme al pianista cubano. Ognuno porta le proprie esperienze e un legame con la musica di Pino Daniele, creando un equilibrio tra strumenti e voci capace di restituire la ricchezza emotiva delle composizioni originali.

La collaborazione tra artisti italiani e cubani rappresenta un momento singolare di scambio culturale. Rubalcaba ha già lavorato con questo gruppo in passato, sviluppando intesa e dialogo artistico. Il concerto d’apertura del festival sarà dunque anche il debutto di un progetto che unisce diverse tradizioni sonore, riflettendo sulle radici comuni della musica mediterranea e afro-caraibica. La scelta di affidare l’omaggio a un quartetto di musicisti campani contribuisce a rafforzare il legame con il territorio e valorizza la memoria di Pino Daniele, ben radicata nella cultura partenopea.

L’atmosfera della serata promette un incontro tra passato e presente. Le note di Rubalcaba e la voce degli interpreti accompagneranno il pubblico in un viaggio che attraversa decenni di musica italiana e jazz internazionale. La performance si presenta come occasione per riscoprire l’eredità artistica di Pino Daniele, riletta con strumenti e sensibilità nuove, mantenendone fede alla carica emotiva e alla complessità musicale.

Il festival Pomigliano Jazz continua così la sua tradizione di portare in scena progetti originali, capaci di valorizzare musicisti di fama mondiale e promuovere la cultura musicale in Campania. Appuntamenti come questo confermano l’importanza di Pomigliano d’Arco come palcoscenico per incontri artistici di rilievo, in un contesto che mescola innovazione e rispetto per la tradizione.

Paolo Ludovichi

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