Il ministero dell’istruzione ha ufficializzato il decreto che autorizza l’assunzione di 48.504 insegnanti nelle scuole statali italiane per l’anno scolastico 2025/2026. A questi si aggiungono oltre 6.000 nuovi impegni per docenti di religione cattolica. I numeri più alti degli ultimi venti anni evidenziano un investimento concreto nel personale scolastico, con particolare attenzione agli insegnanti di sostegno e a garantire continuità didattica per gli studenti.
Immissioni in ruolo per oltre 54mila insegnanti: i dettagli del decreto ministeriale
Il decreto appena firmato dal ministro dell’istruzione e del merito, giuseppe valditara, autorizza la nomina di 48.504 docenti nelle scuole statali, di ogni ordine e grado. Di questi posti, 13.860 sono destinati agli insegnanti di sostegno, incaricati di seguire studenti con difficoltà e bisogni educativi speciali.
In aggiunta, un futuro decreto disciplinerà l’assunzione di 6.022 insegnanti di religione cattolica, che saranno selezionati tramite il concorso bandito nel 2024. Questa operazione segna la prima procedura di assunzione per docenti di religione dopo quasi due decenni, dato che l’ultima risaliva al 2004.
Questo ampio piano di assunzioni riflette un impegno del governo nel rafforzare il corpo docente italiano, con una particolare attenzione ai ruoli più critici, come quelli degli insegnanti di sostegno e della religione cattolica, che si prevede riceveranno investimenti significativi in termini numerici.
Continuità didattica al centro del piano per il sostegno e religione
Il ministro valditara ha sottolineato l’importanza di assicurare continuità didattica, specie per gli insegnanti di sostegno. Questa attenzione risponde alle esigenze degli studenti più fragili, per i quali la stabilità nell’insegnamento rappresenta un fattore determinante per il successo scolastico.
Per quanto riguarda l’insegnamento della religione cattolica, il ministro ha definito questo come il più rilevante ingresso in ruolo degli ultimi vent’anni. I nuovi assunti contribuiranno a garantire un’offerta formativa ampia e costante, e permetteranno di superare la carenza di personale docente in questo settore che da due decenni si trascinava senza nuovi ingressi.
Il numero complessivo di assunzioni, superiore a 54.000, è stato illustrato come una risposta diretta alla necessità di stabilizzare la professione docente in tutta Italia, migliorando la qualità e la continuità delle lezioni per gli studenti.
Distribuzione dei posti e criteri per le assunzioni sul territorio
La ripartizione precisa dei posti tra le varie classi di concorso verrà gestita dalle varie sedi degli uffici scolastici regionali . Queste strutture prenderanno in carico le assegnazioni seguendo due criteri principali: la disponibilità di posti vacanti e il numero di candidati idonei presenti a livello locale.
Chi può essere assunto? In prima battuta, docenti già presenti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento e vincitori di concorsi regionali svolti tra il 2016 e il 2020. La maggior parte dei nuovi insegnanti, però, entrerà sfruttando le graduatorie dei concorsi “pnrr1” e “pnrr2”, organizzati nel 2023 e nel 2024 in linea con le richieste di Bruxelles sul piano di ripresa economica.
Per i posti di sostegno, l’obiettivo è riempire tutti i buchi disponibili. Se dovessero restare posti vuoti dopo queste procedure, si aprirebbe la possibilità per i docenti specializzati iscritti nelle graduatorie provinciali per supplenze di essere chiamati a coprire le disponibilità residue.
Un aspetto significativo riguarda la mobilità territoriale dei candidati. Se in una provincia non ci sono posti liberi, gli aspiranti potranno competere per quelli in altre province della stessa regione o addirittura in regioni diverse, secondo una scelta personale.
L’impatto previsto sul sistema scolastico e le sfide a venire
L’ampio numero di nuove immissioni in ruolo dovrebbe aiutare a ridurre il fenomeno delle supplenze e garantire maggiore continuità agli studenti. Lo sappiamo, la stabilità degli insegnanti è un punto critico nei risultati scolastici e nel benessere degli alunni.
Le assunzioni per il sostegno rappresentano un elemento cruciale per supportare gli studenti con disabilità o difficoltà specifiche nel percorso educativo. In un quadro in cui la richiesta di specialisti supera spesso l’offerta, queste nuove nomine potrebbero migliorare non poco la situazione.
L’inserimento di migliaia di nuovi docenti di religione infine va a rispondere ad una domanda storica delle scuole italiane, che non vedevano da tempo un rinnovamento sostanziale in questo segmento.
Il compito da qui a settembre sarà quello di far incontrare domanda e offerta nel modo più veloce e corretto possibile, per garantire che ogni scuola abbia il personale necessario in tempo per l’avvio del nuovo anno scolastico. Le procedure affidate agli uffici scolastici regionali dovranno essere rapide e trasparenti per evitare ritardi o problemi nel reclutamento.