In programma dal 6 agosto al 17 settembre, il pomigliano teatro festival si presenta come un nuovo punto di riferimento culturale per la città di pomigliano d’arco. La manifestazione accende i riflettori su teatro, formazione e dialogo, grazie a una serie di appuntamenti pensati per unire artisti affermati e giovani talenti locali. Il festival prende vita in spazi simbolo della città, con un calendario che promette serate di spettacolo e momenti di approfondimento.
La prima serata del pomigliano teatro festival si apre mercoledì 6 agosto con la promessa di grande successo grazie a paola minaccioni, attrice e comica molto apprezzata nel panorama italiano. La sua performance, intitolata “la vita è bella? no, è un tipo”, è un monologo inedito scritto insieme ad andrea lolli. In scena, minaccioni dà voce a una serie di personaggi, intrecciando satira e riflessioni quotidiane con un tono che oscilla tra umorismo e malinconia. Questo spettacolo introduce la rassegna con un mix di leggerezza e profondità, confermando la capacità dell’artista di indagare la realtà attraverso una lente ironica.
Lo spettacolo si svolge nel cortile interno del palazzo comunale di pomigliano d’arco, una cornice che valorizza la vicinanza con il pubblico e il contesto urbano. Presentare un debutto con un’artista come minaccioni dimostra la volontà degli organizzatori di offrire un teatro che sappia parlare a più generazioni, mantenendo un equilibrio tra intrattenimento e contenuto. Il suo lavoro, già seguito da un vasto pubblico, rappresenta un richiamo importante per tutta la provincia e il napoletano.
Il pomigliano teatro festival, sostenuto dagli assessorati alla cultura, fondazioni, associazioni e sport del comune, si pone con chiarezza come un contenitore culturale articolato. Non si tratta soltanto di un evento estivo, ma di un progetto più ampio che mira a far convivere spettacoli riconosciuti a livello nazionale con iniziative nate direttamente dal territorio. È proprio questa doppia anima a caratterizzare la rassegna, dove artisti come blas roca rey, felice panico e matteo cirillo si alternano a produzioni che raccontano storie partenopee e storie meno conosciute ma ugualmente rilevanti.
Il direttore artistico felice panico sottolinea come il festival rappresenti un nuovo inizio per la cultura a pomigliano d’arco, apportando stimoli e idee nuove. Il calendario contiene cinque serate di spettacolo più un evento speciale dedicato al regista maurizio scaparro, figura di rilievo nel teatro italiano del Novecento. Ogni appuntamento è scelto per avvicinare il pubblico a generi diversi, dal monologo brillante alla narrazione poetica, fino alla memoria storica del teatro attraverso incontri e proiezioni.
Il pomigliano teatro festival porta con sé un’importante proposta formativa, rivolta soprattutto a bambini e adolescenti della zona. I workshop si tengono nella sala delle capriate, spazio dedicato ai laboratori teatrali che accompagnano la rassegna. Questi incontri nascono con l’obiettivo di coltivare la creatività e la partecipazione attiva di giovani che vogliono avvicinarsi al teatro non solo come spettatori, ma anche come protagonisti.
L’amministrazione comunale ha infatti voluto sottolineare il valore educativo di questa iniziativa, da tempo riconosciuta come mezzo per rafforzare il legame tra arte e cittadinanza. Il coinvolgimento diretto in attività pratiche dà ai ragazzi la possibilità di esplorare la recitazione, la scrittura e la messa in scena, sviluppando strumenti che possono utilizzare anche nella vita quotidiana. L’entusiasmo per questi laboratori si accompagna alla partecipazione alle serate spettacolo, in un percorso che lega formazione e intrattenimento.
Le serate della rassegna offrono una varietà di proposte. Il 27 agosto va in scena “micia nera e i conti pomiglianesi di imbriani”, scritto da nello provenzano e interpretato insieme a valeria impagliazzo. La piece indaga la realtà partenopea mescolando mito e ironia. Il 3 settembre è previsto “storie di ordinaria magia”, spettacolo poetico di blas roca rey, accompagnato dalle musiche dal vivo del figlio rocco roca rey. Un’occasione per addentrarsi in atmosfere più intime e spettacolari.
Tra gli appuntamenti più attesi c’è la serata evento dedicata a maurizio scaparro, in programma il 5 settembre. pino micol ricorda il regista attraverso una conversazione pubblica con felice panico, seguita dalla proiezione di “cyrano”, una delle regie più celebri di scaparro. Questo momento celebra la storia del teatro italiano e crea un ponte tra passato e presente della scena culturale.
Il 10 settembre felice panico presenta “nato per correre – la vita veloce di steve prefontaine”, spettacolo che racconta la vita di un atleta americano famoso per la sua determinazione. La chiusura, il 17 settembre, spetta a matteo cirillo con “ce l’ho, ce l’ho, mi manca”, una produzione giovane molto apprezzata nel circuito nazionale e già candidata ai nastri d’argento 2025. Questa successione di opere evidenzia la vocazione del festival di accogliere storie diverse con attenzione ai dettagli e alla qualità espressiva.
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