Martina Stella ha raccontato la sua recente esperienza teatrale con il musical “Cantando sotto la pioggia” diretto da Luciano Cannito, segnalando un ritorno al palco dopo anni di lontananza. L’attrice ha parlato del suo passato, delle scelte professionali e dell’equilibrio con la sua vita familiare durante la presentazione all’ottava edizione del Filming Italy Sardegna Festival a Forte Village.
Il ritorno al teatro con il musical cantando sotto la pioggia
Martina Stella ha scelto di riprendere il teatro con un ruolo forte e comico, quello di Lina Lamont, protagonista femminile della commedia musicale “Cantando sotto la pioggia” andata in scena al teatro Alfieri di Torino. L’attrice ha definito questo ritorno quasi come un “ritorno a casa”, sottolineando l’aspetto terapeutico di questa sfida, dopo molti anni dedicati soprattutto al cinema e alla televisione. La direzione di Luciano Cannito ha dato una nuova dimensione allo spettacolo che unisce danza, musica e recitazione. Martina ha confessato la sua passione per il teatro nata in giovanissima età, una passione che non ha mai abbandonato del tutto, anche se la sua carriera l’ha portata ad esplorare altri fronti artistici.
Un equilibrio tra sfida e consapevolezza
Questa esperienza sul palco ha segnato un equilibrio tra la sua voglia di mettersi alla prova e la consapevolezza del proprio percorso artistico. Il personaggio di Lina Lamont, con il suo tratto comico, ha offerto a Martina la possibilità di uscire dai ruoli più drammatici a cui si era abituata. Lo spettacolo, che ha riscosso interesse a Torino, forma un momento importante nella ripresa dell’attrice nel mondo teatrale, dimostrando una versatilità difficile da trovare in molte interpreti contemporanee.
La carriera cinematografica e gli esordi con l’ultimo bacio
Martina Stella ha debuttato al cinema giovanissima, a soli 16 anni, con il film “L’ultimo bacio” di Gabriele Muccino, definito da lei una “fortuna” che ha cambiato la sua vita. In effetti la pellicola ha rappresentato un trampolino non solo per il successo ma anche per collaborare con figure di rilievo nel cinema italiano. Ricorda con emozione l’audizione, in cui essere scelta subito fu un evento raro, ma anche l’imbarazzo di dover farsi valere davanti a una macchina da presa così importante.
Non ha ignorato, però, le audizioni alle quali è stata scartata nel corso della sua carriera. Questi momenti le hanno insegnato umiltà e pazienza, approfondendo la consapevolezza che ogni ruolo richiede una preparazione specifica e una certa intonazione personale. Ha sottolineato anche il ruolo degli agenti nel proteggere gli attori durante le audizioni, che di solito avvengono in contesti pubblici con più persone attorno. Martina ha sempre avuto accanto la madre, che per legge doveva essere presente vista la giovane età, e questo le ha dato una protezione in più.
Un percorso tra cinema e televisione
Nel corso degli anni ha alternato progetti cinematografici a televisivi, creando una carriera che non si è mai limitata solo al grande schermo. Dall’adolescenza fino agli inizi dei trent’anni ha mantenuto un ritmo costante di lavoro.
L’equilibrio tra lavoro e vita privata, una madre single con due figli
La vita privata di Martina Stella si è fatta più intensa da quando ha avuto due figli: Ginevra, nata dodici anni fa, e Leonardo, che ha tre anni. L’attrice parla apertamente delle difficoltà di conciliare un lavoro nel mondo dello spettacolo, che spesso richiede orari irregolari e trasferte, con la gestione familiare in solitaria. Nella sua condizione di madre single dedica molte energie ai due bambini, chiarendo però che si sente fortunata per fare un lavoro che le piace.
Martina ha descritto questo impegno quotidiano senza nascondere i momenti complicati, ma anche la soddisfazione di vedere crescere i figli. La gestione è stata sempre centrale nella sua vita, soprattutto dopo la nascita della prima figlia; è stato inevitabile rallentare il ritmo e trovare nuove priorità. Le attenzioni che richiedono i bambini hanno influenzato anche le scelte professionali, in particolare nell’ultimo periodo, quando ha deciso di concentrarsi più sul teatro e su personaggi diversi dal solito.
La voglia di sperimentare nuovi ruoli fuori dalle zone di comfort
Martina Stella manifesta forte desiderio di uscire dai ruoli che sente più rassicuranti, attraversando generi e personaggi che mettono alla prova il suo talento. Dalla commedia del musical con Lina Lamont ai ruoli drammatici come quello di Claretta Petacci, l’attrice vuole esplorare diversi spazi interpretativi e affrontare sfide che cambiano il suo modo di lavorare.
Ha riconosciuto come spesso il pubblico e la stampa la associ soltanto al cinema, ma lei ha sempre cercato di allargare gli orizzonti recitativi, rifiutando di fermarsi a una sola identità artistica. Il cambiamento di genere e stile la aiuta a mantenere viva la passione e a crescere professionalmente. Questa volontà di mettersi in gioco è anche un segnale di maturità nel suo percorso, dopo anni di esperienza.
Affrontare la fatica come parte del percorso
Martina si mostra consapevole della difficoltà di affrontare ruoli molto diversi tra loro, ma è pronta a confrontarsi con questa fatica. Per lei non si tratta solo di scelte artistiche, ma anche di una necessità di trovare nuovi stimoli nella carriera e di cambiare registro, per non ripetersi e lavorare meglio.