Lunedì 10 febbraio 2025 a Roma, la regione Lazio ha annunciato un importante passo avanti per il potenziamento del personale sanitario nei policlinici universitari. Dopo anni di stallo su questioni contrattuali, il governo Meloni ha risolto questioni cruciali che bloccavano le assunzioni di operatori e tecnici chiave per garantire servizi sanitari più efficaci nelle strutture universitarie.
Chiarimenti sul contratto del personale tecnico di comparto
Il nodo che per anni ha frenato lo sviluppo operativo dei policlinici universitari riguardava il quadro contrattuale del personale tecnico di comparto. Con l’intervento diretto del ministro della salute Orazio Schillaci e della ministra dell’università Anna Maria Bernini, il governo ha definito con precisione la natura del loro impiego. La chiarezza su questo punto ha eliminato l’incertezza che impediva nuove assunzioni e ha aperto la strada a una serie di nuove assunzioni strutturate secondo regole condivise tra ministeri, regioni e università.
Questa decisione ha rappresentato un passo atteso da medici, infermieri e tecnici, che da anni chiedevano risposte concrete per alleviare le condizioni di lavoro spesso precarie e per aumentare la capacità assistenziale dei policlinici. Il chiarimento contrattuale ha così messo fine a una lunga paralisi amministrativa e organizzativa che impediva il turnover e l’ampliamento del personale.
Assunzione immediata di 175 nuove figure sanitarie
Sul fronte operativo, la regione Lazio ha comunicato l’avvio immediato delle procedure per l’assunzione di 93 operatori socio-sanitari, 71 infermieri e 11 tecnici di radiologia. Un totale di 175 nuovi ingressi previsti nei prossimi mesi, che procureranno un sollievo alle strutture sanitarie universitarie, sovraccariche da anni. Questi nuovi arrivi saranno fondamentali per gestire meglio le attività quotidiane e per migliorare la qualità dei servizi offerti ai pazienti.
Questa prima fase è solo un inizio: nelle prossime settimane sono previsti ulteriori bandi per aggiungere tra i 500 e i 600 nuovi operatori tecnici e professionisti della salute. Il sistema sanitario universitario, già a dura prova, trarrà così beneficio da un rimpolpamento degli organici. La proiezione di queste assunzioni mostra la volontà di rafforzare la rete di assistenza pubblica concentrata sulle strutture di alta specializzazione universitarie.
Collaborazione tra governo, regioni e università per migliorare la sanità
La dichiarazione del presidente della regione Lazio Francesco Rocca mette in evidenza come questa operazione sia molto più di un semplice adeguamento contrattuale. Lo definisce come un segnale concreto di rispetto verso chi lavora nelle strutture sanitarie e verso i cittadini che hanno diritto a un sistema efficiente e accessibile.
Il presidente rimarca come il successo sia frutto della collaborazione tra governo centrale, amministrazioni regionali e atenei. Questo coordinamento ha permesso di superare ostacoli burocratici e vincoli contrattuali, dimostrando che lavorare insieme tra enti diversi può produrre risultati concreti in tempi rapidi. Rocca sottolinea come il dialogo sia la chiave per ridare slancio a un settore strategico come quello sanitario accademico.
Rafforzamento degli organici e prospettive future
Il rafforzamento degli organici rappresenta una risposta a esigenze reali che si trascinavano da tempo e un sostegno indispensabile alle attività complesse dei policlinici universitari, cruciali per l’assistenza e la ricerca simultaneamente. Il percorso avviato in Lazio può diventare un modello replicabile anche in altre regioni italiane, dove situazioni simili di blocco sugli organici continuano a pesare sulle strutture sanitarie.
