La nascita della corporazione di piloti Molise e Abruzzo segna una fase nuova per il pilotaggio nei porti di Termoli, Vasto, Pescara e Ortona. L’organismo è stato presentato ufficialmente nel porto turistico di Termoli alla presenza di autorità marittime, amministratori pubblici e dei piloti incaricati. L’idea è creare un servizio di pilotaggio coordinato che valorizzi presenza e competenze, garantendo maggiore sicurezza e qualità nelle manovre portuali, anche sulle piattaforme petrolifere della zona.
Nel corso di una cerimonia organizzata a Termoli, è stata costituita ufficialmente la corporazione di piloti della regione Molise e Abruzzo, in base a un decreto ministeriale recentemente approvato. All’incontro erano presenti i comandanti delle Capitanerie di porto di Termoli , Vasto e Ortona , oltre ai sindaci locali e ai rappresentanti dell’autorità di sistema portuale del centro-sud Italia. I protagonisti in divisa, Stefano Marinucci per Termoli e Leonardo Castagliola per Ortona, hanno rappresentato il cuore della nuova struttura. È previsto l’ingresso a breve di un terzo pilota, ora in formazione come aspirante, per completare il gruppo.
Nei discorsi ufficiali è emerso chiaramente l’intento di legare strettamente i porti adriatici molisani e abruzzesi, offrendo un servizio di pilotaggio unico. Sono ruoli delicati quelli dei piloti marittimi, chiamati a guidare le navi dentro bacini portuali estremamente affollati o complessi, dove ogni manovra può fare la differenza tra sicurezza o incidente. Per questo si punta a garantire continuità e uno standard uniforme.
La corporazione punta a controllare il pilotaggio non solo nei porti di Termoli, Vasto, Pescara e Ortona, ma anche sulle piattaforme estrattive del Campo Rospo Mare, nel tratto adriatico di mare aperto. Questo allargamento del campo d’azione consente di mettere sotto un’unica gestione la guida tecnica e marittima, aumentando l’efficacia e la prontezza del supporto alle navi commerciali. Un sistema organico con un solo protocollo rende più facile gestire emergenze e imprevisti.
Al centro di questo progetto c’è la sicurezza, un tema sottolineato da tutti gli interlocutori presenti, a partire dal capitano del porto di Ortona, Dario Ambrosino. Sicurezza vuol dire controlli accurati, manovre precise, prevenzione degli incidenti e capacità di risposta rapida in caso di emergenze. Il lavoro dei piloti si inserisce proprio in questo contesto, dove la loro esperienza entra in gioco in ogni fase della navigazione in porto o nelle zone di estrazione.
Il comandante Ambrosino ha evidenziato che i due piloti nominati rappresentano per ora l’ossatura della corporazione. Il cammino continua verso l’inserimento di un terzo pilota, grazie a un concorso atteso entro breve. Questa funzione è strategica, perché l’aumento delle attività commerciali e delle unità che scalano questi porti richiede un organico adeguato e competente.
Il capitano della Capitaneria di Vasto, Rossella D’Ettorre, ha raccontato come il porto locale abbia registrato una crescita dei traffici, accompagnata da un miglioramento dei servizi. La presenza di un corpo di piloti organizzato e condiviso tra porti diversi potrà dare continuità al servizio e garantire una risposta efficace al crescente movimento navale. Vasto ha già raccolto risultati, ma è in attesa dell’inserimento del pilota aspirante per completare l’équipe.
L’autorità portuale di Termoli ha ripercorso gli ultimi passi che hanno portato alla creazione della corporazione. Giuseppe Panico ha ricordato che il percorso è iniziato nel 2023 e ha visto una forte collaborazione tra tutti i porti coinvolti, da Pescara a Termoli. Oggi il pilotaggio si presenta come un servizio professionale certificato, indispensabile per l’operatività di quei porti.
La certificazione rende il servizio di pilotaggio più affidabile e competitivo, elemento chiave in un contesto dove il traffico marittimo non solo cresce in quantità ma si evolve anche per qualità e tonnellaggio. La corporazione, poggiando su norme e standard condivisi, dovrà garantire assistenza tecnica e manovre più sicure per tutte le navi che entrano e escono da questo tratto adriatico.
Si apre quindi una stagione nuova, con una realtà che ambisce a plasmare il futuro delle manovre portuali molisane e abruzzesi, unendo competenze e territori sotto un unico coordinamento. Il prossimo obiettivo resta completare la squadra di piloti per affrontare al meglio la crescita prevista nei prossimi anni.
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