L’amministrazione locale di Cisterna di Latina ha ottenuto un importante intervento legislativo che riguarda gli imprenditori agricoli della zona. Un emendamento presentato dal consigliere regionale Enrico Tiero ha modificato alcune scadenze relative alle concessioni delle piccole derivazioni d’acqua, elementi fondamentali per chi gestisce attività agricole nel territorio pontino. Questi cambiamenti garantiranno ai coltivatori più tempo per regolarizzare le proprie posizioni e offriranno alle autorità locali modalità più dettagliate di controllo e censimento.
Proroga dei termini per la denuncia delle piccole derivazioni d’acqua
L’emendamento alla PL 210, discusso e approvato in aula, ha spostato il termine entro cui gli agricoltori devono presentare la denuncia dei propri pozzi. La scadenza precedente fissava al 30 giugno 2025 l’ultimatum per la presentazione della documentazione necessaria. Ora questo termine è stato esteso al 31 dicembre 2025. Questo prolungamento è pensato per facilitare una ricognizione più ampia e precisa delle risorse idriche utilizzate in ambito agricolo, evitando situazioni di irregolarità o incompletezze nei dati. La proroga concede così più tempo a chi ancora non si è attivato, accogliendo in tal modo le richieste avanzate dagli imprenditori agricoli locali.
Il contesto agricolo di cisterna di latina
Questa modifica assume un peso particolare nel contesto di Cisterna di Latina, dove l’agricoltura riveste un ruolo economico fondamentale. La possibilità di denunciare i pozzi e regolarizzare l’uso delle risorse idriche, oltre a tutelare l’attività delle aziende agricole, migliora la gestione delle risorse naturali presenti sul territorio. Si tratta di un passo avanti anche per l’ambiente, vista la crescente attenzione verso un uso responsabile e monitorato dell’acqua.
Tempi più lunghi per il riconoscimento del diritto di concessione da parte delle province
Il testo dell’emendamento non si limita a spostare la deadline per la presentazione delle domande. Conseguentemente, è stata allungata anche la durata a disposizione delle amministrazioni competenti per esaminare le richieste. Le province, enti incaricati di valutare e concedere i diritti di derivazione, avranno infatti tempo fino al 31 dicembre 2026 per notificare il riconoscimento o il diniego.
Questa estensione rappresenta una risposta pratica alle difficoltà che talvolta si incontrano nella gestione amministrativa di queste pratiche. Il lavoro di verifica, approfondimento e autorizzazione richiede tempo, soprattutto in un contesto come quello pontino dove il numero di richieste può essere consistente. Concesso questo margine temporale più ampio, le province sono messe nella condizione di esaminare con maggiore attenzione ogni singola domanda, evitando decisioni affrettate o incomplete.
Vantaggi per gli imprenditori agricoli
Per gli imprenditori agricoli questo significa una maggiore certezza sulle tempistiche di risposta da parte della pubblica amministrazione. Potranno pianificare meglio le proprie attività e investimenti, contando su uno svolgimento più ordinato di tutte le fasi necessarie per la regolarizzazione delle derivazioni d’acqua.
Estensione della durata del diritto di derivazione per pozzi denunciati
Un ulteriore passaggio chiave dell’emendamento riguarda il periodo di validità del diritto di derivazione per coloro che hanno già presentato la denuncia del pozzo. Prima dell’intervento legislativo, la scadenza per l’esercizio di questo diritto non era chiara o si profilavano limiti più restrittivi. Il provvedimento ha stabilito che questi diritti saranno garantiti fino al 31 dicembre 2028.
Questo termine rappresenta una sicurezza fondamentale per decine di aziende agricole. Dare certezza alla durata della concessione significa proteggere il valore dell’investimento fatto nelle risorse idriche e mantenere stabile l’operatività agricola. L’acqua, bene essenziale per le colture, è spesso al centro di controversie o incertezze burocratiche. Garantire la continuità dei diritti di derivazione permette agli agricoltori di concentrarsi sulla produzione senza dover temere sospensioni improvvise.
Orizzonte temporale e gestione amministrativa
La scelta di mantenere valido il diritto fino al 2028 consegna inoltre un’orizzonte temporale chiaro anche per le amministrazioni, che avranno modo di pianificare i controlli e gli aggiornamenti in modo più ordinato e trasparente.
Riconoscimenti e ringraziamenti all’impegno politico locale
L’assessore all’Agricoltura del Comune di Cisterna di Latina, Pasquale Del Prete, ha sottolineato l’importanza dell’emendamento e ha espresso un ringraziamento diretto al consigliere regionale Enrico Tiero, promotore della proposta. Del Prete ha evidenziato come questa normativa risponda a esigenze molto sentite dagli agricoltori pontini, tessendo un legame diretto tra politica e territorio.
Anche la giunta regionale e i consiglieri che hanno votato la misura in aula sono stati citati con gratitudine, poiché hanno sposato la causa e contribuito all’approvazione del testo. Questo passaggio rimarca il rapporto tra enti istituzionali e comunità locale, evidenziando la collaborazione necessaria per gestire situazioni complesse, come quelle legate all’acqua in agricoltura.
Il provvedimento è espressione di attenzione verso le realtà rurali e un tentativo di favorire un equilibrio tra le esigenze produttive e quelle ambientali. Con questa proroga e i nuovi tempi di scadenza, tante aziende locali guadagnano un margine di respiro prezioso per regolarizzare la loro posizione idrica e continuare la loro attività con maggiore tranquillità.