A Veroli, le critiche all’attuale gestione comunale si fanno sempre più forti, soprattutto nei confronti dell’assessore alla cultura, turismo e commercio. La vice segretaria di Forza Italia, Adelina Mihaylova, punta il dito contro un modello che definisce assistenzialista e privo di risultati tangibili. La sua denuncia mette in luce un problema che riguarda non solo le politiche messe in campo ma soprattutto l’assenza di dati concreti e di strategie di lungo termine necessarie per supportare davvero l’economia locale. Vediamo quali sono i punti centrali di questa polemica che attraversa la vita politica e commerciale di Veroli.
Secondo Mihaylova, a Veroli non esiste un vero sistema per controllare e registrare i flussi turistici o l’andamento delle attività commerciali. In assenza di numeri affidabili, diventa impossibile capire se le iniziative adottate producono effetti positivi o meno. Nel concreto, non vengono raccolti dati sulle presenze, sulla durata del soggiorno nelle strutture ricettive o sul numero di visitatori attratti dagli eventi cittadini. Senza queste informazioni, le scelte amministrative risultano affidate al caso, spesso guidate solo dal bisogno di mostrare un’apparenza di attività sui social network o attraverso comunicati trionfalistici.
Questa pratica di organizzare eventi “di passaggio”, duraturi poche ore o giorni, non riesce a sostenere il tessuto economico locale. Le imprese che operano in altri settori, diversi dalla vendita di alcolici nelle zone centrali, vedono pochi benefici da queste iniziative sporadiche. La conseguenza è un centro storico sempre più spopolato e una lenta scomparsa di molte attività commerciali storiche della città. Gli interventi economici si limitano a contributi saltuari e modesti, destinati soltanto a pochi soggetti scelti senza una visione complessiva. Non si affrontano in alcun modo i problemi strutturali, che richiederebbero un progetto chiaro e azioni coordinate.
Uno dei punti più emblematici della situazione di Veroli è il PalaCoccia, struttura costata oltre 10 milioni di euro ai cittadini. Al momento, questa sede rimane sotto utilizzata rispetto alle possibilità offerte. Il 2024 ha confermato l’Italia come una delle nazioni leader nel turismo congressuale, ma Veroli non riesce a inserirsi in questo circuito, nonostante le potenzialità. Un uso adeguato del PalaCoccia potrebbe trasformare la città in un polo per convegni medici, eventi tecnologici e corsi aziendali. Situazioni di questo tipo porterebbero presenza costante di visitatori, lavoro per i commercianti locali e un indotto economico duraturo.
Invece, gli eventi organizzati finiscono per restare isolati e brevi, non sufficenti a mantenere vivo il centro e a stimolare realmente l’economia locale. La città perde così opportunità importanti che altre realtà come Fiuggi, nel territorio vicino, hanno saputo sfruttare con successo, creando circuiti di attrazione turistico-congressuale che offrono ricadute più rilevanti e durature. Le bellezze culturali e religiose di Veroli potrebbero completare l’offerta territoriale, ma la mancanza di una gestione competente e di un progetto sostenuto da professionisti limita ogni possibilità di crescita.
L’assessore alla cultura, turismo e commercio di Veroli, esponente del Partito Democratico, viene accusato di aver adottato un metodo inefficace, basato su politiche passive e una distribuzione casuale di bonus senza risultati visibili. Da queste azioni non derivano benefici concreti ma solo l’appoggio di brevi iniziative che non sopravvivono oltre la loro apparizione sui social e qualche evento di richiamo momentaneo. Mihaylova sottolinea come questa modalità amministrativa rappresenti un approccio superato, incapace di rispondere alle esigenze economiche attuali e che fatica a valorizzare il territorio.
Il futuro della città, secondo l’opposizione, passa invece per una progettualità seria e misurabile, basata su dati reali, analisi e obiettivi chiari. Basta continuare con strategie improvvisate e fondi distribuiti senza una direzione precisa. Servono competenze, coraggio e una visione che dia valore al commercio locale e all’intero territorio. Forza Italia chiede una rottura con il passato, perché il tempo per una città come Veroli si esaurisce e l’attuale amministrazione rischia di consegnare alla città una situazione di declino sempre più profonda.
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