Nelle prime ore del mattino del 21 aprile 2025, due sportelli bancomat situati nei comuni di Montemarano e Nusco, in provincia di Avellino, sono stati colpiti da assalti consecutivi. Le detonazioni hanno causato danni ingenti agli erogatori delle banche Mps e Bcc. I carabinieri hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili di questi attacchi, mentre sul territorio si rafforzano le misure per contrastare una serie di episodi simili avvenuti nelle ultime settimane.
Dettagli degli assalti ai bancomat di montemarano e nusco
Tra le 4 e le 4:30 della mattina, ignoti hanno colpito due sportelli automatici separati da pochi chilometri. Il primo obiettivo è stato l’erogatore della Monte dei Paschi di Montemarano; pochi minuti più tardi è stata la volta della Banca di Credito Cooperativo a Nusco. Entrambi gli attacchi sono stati messi in atto utilizzando la cosiddetta tecnica “marmotta”, che prevede l’uso di cariche esplosive piazzate all’interno dello sportello per sradicarlo dalla sua sede. Le esplosioni hanno danneggiato gravemente gli apparecchi, rendendo impossibile l’erogazione del servizio agli utenti.
Uso della tecnica “marmotta”
Questa tecnica, purtroppo, è ormai riconosciuta come uno dei metodi preferiti dai criminali per accedere rapidamente al denaro nei dispositivi automatici. Le forze dell’ordine hanno raccolto anche testimonianze e immagini di eventuali telecamere di sorveglianza per identificare i movimenti sospetti nelle zone colpite. Attualmente, il valore del bottino non è stato ancora chiarito. Le autorità mantengono riserbo sulle cifre in attesa di una stima più precisa.
La risposta delle autorità e le strategie di sicurezza in provincia di avellino
Il ripetersi degli attacchi hai bancomat ha spinto le autorità locali a intervenire con maggiore rigore. Solo due giorni prima, il 19 aprile, il prefetto di Avellino, Rossana Riflesso, aveva convocato una riunione con i vertici dell’Associazione bancaria e di Poste italiane. L’incontro è servito per definire un piano di misure condivise per contrastare l’escalation dei furti.
Azioni e tecnologie per la sicurezza
Tra le strategie discusse ci sono il potenziamento dei sistemi di videosorveglianza, l’aumento delle pattuglie in orari notturni e l’adozione di nuovi sistemi antifurto sugli sportelli automatici. Le banche coinvolte collaborano attivamente con le forze dell’ordine per migliorare la protezione e ridurre al minimo le possibilità di intrusioni. Non è escluso un coinvolgimento anche di tecnologie più avanzate, come sensori di vibrazione collegati direttamente ai centralini delle forze dell’ordine.
Questi incontri rappresentano un segnale forte per la criminalità, confermando la volontà di porre fine a questo tipo di attività illecite che stanno creando allarme tra residenti e operatori economici della zona. Nel frattempo, i carabinieri continuano a lavorare per identificare i responsabili delle esplosioni e recuperarne i proventi.
Impatto sugli abitanti e sulla vita quotidiana dei comuni coinvolti
Gli episodi di violenza legati ai bancomat esplosi hanno lasciato un segno non solo sulle strutture, ma anche sugli abitanti di Montemarano e Nusco. Durante le prime ore dopo gli assalti, molte persone si sono trovate impossibilitate a prelevare denaro. Questo ha causato disagi soprattutto ai piccoli commercianti e ai pensionati, abituati a utilizzare il contante per le loro spese quotidiane.
La paura di nuovi colpi si fa sentire nelle strade, con una generale richiesta di maggior sicurezza. I cittadini chiedono un controllo più stringente delle zone isolate, dato che gli attacchi sono avvenuti in orari in cui la presenza delle persone è minima. Le attività commerciali hanno dovuto confrontarsi con una riduzione temporanea della clientela, mentre gli istituti bancari stanno valutando modifiche agli orari di accesso ai servizi automatici.
Questa condizione alimenta una tensione diffusa e mette in evidenza la necessità di interventi urgenti per restituire tranquillità. Mentre gli operatori pubblici e privati lavorano su soluzioni concrete, resta alta l’attenzione su ogni possibile sviluppo delle indagini e sugli effetti nel breve periodo su questa parte della provincia di Avellino.