Un incontro casuale durato pochi minuti, ma che si è trasformato in uno scontro violento alla fermata Laurentina della linea B della metropolitana di Roma. La discussione tra due cognati, che non si vedevano da quattro anni, è degenerata in un’aggressione con coltello per una somma di denaro mai riscossa. La polizia ha arrestato il presunto aggressore poco dopo l’episodio. I dettagli di questa vicenda raccontano come una questione economica apparentemente modesta possa scatenare tensioni che sfociano in violenza.
Il ritrovo improvviso e l’inizio della lite tra cognati a roma
Tutto è successo intorno alle 17.50 nel pomeriggio, quando la Sala Operativa della Questura ha ricevuto la segnalazione di una rissa in corso nella stazione metropolitana Laurentina. Gli agenti dei reparti territoriali sono arrivati sul posto in tempi rapidi e si sono trovati davanti i due uomini, entrambi feriti e sanguinanti. La lite aveva attirato l’attenzione del personale di vigilanza, intervenuto prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
Secondo quanto ricostruito, i due cognati si erano persi di vista da almeno quattro anni. L’incontro è stato del tutto casuale e immediatamente è emersa una questione rimasta in sospeso. Uno dei due ha ricordato all’altro un debito di 50 euro, non restituiti ormai da molto tempo. Da qui è nata una discussione accesa che ben presto ha oltrepassato i toni verbali. La costante insistenza sul credito da parte del “creditore” ha scatenato la reazione negativa dell’altro, che ha deciso di non riconoscere quella richiesta.
La tensione che ha portato all’aggressione
Il confronto, iniziato con parole tese, è presto diventato violento. A un certo punto, una delle persone coinvolte ha estratto un coltello. Secondo le testimonianze raccolte dalla polizia, l’uomo che rivendicava il debito ha aggredito l’altro con l’arma da taglio, causando ferite che hanno richiesto l’immediato intervento sanitario. Non è chiaro se l’aggressore volesse intimidire o colpire, ma i segni della colluttazione erano evidenti su entrambi. Le lesioni hanno richiesto il trasporto urgente in ospedale.
L’aggressione è stata bloccata grazie al pronto intervento degli agenti e del personale di vigilanza già presente nella stazione. Dopo aver separato i due, le forze dell’ordine hanno sequestrato il coltello usato durante l’aggressione, elemento chiave per ricostruire i fatti. La violenza fisica è stata il culmine di una tensione accumulata per anni tra i due uomini a causa di una piccola somma di denaro, rivalutata davanti a un incontro inatteso.
Intervento della polizia e arresto dell’aggressore egiziano
Dopo aver prestato soccorso, i sanitari hanno accompagnato entrambi gli uomini in ospedale per le cure necessarie a causa delle ferite riportate. Contestualmente, la polizia ha condotto l’aggressore, un quarantaduenne di origine egiziana, negli uffici del IX Distretto Esposizione per effettuare le verifiche sul suo conto e raccogliere ulteriori elementi. L’uomo è stato identificato e sottoposto ad accertamenti, a seguito dei quali si è proceduto al fermo.
Il presunto colpevole è stato messo sotto custodia con l’accusa di minacce e lesioni aggravate, reati per cui è stato formalmente arrestato. La Procura della Repubblica ha presentato al giudice per le indagini preliminari la richiesta di convalida dell’arresto, ottenendola poco dopo. Questo passaggio ha sancito l’avvio del procedimento penale, riconoscendo la fondatezza dell’operato della polizia e le prove raccolte sul luogo dell’aggressione.
Riflessioni sull’episodio
L’episodio riporta ancora una volta l’attenzione sulla pericolosità di situazioni che iniziano come dispute economiche di poco conto, ma che possono sfociare in gesti estremi. In questo caso, la casualità del ritrovo ha fatto emergere una tensione sopita da anni, con conseguenze gravi per entrambi i protagonisti sulla banchina di una delle stazioni più frequentate della capitale.