Nel cuore del Lazio si sta delineando un progetto industriale di grande rilievo a livello europeo. La multinazionale danese Novo Nordisk ha messo sul tavolo un investimento superiore a 2 miliardi di euro per trasformare lo stabilimento di Anagni in un polo all’avanguardia per la produzione di farmaci per obesità e diabete. Questo investimento, previsto entro il 2029, rappresenta un passo decisivo per il rilancio del territorio e per la creazione di posti di lavoro altamente qualificati.
Lo stabilimento di Anagni, già noto come ex Catalent, sarà completamente rinnovato. Il progetto prevede l’integrazione del sito laziale con gli altri due centri principali di Novo Nordisk: quello di Bloomington negli Stati Uniti e quello di Bruxelles in Belgio. Gli interventi puntano all’introduzione di tecnologie avanzate in automazione e robotica, elementi fondamentali per aumentare la capacità produttiva e garantire standard elevati di efficienza.
L’espansione porterà alla creazione di circa 1500 nuovi posti di lavoro qualificati, destinati a figure specializzate in attività produttive, di ricerca e sviluppo. Oltre all’occupazione diretta, è atteso un notevole impulso all’indotto locale, coinvolgendo fornitori e servizi nel territorio. Questo rafforzerà la presenza di Anagni come polo industriale di riferimento nel settore farmaceutico europeo.
Il presidente della regione Lazio, francesco rocca, è stato nominato commissario straordinario del progetto con decreto del governo guidato da giorgia meloni. Questa figura assume poteri straordinari per velocizzare la realizzazione dell’investimento, evitando ritardi burocratici o ostacoli amministrativi. La nomina è stata confermata alla presenza del ministro delle imprese e del Made in Italy, adolfo urso, durante una conferenza stampa a Roma.
La struttura tecnica di supporto al commissario è già operativa, con l’obiettivo di garantire tempistiche certe e trasparenti nell’iter autorizzativo. Rocca ha sottolineato che la strategia regionale si basa su digitalizzazione, sostegno agli investimenti, internazionalizzazione e riduzione dei tempi burocratici. Queste direttrici mirano a costruire un ambiente favorevole per nuove iniziative imprenditoriali e a favorire lo sviluppo economico del Lazio.
Per accompagnare l’ampio investimento di Novo Nordisk, la regione Lazio ha già fatto passi concreti nel miglioramento delle infrastrutture. È stato sbloccato il completamento dell’asse viario in località Selciatella, a pochi chilometri dallo stabilimento di Anagni. L’intervento, del valore di quasi 3 milioni di euro, punta a facilitare l’accesso all’area industriale, migliorando la viabilità e i collegamenti con le reti principali.
Il progetto prevede anche politiche di sostegno nella formazione professionale. Si lavorerà su programmi dedicati per alzare le competenze dei lavoratori, attraverso collaborazioni tra università, centri di ricerca e imprese locali. La creazione di piattaforme tecnologiche condivise sarà un altro elemento chiave per favorire innovazione e sviluppo di nuovi prodotti farmaceutici nel territorio.
Il presidente della provincia di Frosinone, luca di stefano, ha evidenziato la portata dell’investimento per l’intero territorio provinciale. Ha definito il progetto come un’opportunità storica che coinvolge non solo Anagni ma tutta la provincia. Le ricadute riguarderanno vari ambiti: dalla creazione di posti di lavoro al miglioramento della logistica, dalla formazione al supporto alla ricerca e sviluppo tecnologico.
Di stefano ha ringraziato il ministro urso per l’attenzione mostra e ha elogiato rocca per la nomina a commissario, auspicando una gestione efficiente dei rapporti tra istituzioni e imprese. La collaborazione tra i vari livelli istituzionali è fondamentale per assicurare il successo e la rapidità nella realizzazione di quest’opera strategica.
Il progetto di Novo Nordisk rappresenta il più grande investimento estero degli ultimi cento anni realizzato dall’azienda al di fuori della Danimarca. La scelta di puntare su Anagni e sul Lazio rilancia il ruolo di questa regione come centro di eccellenza nella produzione di farmaci per la salute. L’ampliamento dello stabilimento contribuirà a rafforzare la presenza europea nel mercato farmaceutico, offrendo soluzioni per patologie come obesità e diabete che richiedono attenzioni crescenti.
Gli interventi nel Lazio, quindi, si inseriscono in un quadro più ampio di sviluppo industriale e innovazione, destinato a lasciare un segno importante nel futuro economico e sociale del territorio. Il significativo investimento, supportato dalla volontà politica e dalle infrastrutture locali, conferma l’Italia come una destinazione concreta per chi vuole realizzare progetti industriali di grande portata.
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