La 29ª edizione della Giostra cavalleresca di Sulmona si è conclusa con una giornata ricca di eventi. La città abruzzese ha visto sfilare un corteo che ha coinvolto circa trecento figuranti, tra cui la protagonista indiscussa, la regina Giovanna d’Aragona. I borghi e i sestieri, dopo una prima giornata di competizioni serrate, si sono sfidati per conquistare il palio realizzato da artigiani locali. Nel frattempo, alcune tensioni sociali sono emerse in piazza con una protesta contro un progetto industriale.
Il corteo storico e il ruolo della regina Giovanna d’Aragona
Il momento più atteso della manifestazione è stato il corteo storico, che ha animato le strade di Sulmona con oltre trecento figuranti a rappresentare la vita e le atmosfere del XIV secolo. Al centro dell’attenzione è stata Carlotta Natoli, scelta per impersonare la regina Giovanna d’Aragona. Il suo costume, curato nei minimi dettagli dallo stilista Alessandro Pischedda, ha richiamato le stoffe pregiate dell’epoca, come il broccato e il velluto di seta. La palette di colori spazia dal rosa antico a tonalità più calde, fino al bianco e celeste, un richiamo alla purezza e alla sacralità.
Dettagli del costume e simbolismi
Particolare attenzione è stata riservata alle maniche del vestito, ornate da ricami dorati che rappresentano un rosone con croce, ispirato alle stole papali. Un elemento nuovo e significativo è stato il velo che la regina ha indossato per la prima volta, simbolo mariano che evoca temi di pace e giubileo. La corona ha completato l’abbigliamento, delineando con precisione l’immagine storica del personaggio. L’insieme ha offerto uno spettacolo che ha catturato lo sguardo di spettatori e appassionati, immergendo tutti nel passato medievale di Sulmona.
La competizione per il palio tra borghi e sestieri
Dopo la prima giornata di gare, che ha visto sette diverse prove, l’ultima giornata ha avuto come fulcro la sfida tra i borghi e i sestieri della città per aggiudicarsi il palio. A conclusione della prima fase si era imposto il sestiere Porta Filiamabili, dando un vantaggio tangibile nella competizione. La posta in palio è alta: il palio, realizzato manualmente dagli artisti Daniela e Diego Facchini, è un simbolo di prestigio e orgoglio cittadino.
Premio e riconoscimenti per il cavaliere vincitore
Il premio per il cavaliere vincitore comprende, oltre al palio, una medaglia che riproduce il Sigillo di re Ladislao. Quest’ultimo è riconosciuto come la massima onorificenza ufficiale del comune di Sulmona. La medaglia è stata creata e donata all’Associazione Giostra Cavalleresca dal maestro orafo Samy El Nakhal, che ha ripreso un simbolo storico per esaltarne il valore commemorativo e culturale. La competizione ha mantenuto alta la tensione fra i partecipanti, coinvolgendo la comunità locale e mantenendo viva la tradizione medievale che da anni caratterizza Sulmona.
La protesta ambientalista contro la centrale di compressione snam
Mentre l’attenzione degli spettatori si concentrava sul corteo e sulle gare, davanti al complesso della Santissima Annunziata, luogo di passaggio e sosta del corteo, è comparsa una protesta di gruppo ambientalista. Gli attivisti hanno esposto uno striscione con la scritta “Fuori la Snam dal nostro territorio”, chiedendo di fermare la realizzazione della centrale di compressione del gas progettata da Snam in zona.
Lo striscione è stato visibile per un buon tempo nella piazza antistante il complesso, creando un contrasto netto con l’atmosfera rievocativa e festosa del corteo medievale. Questa protesta ha incuriosito e diviso l’opinione pubblica locale, segnando un momento politico e civile dentro una celebrazione tradizionale.