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Nuovi disagi sulla linea roma-formia, incendio blocca treni tra latina e priverno: pendolari fermi a campoleone

Le difficoltà per chi usa il treno tra roma e formia si sono ripresentate in modo significativo ieri pomeriggio. Un incendio improvviso nelle campagne tra latina e priverno ha interrotto la circolazione ferroviaria, lasciando molti viaggiatori bloccati senza indicazioni a campoleone. Questo episodio si inserisce in una serie di disagi che da tempo colpiscono le ferrovie dello stato pontine, tra ritardi, cancellazioni e scioperi.

Il treno fermo a campoleone, un pomeriggio di attesa e confusione

Il disagio maggiore si è verificato con il treno delle 15.35, partito da roma termini e diretto a formia. Secondo le segnalazioni di chi era a bordo, il convoglio si è improvvisamente fermato alla stazione di campoleone senza ulteriori comunicazioni. Nonostante il treno, un doppio piano piuttosto affollato, fosse pieno di pendolari, questi sono rimasti praticamente abbandonati sul marciapiede.

L’incendio nelle campagne ha chiuso i binari, rendendo impossibile proseguire il viaggio. I passeggeri hanno vissuto ore di attesa, in attesa che la situazione rientrasse, senza una chiara organizzazione o assistenza da parte del personale ferroviario. Il clima di incertezza ha alimentato tensioni e malumori mentre fuori la situazione restava critica a causa del rogo.

Incendio nelle campagne tra latina e priverno e impatto sulla viabilità ferroviaria

L’incendio che ha coinvolto la zona tra latina e priverno ha bruciato vaste aree di terreno agricolo. Le fiamme si sono sviluppate rapidamente, spinte dal vento e dalla siccità persistente, mettendo a rischio anche abitazioni e infrastrutture. Le autorità locali hanno attivato subito mezzi di soccorso e squadre antincendio, ma il rogo ha costretto alla chiusura temporanea della linea ferroviaria.

La linea pontina, essenziale per migliaia di lavoratori e studenti, ha subito uno stop totale sull’intero tratto coinvolto dal rogo. Questo ha portato a uno stop a catena di treni, cancellazioni e ritardi, aggravati anche dallo sciopero già in corso che limitava il personale disponibile. La situazione si è dimostrata difficile da gestire, con ripercussioni visibili in tutta la rete ferroviaria pontina.

Scioperi e ritardi, una crisi che si trascina da tempo sulle ferrovie dello stato pontine

Non è la prima volta che la linea pontina si trova in crisi. Da mesi i pendolari segnalano disservizi ogni giorno. Ritardi pesanti, cancellazioni improvvise e scioperi regolari hanno creato un clima di sfiducia verso il servizio ferroviario. I sindacati delle ferrovie hanno più volte denunciato carenze di personale e problemi tecnici non risolti.

L’episodio dell’incendio ha messo in luce la fragilità della rete e l’impreparazione nell’affrontare eventi straordinari che finiscono per bloccare centinaia di viaggiatori. Gli interventi per ripristinare il servizio sono sempre lenti, lasciando i pendolari senza alternative certe. La pressione degli utenti cresce, mentre la situazione sulle rotaie pontine resta critica, con tempi di attesa ancora lunghi e disagi diffusi.

Possibili ripercussioni e interventi per il futuro della linea pontina

Le autorità regionali e ferroviarie stanno valutando interventi per migliorare la sicurezza e la gestione delle emergenze lungo la linea pontina. Incendi come quello di ieri evidenziano la necessità di un controllo maggiore sulle aree limitrofe ai binari e di migliorare il coordinamento tra vigili del fuoco, polizia ferroviaria e operatori di Trenitalia.

I tecnici sperano di ridurre il tempo di intervento per limitare blocchi prolungati, mentre il gruppo ferroviario cerca di potenziare i servizi di assistenza ai passeggeri durante le emergenze. Le difficoltà di ieri testimoniano però che il cammino sarà lungo, se si vogliono evitare altri blocchi pesanti per migliaia di persone in futuro.

Gli utenti continuano a chiedere risposte concrete per tornare a viaggiare con minori disagi in un’area essenziale per il traffico pendolare tra roma e sud lazio. Il quadro resta aperto, in attesa di azioni tempestive da parte di chi gestisce i trasporti e della politica locale.

Clarissa Abile

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