Il lago di Posta Fibreno è al centro di nuove disposizioni comunali riguardanti il noleggio e la gestione dei natanti. L’amministrazione ha definito un disciplinare preciso per regolamentare l’uso di pedalò, canoe, kayak e altre imbarcazioni leggere, con l’obiettivo di tutelare l’ambiente e garantire un corretto utilizzo della risorsa lacustre. Il sindaco Adamo Pantano ha fatto chiarezza sulle misure approvate e sulle opportunità per chi intende investire nel settore.
In vigore le nuove disposizioni comunali per il noleggio dei natanti
Il Consiglio comunale di Posta Fibreno ha approvato il 31 luglio 2024, con delibera n. 24, un regolamento che disciplina il noleggio dei natanti all’interno dell’area lacustre. Successivamente, la Giunta comunale ha dato seguito a queste disposizioni con la delibera n. 38 del 20 maggio 2025, rendendo ufficiali le regole da seguire.
Il provvedimento riguarda specificatamente le attività commerciali che coinvolgono pedalò, canoe, kayak e barche leggere, fissando condizioni chiare sui requisiti per ottenere il permesso di noleggio e i criteri per sfruttare l’attività sul lago. Ad oggi, da più di due anni, il Comune non registra nuove richieste per avviare questo tipo di attività. Solo una autorizzazione in vigore riguarda il noleggio di tre canoe.
Il sindaco Pantano ha sottolineato che attualmente sono pronti 33 natanti che potrebbero ottenere l’autorizzazione per il noleggio, ma manca il coinvolgimento di imprenditori interessati. Il Comune, dunque, sta rilanciando questa possibilità a chi voglia avviare un’attività ricreativa legata al lago. La tariffa annuale per ogni natante autorizzato è definita, ma il prezzo finale che l’esercizio applica agli utenti è lasciato libero. Questo modello punta a favorire la concorrenza e la partecipazione di nuovi operatori.
Regole per l’ormeggio e tutela del lago di posta fibreno
Oltre al noleggio, le nuove norme coinvolgono anche l’ormeggio delle imbarcazioni private nel lago. È stata fissata una tariffa per utilizzare il molo galleggiante, che rappresenta l’unico punto in cui è consentito lasciare i natanti tutto l’anno. Questo sistema organizzato mira a contenere l’uso disordinato degli spazi e prevenire il degrado delle sponde.
Il sindaco ha evidenziato come una priorità dell’amministrazione sia eliminare le imbarcazioni abbandonate che deturpano la bellezza naturale del lago di Posta Fibreno. Tali natanti, spesso lasciati senza cura, rappresentano un danno per il paesaggio e un rischio per l’ecosistema locale.
Alle imbarcazioni private è dunque richiesto l’ormeggio a pagamento nel punto indicato, mentre chi conduce un’attività di noleggio può utilizzare gli spazi necessari per lasciare i natanti a disposizione degli utenti ma solo dopo aver ottenuto l’autorizzazione prevista. Il controllo e la gestione dei natanti diventano così più severi, per evitare abusi e situazione di degrado.
Opportunità concrete per gli investitori nel settore natanti a posta fibreno
Il Comune offre una chance concreta a chi vuole sviluppare un’attività di noleggio nel lago di Posta Fibreno. Con 33 natanti già pronti a essere autorizzati, la struttura è predisposta per accogliere nuovi operatori. La presenza di un regolamento chiaro facilita le procedure e mette ordine in un settore finora poco sfruttato.
Questo invito all’investimento si inserisce in una strategia più ampia di valorizzazione turistica del territorio. Posta Fibreno, con il suo lago e le aree naturali circostanti, attrae visitatori interessati a esperienze all’aria aperta e a momenti di relax sull’acqua. Promuovere il noleggio di canoa o pedalò può arricchire l’offerta e sostenere l’economia locale.
Sostegno dell’amministrazione agli operatori e tutela del patrimonio lacustre
Il sindaco Pantano evidenzia come l’amministrazione sia pronta a sostenere operatori seri e responsabili, garantendo anche uno spazio ordinato per l’ormeggio delle imbarcazioni. I natanti potranno attraccare in punti moderati e controllati, così da proteggere la riserva e migliorare l’immagine del luogo.
Il lago di Posta Fibreno si prepara a una nuova fase in cui turismo, rispetto per l’ambiente e gestione dei natanti si integrano in modo più rigoroso. Questa gestione mira a preservare il territorio e allo stesso tempo a sfruttare le potenzialità offerte dal patrimonio lacustre.