La lotta contro il traffico di sostanze stupefacenti ha portato a un importante intervento della polizia penitenziaria di latina. Nei giorni scorsi, grazie anche all’impiego delle unità cinofile, è stato arrestato un uomo ritenuto responsabile di introdurre droga nel carcere e di gestire un’attività di spaccio nel centro di latina. L’operazione ha coinvolto controlli sul territorio e perquisizioni estese alla sua abitazione e all’auto, con risultati significativi. Ecco quanto è emerso dall’attività degli agenti.
Il controllo in carcere e la scoperta della sostanza stupefacente
L’intervento è partito all’interno del carcere pontino, nella sala d’attesa del settore dedicato ai colloqui. Un uomo di latina, considerato fino a quel momento insospettabile, è stato segnalato dal cane antidroga della polizia penitenziaria. L’animale ha fiutato tracce di droga, ciò ha fatto scattare le verifiche previste dal decreto DPR 309/90, norma che disciplina controlli e contrasto alla detenzione di stupefacenti.
Gli agenti hanno trovato l’uomo in possesso di sostanze proibite. Da quel momento, i controlli si sono estesi al di fuori del carcere. La polizia penitenziaria ha fermato e perquisito l’auto dell’indagato e poi ha effettuato un controllo alla sua abitazione, situata nel centro cittadino di latina. Qui grazie nuovamente all’intervento delle unità cinofile, sono state scoperte altre quantità di droga, un bilancino di precisione e denaro contante presumibilmente collegato all’attività illecita.
Un’attività di spaccio al centro di latina guidata da un uomo incensurato
L’indagine condotta dagli agenti ha permesso di mettere a fuoco un quadro più ampio. Dietro la distribuzione delle sostanze stupefacenti nel centro di latina c’è un uomo anziano, noto nella zona per non aver mai avuto problemi con la giustizia. Quella scoperta rappresenta una novità rispetto all’immagine che si poteva avere fino a poco tempo fa. Il soggetto, ritenuto responsabile del traffico, ora deve rispondere delle accuse davanti all’autorità giudiziaria.
Le operazioni hanno confermato il rischio che anche persone considerate insospettabili possano entrare in circuiti criminali di spaccio. Il dettaglio del bilancino trovato in casa conferma l’attività di pesatura e vendita della droga, mentre il denaro custodito fa pensare a guadagni derivanti da questa attività illegale. La polizia penitenziaria continua così la sua azione di contrasto al traffico di sostanze, non solo all’interno degli istituti, ma anche nel territorio circostante.
La strategia della polizia penitenziaria di latina per contrastare la droga in carcere
A raccontare i retroscena dell’operazione è il vice segretario regionale del sindacato Sinappe, carmine olanda, anche segretario generale del Sippe. Olanda sottolinea come la gestione del carcere di latina abbia da tempo posto tra le priorità la lotta allo stupefacente. Da quando il dirigente di polizia penitenziaria giacomo santucci e la direttrice del carcere pia paola palmeri hanno assunto le rispettive funzioni, sono stati rafforzati i controlli coinvolgendo ripetutamente le unità cinofile.
L’apporto degli animali addestrati ha migliorato la capacità di intercettare sostanze proibite. L’attività è costante e si traduce in diverse scoperte, segno che la presenza di droga resta un problema reale all’interno del penitenziario. Per il comandante santucci, evidenzia olanda, “garantire la sicurezza penitenziaria è fondamentale non solo per l’ordine pubblico, ma anche per permettere ai detenuti di seguire percorsi di trattamento in condizioni più sicure.”
Gli sforzi proseguono senza sosta, con l’obiettivo di contenere sia l’introduzione che il consumo di sostanze stupefacenti in carcere. Questo caso dimostra come la repressione delle reti che riforniscono le strutture sia possibile anche attraverso indagini estese sul territorio.
Impatto dell’operazione sulla sicurezza e sulla giustizia a latina
L’arresto dell’uomo incensurato ha risvegliato l’attenzione sulle modalità con cui la droga circola non solo dietro le sbarre, ma anche nelle aree urbane. La scoperta di un’attività di spaccio gestita da un soggetto anziano mostra come il fenomeno possa riguardare anche persone lontane dall’immagine tradizionale del trafficante.
Le autorità giudiziarie di latina stanno seguendo con attenzione la vicenda. La polizia penitenziaria ha raccolto prove per portare davanti al giudice l’indagato e avviare il processo penale. Il caso rimarca l’importanza della cooperazione tra forze dell’ordine e istituzioni penitenziarie per mantenere un controllo capillare.
L’uso delle unità cinofile si conferma risorsa fondamentale. Il monitoraggio proseguirà in altre zone della città. A partire dal carcere di latina, le misure di sorveglianza sui colloqui e gli accessi sono sempre più severe. Questo permette di individuare tempestivamente chi tenta di introdurre sostanze vietate, impedendo che si rafforzino circuiti illegali.
