Tre uomini hanno rischiato la vita mentre nuotavano nelle acque dell’Adriatico davanti alla riserva di punta aderci, a Vasto . Il mare agitato e la forte corrente li hanno bloccati, impedendo loro di tornare a riva. L’intervento rapido dei bagnini della Lifeguard e della Guardia Costiera ha evitato conseguenze più gravi.
La chiamata di emergenza e l’allarme lanciato da una bagnante
I fatti si sono svolti nella giornata in cui il mare era segnalato con bandiera rossa, segno che la balneazione risultava molto pericolosa. Mentre i tre uomini si trovavano in difficoltà, una bagnante ha notato la scena e ha subito chiamato il NUE112, il numero unico per le emergenze. Questa chiamata è arrivata alla sala operativa della Guardia Costiera di Pescara, incaricata di ricevere tutte le segnalazioni regionali.
Subito è scattata la macchina del soccorso. La sala operativa ha attivato e coordinato tutte le risorse disponibili, ordinando l’uscita del battello GC B14 dal porto di Vasto. L’attenzione si è concentrata sulla rapidità, vista la gravità della situazione e le condizioni avverse del mare.
Il ruolo centrale del bagnino nel primo soccorso
Nel frattempo, sulla spiaggia un bagnino chiamato Roberto di Nanno ha iniziato le operazioni di salvataggio. Armato solo di un “rescue tube”, un dispositivo galleggiante usato per la sicurezza in acqua, è entrato in mare nonostante la risacca e la corrente. La difficoltà delle onde rendeva ogni movimento un rischio, ma Roberto ha scelto di non aspettare nessun altro supporto.
Dopo aver raggiunto due degli uomini, li ha portati a riva. Il suo gesto è risultato decisivo, considerando che nessun altro mezzo poteva agire subito e in condizioni così ostili. La resistenza e la prontezza del bagnino hanno limitato il pericolo e ridotto i tempi di esposizione degli uomini a quelle acque pericolose.
Ingresso in azione della guardia costiera e lifeguard
Nel frattempo, il battello GC B14 della Guardia Costiera di Vasto si è diretto verso il punto segnalato insieme alla moto d’acqua della Lifeguard, servizio di sorveglianza privata. Mentre il bagnino portava a riva due persone, il terzo uomo era aggrappato a una boa, visibilmente provato dalla fatica. Questi mezzi hanno recuperato il malcapitato, evitando che la situazione degenerasse ulteriormente.
Da terra, la protezione civile si è attivata con una pattuglia di Mare e Laghi Sicuri, una squadra dei vigili del fuoco e personale sanitario del 118 di Vasto. Tutti si sono coordinati per valutare le condizioni dei tre uomini. Fortunatamente nessuno ha riportato conseguenze gravi, anche se erano tutti provati dall’evento.
Avvertenze sulla balneazione e condizioni proibitive in mare
Le autorità hanno ricordato che la balneazione in quella giornata era vietata per via delle condizioni del mare dichiarate proibitive. La bandiera rossa, montata sulla spiaggia, segnalava chiaramente il pericolo per chiunque volesse entrare in acqua. L’ordinanza balneare emanata dalla Guardia Costiera stabilisce regole precise per la sicurezza degli utenti, e in questo caso non rispettarle ha messo a rischio la vita dei bagnanti.
Questo episodio segnala quanto sia importante tenere conto degli avvisi ufficiali e delle condizioni meteorologiche e marine prima di fare il bagno. Anche i più esperti possono trovarsi in difficoltà, specie in punti con correnti e onde insidiose come quelli davanti a punta aderci. Le misure e i controlli sono pensati proprio per prevenire incidenti che sarebbero invece evitabili con prudenza e rispetto delle regole.
