Un intervento importante prenderà il via il 28 luglio 2025 per la rimozione dei sedimenti accumulati nella foce del canale che collega il lago di Fogliano al mare e nel lago di Caprolace, entrambi all’interno del parco nazionale del Circeo. L’obiettivo è ristabilire un migliore scambio idrico tra laghi e mare per affrontare le problematiche ambientali e idrauliche che affliggono queste aree delicate. L’amministrazione regionale e locale ha pubblicato l’ordinanza necessaria per l’avvio dei lavori, sottolineando la lunga fase preparatoria che ha coinvolto più enti e il rispetto delle normative ambientali e di sicurezza.
Dettagli tecnici e modalità degli interventi
Gli interventi previsti consistono nella rimozione di circa 4.300 metri cubi di sedimenti depositati negli specchi acquei tra il lago di Fogliano e il mare. Questa operazione avverrà contestualmente a una pulizia simile nella zona lacustre di Caprolace. Una volta rimossi i sedimenti, si procederà con un ripascimento “morbido” dell’arenile lungo un tratto di circa 100 metri lineari alla foce di Fogliano. L’obiettivo è rafforzare la fascia costiera, che svolge un ruolo fondamentale nella protezione ambientale di quell’area.
Autorizzazioni e fasi dei lavori
Il progetto ha ricevuto l’autorizzazione degli enti regionali competenti, tra cui la Regione Lazio, e ha superato le procedure legate alla sicurezza, come la bonifica da eventuali ordigni bellici inesplosi . I lavori saranno eseguiti in due fasi. La prima durerà circa 14 giorni lavorativi, suddivisi in due periodi di una settimana ciascuno, uno dedicato alla foce di Fogliano e l’altro a Caprolace. Gli operatori utilizzeranno macchinari specifici come una pala gommata, un escavatore cingolato e due bobcat cingolati per muovere i sedimenti con precisione e ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente circostante.
Le condizioni meteo marine influiranno inevitabilmente sulle tempistiche, ma già c’è attenzione nel programmare le attività seguendo cicli più favorevoli. Questo aspetto è cruciale per garantire un intervento efficace e per assicurare che non si danneggi la biodiversità locale o la fruizione delle aree da parte del pubblico.
Il ruolo istituzionale e la collaborazione tra enti
L’assessore regionale alla marina e al demanio marittimo, Gianluca Di Cocco, ha sottolineato l’importanza di questo intervento per il territorio. Ha ricordato che questa iniziativa è il risultato di un confronto lungo e stretto con il commissario del parco nazionale del Circeo, Emanuela Zappone, e il direttore Stefano Donati. La cooperazione tra il parco, le amministrazioni comunali e gli enti regionali ha portato a una sintesi che rispetta le normative ambientali e garantisce trasparenza e sicurezza.
Criticità burocratiche e proposte
Di Cocco ha evidenziato che la complessità burocratica rappresenta un limite significativo in situazioni come questa. Ha chiesto un’accelerazione nei processi autorizzativi, auspicando che la Regione Lazio renda più snelle le procedure per gestire al meglio emergenze e interventi sul territorio. L’assessore ha ribadito che la collaborazione tra enti è possibile quando c’è volontà e impegno, ma ha invitato anche a riflettere sulla necessità di adeguare i tempi alle reali esigenze delle aree coinvolte.
In questo contesto, il parco nazionale del Circeo ricopre un ruolo chiave. Svolge funzioni di tutela e coordinamento, monitorando ogni fase e intervenendo per tutelare i valori naturali della zona. Un impegno condiviso tra istituzioni che punta a conservare ambienti preziosi, mantenendo al contempo la possibilità di fruizione turistica e sociale.
Sicurezza e gestione della fruizione durante i lavori
Per permettere il regolare svolgimento dei lavori, il Comune, insieme al parco e agli altri soggetti coinvolti, ha pianificato l’interdizione temporanea delle aree interessate. Questo sistema di divieti e regolamentazioni ha lo scopo di garantire le condizioni di sicurezza necessarie per i tecnici e le macchine impegnate nell’intervento. Allo stesso tempo, si punta a limitare gli impatti sul turismo e sull’ambiente.
Le misure adottate coinvolgeranno sia la zona lacustre che le spiagge adiacenti, in particolare il tratto di arenile oggetto di ripascimento. L’obiettivo è che la chiusura di alcune parti venga gestita con attenzione, evitando di penalizzare troppo la stagione estiva e le presenze sul territorio.
Monitoraggi e controllo delle operazioni
Le autorità hanno previsto monitoraggi continui durante la fase di lavori per registrare lo stato delle aree, intervenire prontamente in caso di imprevisti e mantenere il controllo delle operazioni. L’attenzione al rispetto delle normative fa sì che il cantiere rispetti standard di sicurezza ambientale e umana. La collaborazione tra Comune, parco e regioni garantisce inoltre che eventuali criticità vengano affrontate rapidamente.
Queste azioni puntano a lasciare nei mesi successivi un sistema idrico più efficiente e una fascia costiera più resistente, preservando così la qualità dei paesaggi e degli habitat naturali più vulnerabili del parco nazionale del Circeo.