Nel corso dell’anno scolastico 2024-2025 il consorzio intesa ha gestito con successo un servizio di refezione scolastica su larga scala, garantendo qualità e sostenibilità. Unendo un’organizzazione capillare e pratiche ecologiche, il consorzio ha distribuito un numero consistente di pasti in molte scuole, puntando a ridurre l’impatto ambientale legato alla somministrazione del cibo. Il bilancio di questa attività racconta di numeri precisi e di scelte concrete che guardano al benessere degli studenti e dell’ambiente.
Nel 2024-2025, il consorzio intesa ha servito circa 307.150 pasti nelle strutture scolastiche affidate. Una cifra che riflette la complessità dell’operazione, resa possibile grazie a 25 punti cottura dislocati in diverse scuole. Questi impianti, ciascuno progettato per rispettare rigorosi standard igienico-sanitari, hanno consentito una produzione continua e regolare delle pietanze. Dietro a questa macchina organizzativa ci sono 95 operatori impegnati nelle diverse fasi della preparazione, distribuzione e gestione dei pasti. Il loro ruolo si è rivelato fondamentale per assicurare un servizio senza interruzioni, soprattutto in un contesto così ampio. Lo staff non si è limitato a fornire semplicemente i pasti ma ha garantito la qualità e la sicurezza alimentare, elementi imprescindibili in un ambiente dedicato ai bambini e ai ragazzi.
L’attività del consorzio si è quindi sviluppata in modo articolato, coordinando centinaia di migliaia di porzioni con una logistica ben studiata. Questo risultato conferma che la gestione scolastica di mense può mantenere standard elevati anche quando si lavora su larga scala, come nel caso della rete di scuole servite dal consorzio intesa in questo periodo.
Uno degli elementi più evidenti di cambiamento introdotti dal consorzio intesa durante l’anno scolastico riguarda la scelta di una mensa completamente “plastic free”. L’eliminazione della plastica tradizionale negli strumenti di consumo, come piatti, posate e contenitori, testimonia una svolta tangibile verso una gestione più responsabile e rispettosa dell’ambiente. La decisione ha portato a un risparmio stimato di circa 20.000 kg di plastica; un dato significativo che dimostra quanto anche la refezione scolastica possa incidere nelle lotte contro l’inquinamento da plastica.
L’applicazione di materiali biodegradabili ha interessato tutta la filiera, poco conosciuta ma cruciale: dalla produzione alla distribuzione dei pasti. Questo ha richiesto una revisione delle forniture e una delicata riorganizzazione del lavoro degli addetti alla mensa. La scelta plastic free non ha compromesso la qualità né la facilità d’uso degli strumenti ma ha portato innovazioni pratiche, con prodotti pensati per la sostenibilità. Il consorzio intesa dimostra così come si possa coniugare la gestione di un servizio pubblico con l’attenzione al pianeta, anche in ambito scolastico.
L’utilizzo di strumenti biodegradabili copre ogni fase, garantendo una riduzione significativa dell’impatto ambientale senza intaccare il servizio quotidiano.
Il risparmio e l’attenzione all’ambiente non si sono fermati al solo uso dei contenitori per gli alimenti. Sempre nelle scuole servite, il consorzio intesa ha adottato bottigliette di acqua ecogreen biodegradabili, utilizzate per il 90% delle forniture di bevande. Si tratta di un cambiamento importante, che va oltre il packaging classico e propone soluzioni meno impattanti sotto il profilo ambientale. Questo ha richiesto un coordinamento costante per assicurare che le bottigliette siano disponibili e correttamente integrate nel servizio mensa.
Nei casi in cui non si è potuto utilizzare il bicchiere lavabile, sono stati impiegati bicchieri in materiale biodegradabile. Questo passaggio ha garantito un’ulteriore diminuzione della plastica usa e getta nelle mense scolastiche, riducendo rifiuti e contribuendo a una gestione più responsabile. Così, il consorzio intesa si è imposto come un modello che tiene conto di ogni dettaglio per abbattere l’impronta ecologica complessiva del servizio.
Il servizio di refezione scolastica svolto dal consorzio intesa si conferma un esempio concreto di come affrontare la somministrazione di pasti con efficienza e attenzione a nuove esigenze sociali. Questo modello di gestione riesce ad autovalutarsi, identificando proprie criticità e punti di forza. L’approccio mette al centro i bisogni dei giovani utenti e il rispetto per l’ambiente, adeguandosi ai tempi e alle richieste della società.
La capacità di rinnovarsi, senza perdere di vista la qualità alimentare e la sicurezza, permette al consorzio di mantenere uno standard elevato nelle mense scolastiche. I risultati raggiunti nel 2024-2025 mostrano che un servizio così vasto può essere gestito con metodi più sostenibili e innovativi. Questo porta benefici che si riflettono direttamente sulla comunità scolastica e sul territorio. Ogni passo, a partire dai materiali utilizzati fino all’organizzazione interna, è pensato per migliorare concretamente l’esperienza degli studenti.
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