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Il giardino all’italiana al Maxxi: mostra tra natura, design e artigianato italiano

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La mostra ‘Il Giardino all’Italiana‘ al Maxxi di Roma esplora il legame tra natura e design attraverso mobili, oggetti e soluzioni che riprendono forme e profumi del paesaggio italiano. Progettata da Elica Sartogo insieme alla madre Nathalie Grenon Sartogo, l’esposizione intende mostrare come la tradizione artigiana si fonde con elementi naturali per creare uno spazio abitato che dialoga con l’ambiente esterno. Il percorso, presentato anche attraverso un catalogo di 120 pagine, invita a riscoprire l’armonia della natura negli oggetti di uso quotidiano.

Il progetto dell’esposizione tra natura e forme abitabili

L’idea di base della mostra nasce dalla volontà di esprimere la bellezza e l’armonia presenti in natura, trasferendo queste sensazioni in oggetti di design e architettura. Elica Sartogo racconta che lei e la madre hanno voluto indagare come il paesaggio, i profumi e i colori si possono tradurre in pezzi di arredamento capaci di dialogare con l’ambiente. Hanno lavorato su una linea che coniuga l’alto artigianato italiano con la lunga tradizione culturale del giardino all’italiana. Questa fusione mira a superare la separazione tra interno e esterno, creando un continuum tra casa e natura.

Materiali e ispirazioni dal paesaggio romano

Questa ricerca si è concretizzata nella realizzazione di mobili e complementi fatti con legno, ceramica, metalli e tessuti. I prototipi nascono dalle forme osservate durante passeggiate a Villa Borghese, un luogo simbolo del paesaggio romano. Colori e forme della natura diventano materia tangibile: il blu dell’acqua ha ispirato un armadio ondulato e uno specchio curvo, mentre il bianco dei petali di magnolia si riflette in una scrivania. Nel progetto compaiono anche comodini dalla forma di un cuore rosso, tappeti e maioliche realizzati artigianalmente. L’installazione non si limita alla vista, ma coinvolge anche l’olfatto grazie a fragranze di piante aromatiche, agrumi e rose damascene, trasformando la mostra in un’esperienza multisensoriale.

Il valore dell’artigianato e l’identità italiana nel design

Marco Sammicheli, direttore del Museo del Design Italiano alla Triennale di Milano, ha indicato nel progetto un esempio chiaro della capacità di prendere ispirazione dalla natura per elaborare forme e funzioni nuove. La mostra sottolinea il legame forte tra design e manifattura artigiana italiana, mantenendo intatte tecniche e tradizioni che si tramandano da secoli. Questo connubio dà vita a pezzi unici, realizzati con cura, che raccontano una storia di materiali e lavorazioni.

Il ruolo del Maxxi nella valorizzazione del design contemporaneo

Francesco Stocchi, direttore artistico del Maxxi, ha messo in evidenza come il progetto rispecchi la funzione del museo stesso, che si interessa a mescolare e sovrapporre gli elementi interni ed esterni. L’idea di ambientare il design in un contesto che ricorda un giardino abitabile rispetta la filosofia del museo, creando spazi che non hanno confini netti tra natura e habitat umano. Le architette Nathalie ed Elica Sartogo hanno lavorato per mostrare come in ogni forma naturale, da un pomodoro a un fiore, esista un’armonia perfetta che può essere replicata nell’arredamento.

Il giardino come spazio di confine tra natura e casa

Nel testo scritto dallo scrittore Marco Lodoli e letto durante la presentazione del catalogo, si riflette sul ruolo che il giardino ha da sempre avuto nella cultura: spazio di passaggio tra il mondo esterno e l’intimità della casa. È descritto come un luogo che unisce contrasti, dove la natura avvolge senza invadere, e la casa protegge senza rinchiudere. Il giardino si fa metafora di un ambiente che accoglie la vita e invita al gioco e alla fantasia.

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La visione fiabesca di lodoli

Lodoli individua nell’opera delle due architette la capacità di trasformare elementi naturali in oggetti di arredo che sembrano usciti da un mondo fiabesco. “Scrivanie, tavoli, specchi si animano di forme e colori che raccontano la natura, come se la casa diventasse il riflesso di un giardino magico.” Questa combinazione sviluppa un nuovo sguardo sugli spazi domestici, dove la bellezza naturale entra a far parte dell’ambiente interno con spontaneità.

Il catalogo e l’installazione permanente al Maxxi

Il catalogo allegato alla mostra, edito da De Luca Editori d’Arte, è stato presentato poco prima della chiusura della rassegna. Tramite 120 pagine, il volume continua a esplorare il rapporto tra design e natura dopo il termine fisico dell’evento. Nathalie Grenon Sartogo ha definito il libro come “un’estensione viva e dinamica, capace di comunicare con chi non ha potuto visitare la mostra.”

Installazione esterna e futuro dell’opera

Intanto l’installazione esterna intitolata “Tra i Giardini Segreti“, pensata per completare e ampliare il progetto, resterà visibile fino al prossimo autunno. La presidente del Maxxi, Maria Emanuela Bruni, ha confermato l’intenzione di mantenere l’opera all’aperto per garantire una continuità di presenza nel tessuto urbano romano. Questa collocazione rende il lavoro accessibile a un pubblico ampio, contribuendo a diffondere il valore del dialogo tra paesaggio e architettura in spazi pubblici.

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