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nuovo ricorso al tribunale del riesame di roma per paolo coppola condannato per rapina a latina

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Il caso legato alla rapina avvenuta a settembre 2023 nella gelateria Treccioni di Latina torna sotto i riflettori. Paolo Coppola, 50 anni di Latina, condannato in primo grado a oltre otto anni di carcere, ha visto la sua difesa presentare un nuovo ricorso al tribunale del riesame di Roma. La vicenda, che coinvolge anche un complice assolto in appello, si sviluppa tra ordinanze di custodia cautelare, richieste di scarcerazione e contestazioni sulle responsabilità individuali. In questo articolo, si analizzano i dettagli delle ultime udienze e le motivazioni dietro le scelte dei giudici.

ricorso al tribunale del riesame dopo l’assoluzione del complice carlo peluso

La difesa di paolo coppola, supportata dall’avvocato Moreno Gullì, ha impugnato il diniego di scarcerazione deciso in seguito all’assoluzione del complice Carlo Peluso. Peluso era stato scarcerato dopo che la corte d’appello ha annullato la sua condanna, ma i magistrati hanno ritenuto che la posizione di Coppola sia da considerarsi separata e autonoma. Per questo motivo, non hanno accolto la richiesta di liberazione.

Lo scorso gennaio, il tribunale di Latina aveva respinto la prima istanza di una misura meno restrittiva, come gli arresti domiciliari. A quel punto la difesa ha avanzato una nuova istanza, che è stata nuovamente rigettata. Il ricorso al tribunale del riesame arriva quindi come ultimo tentativo per ottenere una revisione della decisione.

Ruolo del tribunale del riesame nella vicenda

Va ricordato che il tribunale del riesame è chiamato a valutare la legittimità e la necessità della misura cautelare a carico di Coppola. Gli avvocati puntano a dimostrare che la detenzione non sia più giustificata, soprattutto alla luce della scarcerazione del complice. I giudici però non sembrano convinti, rimanendo fermi nel considerare il rischio di reiterazione del reato o di inquinamento probatorio.

L’esito del ricorso potrebbe cambiare la situazione detentiva di Coppola, anche se finora tutte le istanze sono state negati, confermando l’attuale detenzione.

I dettagli della rapina: scooter rubato e testimoni oculari

Tutto è iniziato in Viale Nervi, a Latina, presso la gelateria Treccioni, dove due uomini armati di casco si sono presentati a bordo di uno scooter Honda SH, risultato rubato poche ore prima. Il mezzo è stato sequestrato poco dopo i fatti, a ridosso dell’abitazione di Paolo Coppola.

Nel corso dell’aggressione, una delle persone con il casco ha costretto le dipendenti ad andare a terra e ha portato via la cassa con l’incasso del giorno, circa tremila euro.

La testimonianza della dipendente, raccolta durante il processo, ha descritto chiaramente l’azione violenta, confermando la presenza dei due rapinatori integrando il quadro accusatorio contro Coppola. Le indagini, condotte dal pubblico ministero Giorgia Orlando, si sono basate anche su queste testimonianze.

Ordinanza restrittiva e ruolo del gip mario la rosa

Il gip Mario La Rosa, a seguito dell’inchiesta svolta nell’ottobre 2024, aveva emesso l’ordinanza restrittiva che ha portato all’arresto di Coppola. Le prove raccolte puntano a incastrarlo come uno degli esecutori materiali del colpo, mentre il ruolo di Peluso resta dibattuto dopo l’assoluzione in appello.

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Questa dinamica rende la posizione di Coppola centrale per stabilire la responsabilità nella rapina e giustificare la detenzione attuale. Lo scooter rubato è un elemento chiave, poiché lo collega direttamente al luogo e al momento del reato. Se da un lato il complice è stato assolto, dall’altro la sua posizione ha contribuito a isolare quella di Coppola agli occhi dei magistrati.

Le fasi processuali e la condanna di primo grado a otto anni e quattro mesi

Il processo iniziato a Latina si è concluso con la condanna in primo grado di Paolo Coppola a otto anni e quattro mesi di reclusione. Questa sentenza, emessa nel gennaio 2025, stabilisce la responsabilità penale per la rapina nella gelateria di settembre 2023. È importante sottolineare che il giudice ha distinto nettamente la posizione di Coppola da quella di Peluso, assolto in appello.

Il pubblico ministero Giorgia Orlando ha avuto un ruolo di primo piano nell’inchiesta, sostenendo la validità delle prove raccolte, tra cui le testimonianze delle dipendenti, il sequestro dello scooter rubato e altri elementi investigativi.

Conferma dell’ordinanza restrittiva

Il gip Mario La Rosa ha convalidato la richiesta con un’ordinanza restrittiva già nell’ottobre 2024, che ha portato al fermo dell’imputato.

Il processo a Latina si è sviluppato su fatti chiari: uso di violenza, sottrazione di denaro e uso di uno scooter rubato come mezzo di fuga. Questi elementi hanno formato la base della condanna.

La difesa di Coppola prova a impugnare la decisione con ricorsi che mettono in dubbio la necessità di mantenere il carcere, ma finora la magistratura ha mantenuto il rigore nel valutare il caso.

Gli sviluppi giudiziari saranno determinanti per la possibile revisione della pena o per eventuali altre iniziative legali da parte della difesa. Nel frattempo Coppola resta detenuto, in attesa dell’esito del ricorso al tribunale del riesame di Roma.

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