Il dibattito intorno al piano particolareggiato di via Piana-Balzorile a Formia si è infittito nelle ultime settimane dopo il ricorso di un privato al Tribunale amministrativo regionale . In risposta a questa istanza, è stato nominato un sub commissario ad acta, Pasquale Miano, incarico che aggiunge una nuova figura al lavoro già avviato dal commissario Gianni Gianfrancesco. Questo intervento rappresenta un passaggio significativo nel percorso giudiziario e amministrativo che riguarda la pianificazione urbanistica dell’area.
Il ricorso al tar e l’obbligo del comune di approvare il piano particolareggiato
La questione originaria verte sull’assenza di un piano particolareggiato approvato per la zona di via Piana, località Balzorile, nel comune di Formia. Un privato interessato ha presentato al Tar un ricorso per sollecitare il Comune a dotarsi di questo strumento urbanistico necessario per regolare gli interventi edilizi e ambientali nel territorio. Il ricorso contesta l’inerzia dell’amministrazione comunale, rimasta apparentemente ferma nonostante una diffida inviata già nell’agosto 2014. Questa lettera formale richiedeva di procedere con l’adozione del piano, sollevando una problematica rimasta aperta per oltre un decennio.
I giudici amministrativi sono stati chiamati a stabilire se esiste un obbligo giuridico per il Comune di Formia nel predisporre il piano e se l’inerzia dell’ente rappresenti una violazione delle normative urbanistiche vigenti. Il caso mostra come questioni che sembrano tecniche e burocratiche possono trasformarsi in nodi complessi che coinvolgono cittadini, amministrazioni e poteri giudiziari.
La nomina del sub commissario e il ruolo di gianni gianfrancesco
In seguito al ricorso, il Tar ha deciso di nominare un sub commissario ad acta, Pasquale Miano, il quale lavorerà insieme al commissario già in carica, Gianni Gianfrancesco. Questa doppia nomina conferma l’urgenza di un intervento esterno e la delicatezza della situazione, che richiede non solo un monitoraggio ma anche una guida diretta nella fase esecutiva della pianificazione. Gianfrancesco era stato nominato precedentemente proprio per gestire la questione dopo le decisioni del Tribunale amministrativo.
La presenza di due commissari evidenzia la complessità del caso e la difficoltà del Comune a sciogliere la questione da solo. Entrambi sono incaricati di garantire che il procedimento prosegua rispettando tempi e norme, evitando ulteriori ritardi. Questa condizione di supervisione esterna è una risposta all’immobilismo comunale e mira a portare avanti l’adozione del piano richiesto.
La situazione della valutazione ambientale strategica e la posizione della regione lazio
Un punto cruciale del procedimento riguarda la valutazione ambientale strategica sul piano di via Piana. Nel maggio scorso, il commissario Gianfrancesco ha depositato una relazione che aggiorna sullo stato della pratica. In particolare – si legge nel documento – la Regione Lazio, nel febbraio 2025, ha deciso di archiviare la procedura di Vas per la variante richiesta. Questa decisione rappresenta un elemento importante perché la Vas è obbligatoria per valutare l’impatto ambientale degli interventi urbanistici previsti dal piano.
L’archiviazione della Vas implica che per la Regione non siano emersi elementi tali da impedire l’approvazione del piano o da richiedere modifiche sostanziali. Questo passaggio apre di fatto la strada a una possibile accelerazione della fase di approvazione, tuttavia la vicenda resta vincolata all’iter giudiziario in corso e alla nomina del sub commissario. La Regione Lazio resta, quindi, una delle istituzioni coinvolte indirettamente nel controllo del procedimento, soprattutto in materia ambientale.
Il comune di formia e la difesa nel procedimento legale
Il Comune di Formia si è opposto formalmente al ricorso presentato, affidando la difesa all’avvocato Antonio Urciuolo. Questa costituzione in giudizio testimonia la volontà dell’amministrazione di partecipare al procedimento e di spiegare le proprie ragioni davanti al Tar. Il Comune però dovrà motivare le ragioni dell’attesa così lunga, una situazione che finora ha bloccato l’adozione del piano e rischia di rallentare gli sviluppi urbanistici sull’importante zona di via Piana-Balzorile.
La fase processuale è cruciale per chiarire i rapporti tra ente locale, privati e Regione e stabilire come procedere in maniera definitiva. Ogni passaggio degli atti, come la relazione del commissario Gianfrancesco e la nomina del sub commissario, rappresenta un tassello della complessa vicenda. Il coinvolgimento del Tar e le successive decisioni incideranno sugli sviluppi futuri della pianificazione territoriale di Formia.
Il caso resta uno dei nodi aperti più significativi per il territorio comunale, dove norme urbanistiche, esigenze ambientali e interessi privati si intrecciano in modo denso. Seguirne le prossime mosse sarà indispensabile per capire come si muoverà concretamente l’amministrazione locale davanti a questa doppia nomina e alle richieste giudiziarie.