La festa della musica 2025 organizzata dal conservatorio domenico cimarosa si svolge tra avellino, atripalda e ariano irpino. L’iniziativa punta a mettere in luce il talento degli studenti e la loro preparazione professionale, offrendo una proposta culturale che aggancia la comunità locale. Il programma propone eventi diversi, dal festival cameristico agli spettacoli teatrali, passando per concerti sperimentali in siti storici.
La festa della musica come spazio di cultura e lavoro
La festa della musica promossa dal conservatorio domenico cimarosa non è solo una celebrazione della musica come forma d’arte, ma un messaggio chiaro sul valore della musica come mestiere. Guidato dalla direttrice maria gabriella della sala, il conservatorio mette in campo la preparazione di studenti e docenti in eventi distribuiti su più comuni della provincia di avellino. Il progetto coinvolge avellino, atripalda e ariano irpino, ampliando così la presenza culturale e il raggio di azione del conservatorio stesso.
Un ruolo professionale per la musica
Il presidente giuliana franciosa evidenzia come la musica sia trattata non soltanto come un’esperienza artistica ma come un’attività che richiede competenza e rigore professionale. Gli studenti non si limitano a esibirsi, ma imparano a lavorare in squadra, a gestire il confronto con il pubblico, a elaborare progetti. Così la musica, per loro, diventa un mestiere concreto, con un ruolo definito nello scenario lavorativo e culturale. Questo approccio fa del conservatorio un luogo in cui si costruisce un futuro professionale, collegando talento e professione in modo chiaro e preciso.
Festival cameristico: un viaggio dal classico al contemporaneo
Venerdì 20 giugno, la festa della musica apre la sua programmazione alle 15 con il festival cameristico che si tiene nell’aula 41 del conservatorio a avellino. Questa maratona musicale coinvolge ensemble formati da studenti e insegnanti che eseguono brani di diversa epoca e stile. Il repertorio spazia da opere classiche di mozart a composizioni sperimentali di stockhausen, mettendo in luce tanto il passato quanto le esplorazioni sonore del presente.
Un banco di prova per i musicisti in formazione
L’iniziativa è pensata per far crescere le capacità di esecuzione e collaborazione tra i musicisti in formazione. Il confronto diretto con repertori diversificati stimola l’adattamento e la precisione, elementi fondamentali per chi vuole fare della musica un mestiere vero. Il festival diventa dunque un banco di prova professionale e una vetrina che presenta l’abilità degli studenti nel dialogo con le tradizioni e le innovazioni musicali.
La nota avvelenata: teatro e musica per raccontare una figura storica
Alle 20.30 dello stesso giorno, il cortile di palazzo caracciolo, sede della provincia di avellino, ospita “la nota avvelenata”, uno spettacolo che unisce teatro e musica. La drammaturgia di giacomo fornari prende spunto da giulia di baronia, una figura storica locale, intessendo una narrazione raccontata dalla voce recitante di nicoletta scognamiglio. Il tutto accompagna musiche tratte dal requiem di mozart, regalando un’atmosfera intensa e suggestiva.
Arte e storia in dialogo
Il connubio tra racconto e musica sottolinea il legame forte tra arte e storia, radicando l’evento nel territorio irpino. Lo spettacolo mostra come la musica possa accompagnare e rafforzare la narrazione, coinvolgendo il pubblico con emozioni profonde e contenuti culturali. Palazzo caracciolo si trasforma così in uno spazio di incontro tra passato e presente, tra arte musicale e memoria storica, preso come un secondo protagonista della serata.
Sabato 21 giugno: concerti e progetti musicali tra ariano irpino e atripalda
La seconda giornata della festa della musica il 21 giugno mette in campo appuntamenti in due sedi tipiche del territorio. Al castello normanno di ariano irpino, dalle 17.30, si susseguono quattro progetti musicali: “squarci… cameristici”, “tramonti… d’ensemble”, “fisa forever” e “squilli di festa”. Ognuno porta un diverso approccio e stile musicale, dialogando con l’ambientazione storica del castello.
Suoni contemporanei ad abellinum
Più tardi, alle 21, l’attenzione si sposta ad atripalda, nell’area archeologica di abellinum. Qui il dipartimento di musica elettronica e sound design propone un concerto che si concentra su suoni contemporanei e sperimentazioni elettroniche. La scelta del luogo, un sito archeologico, fa da cornice ideale per un evento che parla di modernità e tecnologia. Questa serata chiude la manifestazione puntando sulla contaminazione di generi e ambientazioni.
L’intera festa della musica 2025 mantiene un legame stretto con il territorio irpino, offrendo eventi diffusi e coinvolgenti. Il conservatorio domenico cimarosa conferma così la sua posizione come punto di riferimento per la formazione musicale, aprendo le porte a spettacoli capaci di parlare sia alle istituzioni che alla gente comune.