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Oltre 18 cantieri aperti della asl di Teramo per rinnovare l’assistenza sanitaria territoriale con il Pnrr

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La asl di Teramo sta vivendo un’importante trasformazione nel settore dell’assistenza sanitaria territoriale, grazie a un investimento consistente proveniente dai fondi del Pnrr. Fra cantieri aperti e strutture già operative, si delinea un cambiamento radicale nel modo di offrire cure più vicine alla comunità. Gli interventi includono l’attivazione di nuove case della comunità, ospedali dedicati, e centrali operative territoriali, oltre a iniziative sulla sanità digitale. Tutto questo mira a migliorare l’accesso ai servizi e a integrare l’assistenza sanitaria con l’ambito socio-assistenziale nella provincia di Teramo.

I cantieri per la nuova assistenza territoriale: numeri e strutture coinvolte

Nel territorio della provincia di Teramo si contano quattordici cantieri attivi legati a progetti finanziati con fondi Pnrr, tutti volti al riassetto dell’assistenza sanitaria territoriale. A questi si aggiungono quattro cantieri già conclusi, che portano a un totale di diciotto cantieri. L’obiettivo dichiarato da questo piano, previsto dal Dm 77, è rivoluzionare il modo in cui i servizi sanitari si avvicinano alle esigenze della popolazione, rendendoli più accessibili e coordinati.

Strutture in costruzione e localizzazione

Le strutture che stanno nascendo includono otto Case della comunità localizzate in punti strategici come Teramo, Montorio al Vomano, Isola del Gran Sasso, Nereto, Martinsicuro, Roseto degli Abruzzi, Silvi e Bisenti. Queste case fungeranno da centri aggregativi e servizi di primo livello, orientati a garantire assistenza sanitaria di base e servizi sociali integrati. La presenza capillare di queste strutture è pensata per facilitare l’accesso diretto e rapido alle cure.

Parallelamente, sono operative tre Centrali operative territoriali – a Teramo, Nereto e Roseto degli Abruzzi – che coordinano l’intervento sanitario sul territorio, con particolare attenzione alla gestione delle emergenze e all’assistenza domiciliare o semi-domiciliare. Sono inoltre previsti due Ospedali di comunità, a Teramo e Atri, che offrono cure intermedie per pazienti che non necessitano di un ricovero ospedaliero tradizionale ma richiedono comunque monitoraggio e assistenza più strutturata rispetto al setting domiciliare.

L’intero progetto prevede un investimento complessivo di circa 19 milioni di euro: 12,8 milioni destinati alle Case della comunità, 5,7 milioni agli ospedali di comunità e 475 mila euro alle centrali operative territoriali. Sono ingenti risorse necessarie per allestire spazi adeguati, dotazioni tecnologiche e personale coinvolto nel nuovo modello assistenziale.

Ruolo della regione abruzzo e coordinamento nei cantieri pnrr

La Regione Abruzzo gioca una parte cruciale nel successo di questi interventi. Essa funge da interlocutore diretto e costante con il ministero della salute per la corretta gestione e allocazione dei fondi destinati ai cantieri. Il coordinamento è garantito non solo da piattaforme istituzionali dedicate ma anche da incontri settimanali che coinvolgono le diverse componenti operative, consentendo un controllo puntuale sull’andamento dei lavori.

Il lavoro dell’unità operativa complessa

Il lavoro svolto dall’unità operativa complessa Patrimonio, lavori e manutenzioni della asl di Teramo, guidata da Andrea Di Biagio, è fondamentale per mantenere i tempi e gli standard richiesti. L’attenzione è puntata non solo sulla costruzione o ristrutturazione delle sedi, ma anche sulla capacità di integrare nuovi servizi con quelli già esistenti, creando così un sistema che risponde in maniera più puntuale ai bisogni sociali e sanitari della cittadinanza.

Maurizio Di Giosia, direttore generale della asl di Teramo, ha sottolineato come “il progetto punterà a garantire servizi fondati su una piena conoscenza delle necessità della popolazione. Assicurare l’universalità dell’accesso alle cure significa, in questo caso, evitare disparità geografiche o sociali nell’assistenza; la multiprofessionalità e la partecipazione attiva degli enti socio-assistenziali integrano questo modello, offrendo una risposta più globale e articolata alle richieste.”

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Dotazioni tecnologiche e sanità digitale: investimenti e innovazioni sul territorio

Oltre all’ampliamento delle strutture fisiche, la asl di Teramo ha già avviato un profondo intervento sulla dotazione tecnologica. Sono state installate nuove apparecchiature Tac in varie sedi: a Teramo, Atri, Giulianova e un apparecchio telecomandato a Sant’Omero. Questa introduzione di apparecchiature avanzate permette un miglioramento diagnostico che accompagna i nuovi percorsi di cura territoriale.

Le scadenze previste per la conclusione di tutti i cantieri puntano a fine 2025, con la maggior parte degli interventi da terminare tra ottobre e dicembre di quest’anno. Questa timeline serrata riflette l’urgenza di portare risultati concreti alla popolazione.

Innovazioni digitali e coordinamento

Sul fronte digitale, la asl ha approvato un progetto di sanità digitale da quasi 9,5 milioni di euro. Tra le iniziative, la creazione dell’unità operativa complessa dedicata alla sanità digitale e ai flussi informativi, sotto la direzione di Adriano Felicione. Questo servizio gestirà, tra l’altro, sistemi informatici per la gestione dei dati sanitari, consentendo un miglior coordinamento tra strutture e professionisti e velocizzando l’accesso alle informazioni utili per diagnosi e cure.

Le innovazioni digitali supportano anche una migliore gestione delle risorse e comunicazioni più rapide tra vari attori della rete sanitaria, consolidando un modello di assistenza più moderno e coerente con le esigenze del territorio.

L’insieme di questi interventi promette di modificare in modo concreto il volto dell’assistenza sanitaria nella provincia di Teramo, con strutture e servizi pensati per avvicinare finalmente la sanità al cittadino.

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